sabato 31 maggio 2008

“Eccesso di rigore formale o precisa strategia politica?”. Bordo interviene sullo stop ai voli della Club Air imposto dall’ENAC

“Gli sforzi compiuti dal territorio per garantire ai foggiani, e non solo, collegamenti aerei verso i principali hub nazionali e internazionali non merita di essere mortificato dal rigore formalistico dell’ENAC”. L’on. Michele Bordo, deputato del PD, è stato tra i parlamentari che, su invito dell’assessore regionale ai Trasporti, Mario Loizzo, hanno risposto all’appello per la ricerca di una soluzione al blocco dei collegamenti aerei dall’aeroporto Gino Lisa, conseguenza della sospensione della licenza operativa alla compagnia Club Air. “Bene ha fatto la Regione Puglia a coinvolgere le rappresentanze del territorio, a partire dalla Provincia di Foggia, cui è stato opportunamente riconosciuto il compito di coordinare le attività istituzionali e imprenditoriali necessarie a superare la fase di emergenza – continua Bordo – D’altronde, gli sforzi compiuti dal governo regionale e dai vertici di Aeroporti di Puglia sono evidenti ed avevano raggiunto lo scopo di fare volare Foggia e i foggiani con continuità e puntualità. Nessuno dubita della legittimità dell’intervento dell’ENAC; che, però, non ha tenuto in giusta considerazione proprio gli sforzi e l’impegno, riconosciuti e premiati anche dall’Unione Europea con il nulla osta al bando per l’assegnazione di contributi alle compagnie aeree. E’ bene sottolineare, infatti, che la sospensione della licenza operativa è stata motivata dai problemi finanziari sofferti dalla compagnia, riconosciuta come una tra le più efficienti ed affidabili nel settore delle low cost. Forse, è proprio questo il punto: arginare al proliferare di compagnie che offrono biglietti a costi ridotti e operano nei piccoli scali regionali. Se così fosse, il rigore formale dell’ENAC risulterebbe particolarmente funzionale ad un indirizzo di politica del trasporto aereo focalizzato sulla centralità dei grandi aeroporti e sulla supremazia operativa delle grandi compagnie. Anche a scapito dei diritti e degli interessi dei cittadini e dei territori sempre più marginalizzati dalla mancanza di collegamenti aerei. Sono queste le considerazioni che mi hanno indotto a suggerire ai colleghi parlamentari, a partire dal presidente della Provincia, e ai rappresentanti istituzionali regionali e locali di attivarci, insieme e in piena sintonia, innanzitutto per comprendere quale sia la strategia del Governo sul punto - conclude Michele Bordo – E, di conseguenza, come agire per evitare l’interruzione della positiva esperienza avviata grazie ai fondi regionali ed europei, e accolta molto favorevolmente dai 3.000 viaggiatori che hanno acquistato altrettanti biglietti nel solo primo mese di operatività”.

giovedì 29 maggio 2008

“La Lega vuole scippare l’Authority a Foggia”. Bordo giudica “evasiva e preoccupante” la risposta all’interpellanza

“La Lega vuole scippare l’Authority alimentare alla Capitanata con il sostegno dell’intero Governo, che delega una sottosegretario leghista ad intervenire in Aula per dichiarare che si sta valutando attentamente dove attivare la sede”. E’ il commento dell’on. Michele Bordo, deputato del PD, all’intervento del rappresentante del Governo provocato dalla presentazione di un’interpellanza con cui si chiedeva conto del destino dell’Autorità per la Sicurezza Alimentare. “Intanto devo rilevare che nessuna risposta di merito è stata data ai quesiti – continua Bordo – a partire da quello riguardante il taglio o meno dei fondi stanziati dal Governo Prodi. Delle due l’una: o il taglio c’è e il sottosegretario non lo ha detto per evitare una figuraccia ai deputati foggiani del PdL; o il taglio non c’è e la Lega sta colpevolmente ritardando l’adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri con cui si disciplina l’uso dei fondi stessi. In ogni caso, solo ai deputati foggiani della destra e al presidente della Provincia di Foggia, Antonio Pepe, sfugge l’evidenza di un disegno politico già esplicitato dalle dichiarazioni, passate e recenti, del ministro leghista per le Politiche Agricole, del suo portavoce e di altri deputati leghisti: vogliono trasferire a Verona o a Parma la sede dell’Authority. Oggi abbiamo avuto la prova che, almeno su questo argomento, sarà la Lega a dettare la linea all’intera maggioranza e al Governo - conclude Michele Bordo – una constatazione che non ci tranquillizza e che sollecita il territorio a tenere alta la guardia per scongiurare lo scippo dell’Authority alimentare”.

mercoledì 28 maggio 2008

Interpellanza Urgente 2/00021. Sede dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA)

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, il Ministro delle politiche agricole e forestali, per sapere - premesso che: ad ottobre del 2005 è stato ultimato il trasferimento della sede dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) da Bruxelles a Parma, città individuata dal Consiglio europeo quale sede permanente dell'organismo scientifico destinato a fornire pareri scientifici indipendenti relativamente alle questioni inerenti la sicurezza alimentare; il regolamento istitutivo, approvato il 28 gennaio 2002 dal Parlamento europeo e dal Consiglio europeo, stabilisce i principi ed i requisiti di base del diritto alimentare e assegna all'EFSA il compito di costruire e coordinare una rete in grado di realizzare una stretta collaborazione con le autorità nazionali che operano nello stesso campo; da ciò è discesa la necessità di attivare le procedure per la costituzione di una Autorità per la sicurezza alimentare in Italia, organismo scientifico indipendente, sebbene funzionalmente collegato al Ministero della salute; nei primi mesi del 2005 è stato costituito a Foggia il Comitato tecnico-istituzionale per la strutturazione e il sostegno della candidatura del capoluogo della Capitanata a sede dell'Autorità stessa. Coordinati dalla Provincia di Foggia, ne fanno parte o ne condividono l'operato: l'Università degli studi di Foggia, la Camera di commercio di Foggia, tutti gli enti locali, le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali e gli enti di ricerca che operano nel territorio foggiano...[continua]

“Il Governo chiarisca se ci sono i fondi per l’Authority”. La Camera discuterà domani l’interpellanza urgente dell’on. Bordo

“Il Governo ha il dovere di chiarire quale sarà il destino dell’Authority per la sicurezza alimentare; per questo chiedo di sapere se è vero che le risorse finanziarie, destinate dal Governo Prodi per il funzionamento della sede di Foggia, sono state sottratte per assicurare la copertura di spesa prevista per il decreto recante misure urgenti in materia fiscale, emanato dal Governo Berlusconi”. Si conclude così il testo dell’interpellanza urgente al Governo presentata da Michele Bordo, deputato del PD, che sarà discussa nell’Aula di Montecitorio domani pomeriggio. “Non voglio fare polemica o strumentalizzare le esternazioni di qualche deputato leghista – continua Bordo – per questa ragione ho ritenuto doveroso, ed istituzionalmente corretto, sollecitare il Governo a chiarire i dubbi sorti dopo gli annunci del ministro Tremonti sui tagli alle spese previste dalla Finanziaria 2008 e dal decreto Milleproroghe. Fermo restando che Berlusconi potrebbe mettere a tacere tutti adottando il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri cui lo stesso Milleproroghe rinvia per la definizione delle norme sull’organizzazione, il funzionamento e l’amministrazione dell’Authority. E’ un diritto della comunità foggiana – conclude Michele Bordo – sapere se la battaglia fin qui condotta da Enti, associazioni di categoria, organizzazioni imprenditoriali, comitati civici continua ad avere un senso oppure deve piegarsi all’utilizzo distorto della delega a governare il Paese”.

sabato 24 maggio 2008

“Mobilitazione istituzionale a difesa dell’Authority alimentare”. Mozione parlamentare e ordine del giorno in Consiglio provinciale

“Il Partito Democratico di Capitanata è pronto a compiere ogni atto, politico e istituzionale, necessario a tutelare l’Authority per la sicurezza alimentare: una conquista dell’intero territorio che non può essere vanificata da un Governo già in confusione e pasticcione”. Il segretario provinciale del PD, Paolo Campo, avvia l’organizzazione di una vera e propria mobilitazione nelle istituzioni locali per scongiurare il rischio del taglio dei fondi, stanziati dal Governo Prodi, necessari all’attivazione e al funzionamento della sede foggiana dell’Autorità per la Sicurezza Alimentare. Due le azioni in cantiere: una mozione parlamentare e un ordine del giorno da sottoporre al voto del primo Consiglio provinciale. Fu proprio con una mozione dei parlamentari Michele Bordo e Colomba Mongiello che, nel 2006, si riaprì il dibattito romano sull’Authority; “oggi serve un nuovo intervento istituzionale – commentano i parlamentari foggiani del PD – per difendere ciò che noi tutti ritenevamo di avere acquisito, anche al di là delle becere rivendicazioni di primati economici da parte di alcuni deputati leghisti, spalleggiati dal ministro leghista per le Politiche agricole”. Due anni fa, la mozione fu sottoscritta dai deputati e dai senatori pugliesi del centrodestra: “Cercheremo di ottenere lo stesso risultato anche questa volta; puntando, innanzitutto, a verificare il sostegno del ministro Fitto, allora convinto sostenitore della candidatura di Foggia a sede dell’Authority”. “Il PD e l’intero centrosinistra presenteranno un documento analogo, in forma di Ordine del Giorno, all’attenzione del Consiglio provinciale: il primo della nuova consiliatura, che non inizia sotto i migliori auspici – riprende Paolo Campo – A Foggia, il presidente Antonio Pepe non è in grado di comporre un governo per la Capitanata; a Roma, l’onorevole Antonio Pepe è incapace di difendere gli interessi della Provincia di Foggia. D’altronde, era emerso già chiaro il giorno dopo il voto che la Lega e i ministri leghisti infiltrati nel PdL, come Tremonti, avrebbero spostato l’attenzione verso il Nord del Paese”. I testi della mozione e dell’ordine del giorno saranno inviati a tutte le rappresentanze istituzionali locali e regionali del PD, “perché ovunque si solleciti il dibattito e l’approvazione di documenti, il nostro o altri poco importa, che abbiano un comune denominatore: difendere il brillante riconoscimento ottenuto dalla Capitanata grazie alla qualità dei centri di ricerca, delle imprese agricole e agroalimentari e delle istituzioni locali”.

venerdì 23 maggio 2008

“Non si discrimini la Polizia municipale sugli straordinari”. Bordo chiede “pari dignità fiscale” tra vigili urbani e forze dell’ordine

“Il Governo deve garantire pari dignità fiscale tra vigili urbani e forze dell’ordine: in entrambi i casi, si tratta di donne e uomini che operano in prima linea per garantire sicurezza e legalità”. La richiesta è avanzata da Michele Bordo, deputato del PD, commentando il decreto di defiscalizzazione degli straordinari adottato dal Governo. “L’esclusione dei dipendenti statali dalla sperimentazione di questa misura già determina una discriminazione tra lavoratori del settore pubblico e del settore privato – continua Bordo – C’è poi il rischio di attivare ulteriori e negative forme di arbitrio fiscale all’interno del settore pubblico estendendo la detassazione del lavoro straordinario alle sole forze dell’ordine. Posso comprendere e condividere l’obiettivo del Governo, evidentemente teso a ‘premiare’ chi non può sottrarsi allo straordinario per garantire la sicurezza pubblica – continua il deputato del PD – proprio per questo motivo sollecito i ministri del Lavoro e della Funzione pubblica a tenere in debita considerazione i dipendenti dei Corpi di Polizia Municipale. Non c’è Comune in Italia che abbia la pianta organica completa in questo delicato settore amministrativo; dunque, sono costanti e notevoli i sacrifici compiuti da donne e uomini impegnati in delicati compiti di polizia giudiziaria, ambientale, fiscale anche al fianco di poliziotti, carabinieri e finanzieri. Escludere i vigili urbani dalla detassazione degli straordinari – conclude Michele Bordo – testimonierebbe l’indifferenza politica del Gabinetto Berlusconi verso il buon governo comunale, già resa evidente dalle incertezze emerse sulla copertura finanziaria del taglio dell’ICI”.

giovedì 22 maggio 2008

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA - 4/00159. SERVIZI DI PULIZIA IN FAVORE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

BORDO. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che: a seguito dell'adozione della direttiva del 28 luglio 2005 n. 68, emanata dall'allora Ministro dell'istruzione, l'università e la ricerca, Letizia Moratti, si è attivato il processo di esternalizzazione dei servizi di pulizia all'interno degli edifici scolastici; tale misura è intervenuta contestualmente alla fisiologica riduzione di organico del personale destinato alla mansione di collaboratore scolastico dovuto al blocco del turn over; l'Ufficio Scolastico Regionale della Puglia ha dato attuazione alla nuova normativa nel giugno del 2007, stipulando una convenzione con l'impresa Dussmann Service Srl per il servizio di pulizia delle istituzioni scolastiche; tale convenzione ha determinato una drastica riduzione del servizio di pulizia ed un proporzionale taglio del numero di ore lavorate, ridotte anche in misura del 70 per cento; nella sola provincia di Foggia, i 176 addetti impiegati nei cosiddetti appalti storici del Ministero della Pubblica Istruzione sono passati dalla media di 372 ore di lavoro a settimana all'attuale media di 176 ore di lavoro a settimana, con una consistente decurtazione delle spettanze, passate dalla media di 800 euro mensili agli attuali 300 euro di media al mese; i sindacati confederali e di categoria, che lamentano il mancato coinvolgimento delle organizzazioni sindacali di categoria nella fase di definizione del piano di esternalizzazione, hanno più volte segnalato tale stato di crisi al Prefetto di Foggia, al dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale, all'assessorato regionale al Lavoro senza ricevere alcun cenno di riscontro -: se e come, anche allo scopo di evitare disservizi e problemi di natura igienico-sanitaria, il Governo intenda intervenire per superare lo stato di grave disagio vissuto da migliaia di lavoratori impegnati nelle attività di fornitura dei servizi di pulizia e di altre attività ausiliarie in favore delle istituzioni scolastiche(4-00159)

Due interrogazioni al ministro dell’Istruzione per “tutelare insegnanti e collaboratori scolastici da discriminazioni ed esternalizzazioni”

Sono indirizzate al neo ministro dell’Istruzione le prime due interrogazioni che Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, ha presentato per far valere i diritti degli aspiranti insegnanti di sostegno e dei lavoratori impegnati nelle attività di pulizia degli istituti scolastici. Nel primo caso, il deputato sollecita il Governo a valutare l’opportunità “di procedere ad una sanatoria amministrativa che consenta a tutti i partecipanti alla SSIS Puglia Sostegno 800 ore – a.a. 2006-2007 di utilizzare il titolo conseguito già per l’anno scolastico 2008-2009”. All’origine della richiesta il “grave e ampio ritardo con cui è stato organizzato e fatto partire il corso regionale SSIS – spiega Bordo – unica via d’accesso, appunto, alla qualifica di di insegnante di sostegno”. Averlo fatto partire a settembre del 2007 ha reso impossibile la cosiddetta “iscrizione con riserva – scrive il deputato PD – attivabile legittimamente all’inizio dell’anno accademico solo quando il corso SSIS è iniziato”, con la conseguenza che il titolo eventualmente acquisito potrà valere dall’anno accademico 2009-2010. Tale divieto, però, non è stato rispettato da tutti, dunque c’è il rischio che alcuni dei corsisti possano beneficiarne già a partire dal prossimo anno accademico. “L’interrogazione solleva l’esistenza di un grave rischio: la discriminazione di chi ha rispettato la legge a favore dei soliti furbetti – commenta Michele Bordo – i quali potrebbero approfittare della macchinosità burocratica che, da sempre, caratterizza in negativo il sistema delle graduatorie scolastiche”. I negativi effetti dell’esternalizzazione del servizio di pulizia delle scuole sono, invece, l’oggetto dell’interrogazione con cui si chiede l’intervento del ministero dell’Istruzione a tutela dei lavoratori impegnati in queste attività. “Fino ad oggi – spiega Bordo – l’effetto più visibile dell’esternalizzazione di tali servizi, decretata dall’allora ministro Letizia Moratti, è stato il drastico taglio delle ore lavorate. Basti considerare, scrive il deputato, che lo stipendio mensile medio di un addetto è passato da 800 a 300 euro, poiché “nella sola provincia di Foggia, i 176 addetti impiegati nei cosiddetti appalti storici del Ministero della Pubblica Istruzione sono passati dalla media di 372 ore di lavoro a settimana all’attuale media di 176 ore di lavoro a settimana”. “E’ davvero difficile pensare che un sano processo di riorganizzazione del ciclo di lavoro possa determinare una simile riduzione – commenta il deputato del PD – piuttosto è legittimo il dubbio che questo tipo di esternalizzazione sia fonte di disservizi subiti dai ragazzi e dai docenti che frequentano gli istituti scolastici”.

lunedì 19 maggio 2008

L’on. Bordo ripropone la proposta di legge per la Corte d’Appello. “Mi auguro prosegua il percorso avviato nella precedente legislatura”

“Mi auguro che il centrodestra, a partire dai deputati eletti in Capitanata e dai rappresentanti pugliesi nel Governo, abbiano voglia di impegnarsi per favorire l’istituzione della Corte d’Appello, così come fatto dal centrosinistra nella precedente legislatura”. Lo afferma Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, commentando la presentazione della proposta di legge per l’istituzione a Foggia della sezione staccata della Corte d’Appello e del Tribunale dei Minori di Bari. La stessa proposta di legge, nella precedente legislatura, fu portata all’attenzione di tutte le Commissioni camerali competenti per materia ed ottenne i pareri favorevoli di quelle agli Affari Costituzionali e al Bilancio. Il percorso in Commissione Giustizia, organismo competente per l’elaborazione finale del testo legislativo, è stato interrotto dalla fine della legislatura. Non prima, però, di avere almeno definito i costi dell’intervento: poco meno di 3 milioni una tantum per le strutture e il trasferimento del personale; 10,7 milioni l’anno per il funzionamento. “Allo scopo di velocizzare il percorso legislativo – continua Michele Bordo – ribadisco la richiesta alla Provincia di Foggia di farsi promotrice dell’attivazione di un progetto di finanza con cui, grazie alla collaborazione operativa con soggetti privati, mettere a disposizione dello Stato le strutture necessarie ad ospitare la Corte d’Appello ed il Tribunale dei Minori. Inoltre, sempre allo scopo di rendere concreta la comune volontà di ottenere questo importante risultato, ritengo siano maturi i tempi per avviare una discussione sull’attuale composizione delle circoscrizioni giudiziarie in Capitanata, superando l’esclusiva visione campanilistica. L’orientamento dichiarato verso un federalismo fiscale sempre più spinto ed ulteriori interventi di razionalizzazione della spesa pubblica – conclude Bordo – impone ai governi locali ed ai rappresentanti del nostro territorio in Parlamento scelte innovative se davvero si vogliono risolvere problemi antichi”.

mercoledì 14 maggio 2008

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA - 4/00112. INTERVENTI NEI CONFRONTI DELLA FILIALE POSTE ITALIANE DI FOGGIA

BORDO. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che: diverse associazioni di consumatori, organizzazioni sindacali e Amministrazioni comunali della Provincia di Foggia hanno formalmente elevato, attraverso lettere agli organi preposti e comunicati alla stampa, la propria protesta nei confronti della Direzione di Filiale di Foggia di Poste Italiane; secondo fonti sindacali, negli ultimi 10 anni, in provincia di Foggia il personale addetto alle funzioni di sportello è diminuito del 25 per cento a fronte di un costante e progressivo aumento dei servizi offerti al pubblico; da ultimo, la segreteria generale territoriale del SLP-CISL ha denunciato il costante ricorso al lavoro straordinario, spesso non retribuito, per fare fronte alle conclamate carenze di organico, e il mancato rispetto dell'accordo aziendale che prevedeva l'immissione in ruolo di 40 unità-: quali iniziative il Governo intenda assumere per rimuovere le cause che impediscono l'organizzazione e la fornitura di un servizio adeguato alla finalità del pubblico interesse da parte di una società che, di fatto e pur essendo privatizzata, opera in regime di monopolio.(4-00112)

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA - 4/00110. ACCESSO ALLA QUALIFICA DI INSEGNANTE DI SOSTEGNO

BORDO. Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che: l'accesso alla qualifica di insegnante di sostegno, con la conseguente iscrizione nelle graduatorie e gli elenchi previsti dalla normativa in materia, è previsto possa avvenire attraverso la frequenza di corsi regionali SSIS, della durata di 800 ore; il corso organizzato dalla SSIS Puglia per l'anno accademico 2006-2007 è stato avviato con particolare ritardo, al punto che il bando è stato pubblicato a dicembre del 2006 ed i corsi veri e propri sono iniziati a settembre del 2007; il mancato avvio del corso ha impedito l'applicazione dell'istituto dell'iscrizione con riserva, attivabile legittimamente all'inizio dell'anno accademico solo quando il corso SSIS è iniziato; in ragione della citata previsione normativa, una parte dei corsisti non ha fatto domanda di inclusione con la cosiddetta riserva nelle graduatorie ad esaurimento, perché consapevoli che il corso sarebbe terminato ben oltre il 30 giugno 2008 e, dunque, oltre il limite di validità della riserva stessa così come esplicitamente indicato dalle norme in materia; costoro, che hanno agito secondo il dettato normativo, conseguiranno il titolo e la qualifica di personale specializzato al pari di quanti hanno - illegittimamente - effettuato l'iscrizione con riserva, ma si vedranno riconosciuta la qualifica solo a partire dall'anno scolastico 2009-2010 -: se, anche allo scopo di evitare sostanziali discriminazioni tra aspiranti insegnanti con inevitabili conseguenze sul piano giudiziario, il Governo intenda valutare l'opportunità di procedere ad una sanatoria amministrativa che consenta a tutti i partecipanti alla SSIS Puglia Sostegno 800 ore - a.a. 2006-2007 di utilizzare il titolo conseguito già per l'anno scolastico 2008-2009.(4-00110)