lunedì 22 marzo 2010

“Il Sud e la Capitanata non sono nell’agenda del Governo e del PdL”.Bordo presenta il report della propria attività sul ‘Pullman dei Deputati PD’

“Gli atti e i fatti dimostrano l’indifferenza del Governo e della destra ai problemi, seri e strutturali, del Sud; chi afferma il contrario non sa di cosa parla o vuole vendere fumo”. Così Michele Bordo (PD) ha commentato il report dell’attività del Gruppo del Partito Democratico alla Camera, presentato sabato mattina in coincidenza con l’arrivo a Foggia del Pullman dei Deputati PD, impegnato a girare l’Italia per “illustrare ai cittadini cosa abbiamo proposto e fatto in quasi due anni di lavoro per costringere il Governo a confrontarsi con i problemi reali della gente”. Il bilancio per la Capitanata, in particolare, è “davvero deficitario”. Il caso emblematico è “l’assoluto disinteresse” verso l’ordine del giorno approvato in Aula per impegnare il presidente del Consiglio dei Ministri ad istituire a Foggia l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Alimentare: “Lo abbiamo approvato il 18 dicembre 2008, mandando in minoranza il Governo – commenta Bordo – ed ancora oggi aspettiamo il decreto di Berlusconi”. Diverse e qualificate le proposte di legge presentate dal deputato manfredoniano: dalla Corte d’Appello a Foggia al Parco archeologico della Daunia, dalla Soprintendenza per i beni archeologici della Puglia settentrionale al Fondo per la sicurezza delle comunità che ospitano i Centri di accoglienza per immigrati. “Il problema è che maggioranza e Governo non hanno alcun interesse a che si proceda alla loro calendarizzazione”. Governo distratto anche rispetto alla mozione con cui Bordo ha chiesto fondi straordinari (70 milioni di euro) per i territori del Preappennino Settentrionale e dell’Alto Tavoliere colpiti dall’alluvione di maggio dello scorso anno. “La gran parte delle molte interrogazioni non ha avuto esito da parte dei ministri – continua il deputato del PD – ulteriore segnale di disinteresse verso i problemi del nostro territorio; e quelle che una risposta l’hanno ottenuta fanno emergere la penalizzazione della Capitanata: taglio dei fondi per la messa in sicurezza della statale 89; ritardi e rallentamenti per il raddoppio della linea ferroviaria Lesina-Termoli e per la realizzazione dell’Alta Capacità tra Napoli e Bari; indisponibilità di fondi straordinari per il dissesto idrogeologico a Lesina Marina”. “L’esemplificazione della scomparsa del Sud dall’agenda politica della destra – continua Bordo – è nel voto contrario del PdL e nel parere negativo del Governo ad un ordine del giorno, presentato a dicembre 2008, con cui chiedevo il rispetto delle destinazioni e delle percentuali di assegnazione alla Puglia del Fondo per le Aree Svantaggiate. Ecco cosa produce il leghismo”. “E’ per spiegare queste cose ai cittadini che abbiamo deciso di metterci in viaggio – conclude Michele Bordo – convinti che il dialogo e il contatto diretto ci consentano di superare lo sbarramento mediatico imposto dalla destra a quasi tutti i mezzi di informazione di massa e di smascherare l’incapacità di questo Governo e di questa maggioranza”.

giovedì 18 marzo 2010

Frana SS 90,Bordo chiede di “utilizzare fondi FAS e risorse europee;ridurre i costi del biglietto ferroviario fin tanto che la linea è interrotta"

Ripristinare con urgenza il collegamento ferroviario nella tratta Panni (FG)-Montaguto (AV) e, nelle more, garantire agevolazioni tariffarie agli utenti della linea ferroviaria Lecce-Napoli/Roma in ragione del disagio sofferto; ripristinare l’integrità della Strada Statale 90 ‘delle Puglie’; finanziare e realizzare interventi strutturali per il contenimento della frana e l’attenuazione degli effetti sul territorio. Sono le richieste avanzate da Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, nell’interrogazione presentata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per portare all’attenzione del Governo “l’emergenza sociale e ambientale provocata dal più grande movimento franoso attivo d’Europa”. Proprio all’Unione Europea “si potrebbe e dovrebbe guardare – afferma Bordo a margine della formalizzazione dell’intervento – per verificare la possibilità di beneficiare di risorse straordinarie; altrimenti Ministero e Protezione Civile dovrebbero adoperarsi per coordinare le Regioni Campania e Puglia nell’adozione di misure a valere sui fondi europei per le aree dell’Obiettivo 1”. Per intanto, Michele Bordo ribadisce la “assoluta priorità” dell’intervento di ripristino della linea ferroviaria e della statale 90, entrambe danneggiate dalla frana, e sollecita il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a concertare con il gruppo Ferrovie dello Stato la riduzione del costo del biglietto sulla tratta Lecce-Napoli/Roma: “non si può chiedere di pagare lo stesso prezzo di un viaggio in Eurostar a chi, per diversi mesi ancora, sarà costretto a salire e scendere da treni e pullman e impiegherà almeno un’ora in più per arrivare nella capitale”. “Ciò che rilevo con ulteriore rammarico è il silenzio delle istituzioni statali, a partire dal ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto, e dei media nazionali; quasi che i problemi e i drammi del Sud non riguardino l’intero Paese. Magari – conclude Michele Bordo – potrebbe essere questa l’occasione per impiegare finalmente nelle regioni meridionali una parte dei fondi FAS che il Governo ha sequestrato e utilizza per i motivi più disparati e sempre a vantaggio di altre zone del Paese”.

mercoledì 17 marzo 2010

“Governo inerte per la frana che ha tranciato la Foggia-Benevento”. Michele Bordo annuncia un’interrogazione al ministro Matteoli

“E’ deplorevole la leggerezza con cui il Governo e la Protezione Civile stanno affrontando l’emergenza provocata dall’interruzione della tratta ferroviaria tra Foggia e Benevento: le due sponde del Paese non sono più collegate e ci si limita ai monitoraggi”. Michele Bordo, deputato del PD, preannuncia un’interrogazione al ministro dei Trasporti per chiedere “attenzione ed intervento straordinari per quanto sta accadendo al confine tra Puglia e Campania, a maggior ragione considerando i disagi provocati anche alla circolazione automobilistica dal restringimento della statale 90 ed ai dannosi effetti che il traffico pesante sta avendo sui paesini della zona”. “L’intera dorsale appenninica meridionale è segnata dal fenomeno del dissesto idrogeologico – continua Bordo – la cui portata è talmente vasta da non poter essere fronteggiata con i soli fondi ordinari delle Regioni o, peggio, delle Province e dei Comuni”. Quando, come nel caso della frana tra Panni (FG) e Montaguto (AV) le frane “rompono una delle dorsali trasportistiche di maggiore rilievo per l’Italia e l’Europa, il Governo ha il dovere di intervenire con la massima celerità ed efficacia, per evitare disagi alle persone e danni alle imprese”. Al contrario, “fonti giornalistiche ipotizzano siano necessari mesi prima di riattivare il collegamento su ferro. Se ciò accadesse, avremmo l’ulteriore conferma del disinteresse nei confronti del Sud – conclude Michele Bordo – e non ci sarebbe da meravigliarsi se la frana venisse presa a motivo dell’ulteriore slittamento dei programmi di realizzazione dell’Alta Capacità”.

giovedì 11 marzo 2010

“Pecorella pensa alla secessione di Manfredonia dalla Capitanata?”Bordo commenta il “plagio del programma” leghista del candidato sindaco del Pdl

“Oggi ha copiato il programma dei sindaci leghisti. Diventasse sindaco, Stefano Pecorella cosa farebbe? La secessione di Manfredonia dalla Capitanata?”. Michele Bordo, deputato del PD, usa l’ironia per commentare la notizia del “plagio programmatico realizzato dal candidato sindaco del PdL sipontino: un atto politicamente vergognoso e una grave scorrettezza nei confronti dei cittadini”. “E’ inquietante scoprire che Pecorella ha copiato il programma di governo che alcuni candidati sindaco della Lega Nord hanno presentato in occasione delle elezioni amministrative dello scorso anno – continua Bordo – perché dimostra una preoccupante carenza di idee da parte di chi oggi, nella Giunta provinciale, amministra un settore delicato qual è l’Ambiente e vorrebbe governare una città di oltre 50.000 abitanti, con bisogni e aspirazioni decisamente diversi da quelli di qualche comune della Padania”. “Ricordo a Pecorella che a Manfredonia c’è il bellissimo castello di re Manfredi non la statua di Alberto Da Giussano. E’ offensiva l’assoluta mancanza di rispetto per le radici culturali della comunità manfredoniana, ed è inquietante l’incapacità di cogliere e valorizzare le specificità territoriali sipontine – conclude Michele Bordo – Ad aggravare il quadro c’è il disprezzo per l’intelligenza altrui: invece che ammettere il plagio Pecorella cerca giustificazioni inconsistenti e inesistenti. Un politico del genere non può diventare sindaco di Manfredonia e sono certo che questo non accadrà mai”.

mercoledì 10 marzo 2010

“A Stornarella e Cerignola bisogna prevenire pericolose tensioni sociali”. Colloquio telefonico tra Michele Bordo ed il prefetto di Foggia

L’omicidio di Stornarella e l’andamento della campagna elettorale a Cerignola sono stati gli argomenti del “cortese e proficuo” colloquio telefonico tra l’on. Michele Bordo, deputato del PD e componente della Commissione bicamerale Antimafia, ed il prefetto di Foggia, Antonio Nunziante, svoltosi a margine della settimanale riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. “Il delitto verificatosi nel Basso Tavoliere ha tragicamente riportato all’attenzione delle istituzioni la complessità del quadro sociale di questa comunità, come di molte altre a prevalente economia agricola della Capitanata, e le tensioni che potrebbero scaturire o acuirsi a seguito di episodi del genere”, afferma Bordo, sollecitato ad intervenire dal Circolo PD di Stornarella e dal consigliere regionale Dino Marino. “Il prefetto mi ha rassicurato sull’attenzione al caso da parte dei vertici provinciali delle forze dell’ordine ed annunciato il rafforzamento, compatibilmente con gli organici disponibili, dei servizi di controllo del territorio a scopo preventivo”. A Cerignola “sta pericolosamente salendo il livello di tensione a causa degli atteggiamenti irresponsabili e censurabili di un candidato sindaco, resosi protagonista di violente aggressioni verbali nei confronti di candidati e dirigenti del PD – spiega il deputato – ai quali esprimo la mia solidarietà personale e politica”. La segnalazione, originata anche dalla richiesta del Circolo PD di Cerignola e dell’assessore regionale Elena Gentile, è stata “accolta con grande attenzione da parte del prefetto, impegnatosi a potenziare gli organici delle forze dell’ordine in occasione delle operazioni di voto, per garantire ai cerignolani il rispetto della legalità e la piena agibilità democratica”.

mercoledì 3 marzo 2010

Ex LSU scuola, Bordo interroga la Gelmini per la tutela dei posti di lavoro, l’incremento delle ore contrattuali e la regolarità dei pagamenti

Unificare i contratti di lavoro oggi applicati alle diverse categorie di ex-LSU impiegati nel settore scolastico, tutelando i livelli occupazionali attuali; garantire l’impiego per 40 ore settimanali e la regolarità del pagamento delle spettanze. Sono le richieste avanzate da Michele Bordo, deputato del PD, al ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, nell’interrogazione depositata mercoledì 2 marzo. L’intervento è motivato dalla “scarsa chiarezza delle norme che regolano questo comparto, a cui sono addetti oltre 15.000 lavoratori, e dalla mancata definizione delle procedure per il finanziamento dei contratti, pur previsto nel bilancio dello Stato per il 2010”, afferma Bordo. Proprio quello della programmazione finanziaria è “uno dei nodi da sciogliere. Innanzitutto, perché il destino di queste persone non può essere messo in discussione annualmente; quindi, perché il meccanismo burocratico da cui dipende la conferma dei contratti e l’attivazione dei pagamenti risulta essere troppo complicato e farraginoso, lasciando spazio ad interpretazioni anche configgenti tra loro e provocando ritardi nella riscossione effettiva delle spettanze”. “Anche queste sono le conseguenze della pseudo riforma della scuola voluta da Tremonti e Gelmini e finanziata con i licenziamenti dei docenti e del personale ATA – conclude Michele Bordo – Un intervento miope e grossolano, il cui unico effetto visibile sarà il progressivo impoverimento della scuola pubblica e la mancata attuazione del diritto allo studio”.