giovedì 12 febbraio 2009

“Dichiarato lo stato di emergenza per Lesina, ma il Governo non ha soldi”. Il sottosegretario Bertolaso risponde all’interrogazione di Michele Bordo

“Il dissesto idrogeologico del sottosuolo di Lesina Marina ha provocato un’emergenza di rilevanza nazionale; ma il Governo non ha soldi da investire per scongiurare il crollo delle case e il fallimento della prossima stagione turistica”. E’ il commento dell’on. Michele Bordo alla risposta del sottosegretario alla Protezione Civile, Guido Bertolaso, all’interrogazione presentata a fine gennaio dal deputato del PD. Il rappresentante del Governo, infatti, ha sostenuto che, lo scorso 31 ottobre, “il Consiglio dei Ministri ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza fino al 31 dicembre 2009”; “rappresentando, tuttavia, alla Regione la necessità di attingere al proprio bilancio per il reperimento delle risorse finanziarie occorrenti per il superamento della situazione emergenziale, attesa l’insufficienza di disponibilità del Fondo della protezione civile, anche per effetto dei recenti tagli apportati dalla legge Finanziaria 2009”. Dunque, commenta Bordo, “la Regione Puglia, dopo aver già stanziato 400.000 euro per le indagini geognostiche, dovrebbe farsi carico di un onere calcolato sommariamente in 50 milioni di euro, ossia circa la metà dell’intera posta di bilancio disponibile per attività di protezione civile”. “La grave vicenda di Lesina Marina è l’ennesimo esempio della insana interpretazione che il Governo adotta del principio di sussidiarietà amministrativa e finanziaria: scaricare su Regioni e Comuni il costo sociale dei tagli di bilancio fatti per far quadrare i conti dello Stato. A pagarne le conseguenze sono e saranno esclusivamente i cittadini – conclude Michele Bordo – ai quali è negato ogni sostegno anche di fronte alle emergenze provocate dalla natura”.

sabato 7 febbraio 2009

“A Lucera serve una riflessione più ampia sulla sicurezza e la legalità”. Michele Bordo esprime la propria solidarietà ad Ennio Festa e alla Cgil

“Le reiterate minacce e gli atti intimidatori subiti dai rappresentanti delle istituzioni e del sindacato lucerini sono la drammatica spia di un fenomeno che andrebbe meglio e più approfonditamente indagato ed analizzato dalla politica, oltre che dagli organismi dello Stato deputati a garantire la sicurezza della comunità lucerina”. Lo afferma l’on. Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, componente della Commissione bicamerale Antimafia, esprimendo “solidarietà personale ed istituzionale ad Ennio Festa ed alla Cgil per l’ennesima intimidazione tentata nei suoi confronti”. “Sono più che disponibile a partecipare, insieme all’intero Partito Democratico lucerino, ad una riflessione politica – afferma Bordo – da cui trarre spunti per iniziative, anche parlamentari, di supporto all’individuazione della matrice sociale di questi gesti. Più che utile, anche a questo scopo, è l’ipotesi di costituzione di un Osservatorio per la legalità e la sicurezza, avanzata dal Pd di Lucera – conclude il deputato – per la cui operatività metto a disposizione, fin da ora, tutto il mio sostegno istituzionale”.

giovedì 5 febbraio 2009

“Porto di Manfredonia a rischio se passa il ddl Matteoli”. Bordo annuncia una proposta di legge per garantire fondi ai piccoli scali

“Il porto Alti fondali di Manfredonia rimarrà senza risorse finanziarie se la riforma della portualità passasse così come è stata disegnata dal ministro Matteoli”. E’ il commento dell’on. Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, alle anticipazioni di stampa sul disegno di legge del Governo per la riforma della legge sui porti, predisposto dal Ministero delle Infrastrutture e prossimo ad essere esaminato dall’Esecutivo. Il nodo è la ripartizione dei fondi. “Al positivo incremento del finanziamento complessivo dirottato dallo Stato verso i porti – afferma Bordo – fa da contraltare la scelta di ancorare la ripartizione al gettito derivante dall’IVA e dalle accise riscosse sulle importazioni. Applicando questo criterio, lo scalo di Manfredonia e tutti gli altri piccoli scali rimarrebbero senza risorse; dunque non potrebbero effettuare gli investimenti necessari a sviluppare la propria attività”. Di qui l’annuncio di “una proposta di legge che tuteli l’operatività delle strutture medio-piccole”. L’obiettivo è individuare un sistema di finanziamento alternativo e “ispirato a criteri di solidarietà, che favorisca il complessivo ed effettivo riordino della portualità – spiega il deputato del PD – ponendo concretamente le basi per la costruzione di una vera e propria rete tra scali e territori”. “La capacità operativa del porto alti fondali di Manfredonia è strategica per l’intero assetto infrastrutturale e produttivo della Capitanata – conclude Michele Bordo –dunque, è auspicabile un impegno corale delle istituzioni territoriali in direzione della sua tutela e valorizzazione”.

mercoledì 4 febbraio 2009

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA - 4/02217. INTERVENTO DEL GOVERNO PER ATTIVARE LE MISURE DI SOSTEGNO AL REDDITO DEI LAVORATORI DEL COMPARTO AGRICOLO

BORDO. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che: il territorio della provincia di Foggia è stato colpito da fenomeni meteorologici, piogge intense e nevicate abbondanti, che hanno provocato diffusi e gravi danni alle coltivazioni agricole e alla rete viaria; in particolare, i comuni costieri di Manfredonia, Margherita di Savoia e Zapponeta hanno subito il duplice e dannoso effetto delle mareggiate e dell'esondazione di alcuni fiumi e torrenti, che hanno provocato l'allagamento dei campi coltivati su un fronte lungo circa 30 chilometri; l'evento calamitoso ha colpito un'area particolarmente vocata per la produzione di ortofrutta, dunque di coltivazioni ad elevato valore aggiunto commerciale, per la cui coltivazione sono impiegati migliaia di lavoratori agricoli; le aziende agricole danneggiate rischiano il fallimento a causa dell'impossibilità di far fronte alle rate in scadenza dei prestiti agrari; a causa di tali eventi, la Giunta della provincia di Foggia ha formalmente avanzato alla Regione Puglia la richiesta di dichiarazione dello stato di calamità naturale -: quali iniziative intenda assumere il Governo per: a) favorire il celere riconoscimento dello stato di calamità naturale a sostegno delle aziende agricole del territorio della provincia di Foggia; b) promuovere un'intesa con i principali istituti di credito per il rinnovo dei prestiti agrari contratti dalle aziende colpite dagli eventi calamitosi; c) attivare misure di sostegno al reddito dei lavoratori del comparto agricolo iscritti negli elenchi anagrafici dei Centri territoriali per l'impiego della provincia di Foggia e residenti nei comuni colpiti dagli eventi calamitosi.(4-02217)