mercoledì 13 maggio 2009

“Serve un fondo straordinario di 70 milioni per l’alluvione di aprile”. Bordo presentata una mozione firmata da tutti i deputati PD della Puglia

E’ stata firmata da tutti i deputati del Partito Democratico eletti in Puglia la mozione con cui l’on. Michele Bordo (PD) chiede al Governo di stanziare un fondo straordinario di 70 milioni di euro per far fronte all’emergenza provocata dall’alluvione di fine aprile. Nel dettaglio, sono quattro le richieste contenute nel documento presentato questa mattina: procedere con urgenza al riconoscimento dello stato di calamità naturale per le zone colpite dall’alluvione; stanziare un fondo straordinario di 50 milioni in favore delle aziende agricole danneggiate; assegnare alla Regione Puglia un fondo straordinario di 10 milioni di euro per interventi di ricostruzione e manutenzione straordinaria della rete viaria provinciale e comunale dell’area alluvionata; stanziare un fondo straordinario di 10 milioni di euro per la messa in sicurezza dei corsi d’acqua esondati. “E’ impossibile per la Regione Puglia, la Provincia di Foggia e, ancor meno, i Comuni del Preappennino affrontare con risorse ordinarie i danni provocati dall’alluvione e dall’esondazione del Fortore e di altri corsi d’acqua – commenta Michele Bordo – Ancor più considerando che le stesse zone già a marzo sono state colpite dalla calamità conseguente alle intense piogge. Proprio per evitare di impegnare risorse e mezzi esclusivamente per arginare gli effetti delle emergenze, abbiamo chiesto interventi straordinari di messa in sicurezza dei corsi d’acqua, da aggiungere a quelli già previsti e finanziati dalla Regione. E’ legittimo attendersi dal Governo una risposta all’altezza delle urgenze e delle necessità di cittadini e imprese. Ringrazio tutti i colleghi del Partito Democratico per la sottoscrizione della mozione – conclude Michele Bordo – testimonianza concreta della solidarietà di un’intera comunità politica e civica verso la Capitanata e la sua comunità”.

martedì 5 maggio 2009

“Bondi e la Prestigiacomo bloccano la Termoli-Lesina”. La risposta del ministro Matteoli all’interrogazione di Bordo

Sul raddoppio della linea ferroviaria tra Lesina e Termoli “il ministero dell’Ambiente non ha ancora espresso alcun parere, mentre il ministero dei Beni culturali ha espresso parere negativo”. Dunque, “è per responsabilità diretta dei ministri del PdL Sandro Bondi e Stefania Prestigiacomo che la realizzazione di questa opera è ancora bloccata a 5 anni dalla presentazione del progetto”. Lo afferma Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, commentando la risposta del ministro per le Infrastrutture, Altero Matteoli, all’interrogazione presentata lo scorso 22 gennaio. La strategicità del raddoppio della tratta ferroviaria al confine tra Puglia e Molise è tornata d’attualità a seguito delle interruzioni del traffico provocata dall’esondazione del fiume Fortore. Stando all’Ufficio Legislativo del ministero delle Infrastrutture, l’opera si sviluppa per circa 35 chilometri e comprende la realizzazione della nuova stazione di Chieuti. Complessivamente, l’investimento stimato è di 189 milioni, da attuare entro il 2015. “Rispettare questo programma sarà molto difficile, se non impossibile, considerate le difficoltà già emerse in sede ministeriale – afferma Michele Bordo – la strozzatura della linea Adriatica, dunque, continuerà a gravare per molti anni ancora sulla mobilità delle persone e delle merci, impedendo alla Capitanata ed alla Puglia di disporre di collegamenti ferroviari adeguati alle esigenze di un territorio alle prese con la pianificazione strategica della propria rete infrastrutturale”.