venerdì 22 agosto 2008

“Contro il sovraffollamento utilizziamo le carceri mai aperte in Capitanata”. Michele Bordo annuncia un’interrogazione al ministro della Giustizia

“Mentre il carcere di Foggia è ormai prossimo al collasso, in Capitanata ci sono 6 istituti di pena costruiti e mai attivati: è un controsenso insopportabile, perché lesivo della dignità dei detenuti e degli interessi della comunità”. Lo afferma Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, annunciando la presentazione di un’interrogazione, alla ripresa dell’attività parlamentare, con cui sollecitare il ministro della Giustizia, Angiolino Alfano, a chiarire “se e come il Governo intenda procedere all’attivazione delle strutture” costruite in provincia di Foggia e abbandonate all’incuria ed al vandalismo. “Negli ultimi 20 anni, sono stati realizzati 5 istituti di pena - ad Accadia, Bovino, Castelnuovo della Daunia, Orsara e Volturara Appula – per una disponibilità complessiva di circa 300 posti, mai entrati in funzione”. Edifici per cui “lo Stato ha sostenuto una spesa di oltre 10 milioni di euro – afferma Bordo – che non sono mai stati attivati. Eppure, proprio in provincia di Foggia, si registra uno dei più clamorosi casi di sovraffollamento. Ad aggravere il quadro – continua il deputato del PD – la denuncia pubblica del Sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria che segnala la carenza, per il solo istituto foggiano, di 100 unità. Lavorare e vivere in queste condizioni è davvero difficile; a maggior ragione sapendo che sono stati inutilmente spesi milioni di euro in opere fantasma, che avrebbero anche potuto determinare un indotto economico a vantaggio delle imprese locali. Anche per rispetto nei confronti degli agenti e dei detenuti – conclude Michele Bordo – il Governo ha il dovere di esprimersi con chiarezza e mostrare la propria capacità operativa”.

martedì 5 agosto 2008

"In Puglia si rischia lo spoil system politico nel settore scolastico". Michele Bordo annuncia un'interrogazione al Ministero dell'Istruzione

“La struttura amministrativa di governo della scuola in Puglia rischia di essere seriamente danneggiata da interventi riconducibili all’applicazione di una sorta di spoil system politico, attuato in danno dei dirigenti ritenuti vicini al Partito Democratico”. Lo denuncia l’on. Michele Bordo, deputato del PD, che preannuncia un’interrogazione al ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Mariastella Gelmini. Nell’atto ispettivo, Bordo dà conto del fatto che “nelle Direzioni Generali Regionali del Ministero dell’Istruzione è in atto un complessivo intervento di riorganizzazione delle funzioni e, di conseguenza, delle attribuzioni delle stesse”. In Puglia, prosegue Bordo “sembra stia emergendo un’interpretazione politica di tale attività”, che potrebbe essere realizzata attivando “la pratica magistralmente sintetizzata dal motto latino 'promoveatur ut amoveatur', nel caso di specie in danno o, se si preferisce, ad apparente vantaggio di dirigenti ritenuti politicamente ‘compromessi’ con il Governo Prodi o, più in generale, che condividono programmi e obiettivi politici del Partito Democratico”. Obiettivo dell’interrogazione è, conclude Bordo, “conoscere se e come, il Governo intende intervenire per evitare discriminazioni incostituzionali, oltre che illegittime e illogiche, che danneggiano dirigenti capaci e l’intera organizzazione periferica del Ministero dell’Istruzione”.