giovedì 18 dicembre 2008

“Il Governo ha 30 giorni per rendere operativa l’Authority a Foggia”. La maggioranza si spacca e la Camera approva l’ordine del giorno Bordo

L’istituzione dell’Agenzia per la sicurezza alimentare a Foggia “fa emergere contraddizioni e malumori nella maggioranza di centrodestra, al punto da determinare una profonda spaccatura tra PdL e Lega, e provocare uno scivolone del Governo”. E’ il commento di Michele Bordo, deputato del PD eletto in Puglia, che ha presentato in Aula un ordine del giorno al decreto sulla competitività del sistema agroalimentare, approvato a maggioranza, e che “indica il termine di 30 giorni per l’adozione del decreto che renderà operativa l’Agenzia per la sicurezza alimentare nella città di Foggia, sbloccando i fondi stanziati dal Governo Prodi poco meno di un anno fa”. Il ministro per le Politiche Agricole, Luca Zaia, “ha provato prima a fermarlo – ricostruisce Bordo – poi a derubricarlo a raccomandazione. Richieste, per quanto mi riguarda, assolutamente inaccettabili e irricevibili”. La reazione del deputato del PD è stata condivisa “dai colleghi pugliesi e meridionali del PdL, che voglio ringraziare, i quali hanno appoggiato l’ordine del giorno e rotto il fronte della maggioranza”. “Ora è chiaro a tutti, al di là di ogni ragionevole dubbio, che la Lega era impegnata a bloccare la più che legittima aspirazione di Foggia e della Capitanata ad essere sede dell’Authority – continua Bordo – anche a costo di non dare attuazione ad una legge dello Stato. Il risultato ottenuto oggi alla Camera, grazie alla sinergia con tanti deputati, anche della maggioranza, impone al Governo di cambiare atteggiamento e porre fine a questa commedia degli equivoci – conclude Michele Bordo – Adesso non ci sono più motivazioni e alibi per negare a Foggia e alla Capitanata quanto scritto a chiare lettere nella legge che istituisce l’Authority”.

“Parificare i diplomi dei Conservatori alle lauree specialistiche”. La richiesta dell’on. Bordo in un’interrogazione al ministro Gelmini

“Se il Governo vuole evitare discriminazioni nell’accesso ai concorsi pubblici, ha il dovere di equiparare i Diplomi Accademici di secondo livello rilasciati dai Conservatori di Musica e dagli Istituti Musicali Pareggiati alle Lauree Specialistiche di secondo livello”. E’ quanto chiede l’on. Michele Bordo, deputato del PD eletto in Puglia, con un’interrogazione rivolta al ministro per l’Università, Mariastella Gelmini. Le fonti normative richiamate a sostegno della parificazione sono molteplici: dalla Costituzione, che assegna pari dignità alle Università e alle Accademie (art.33), alle leggi che si sono succedute in 90 anni (dal 1912 al 2002) per chiarire e sancire che nei Conservatori si produce Alta Cultura e si formano diplomati “in tutto e per tutto equiparabili ai laureati di 1° e di 2° livello”. Eppure, scrive l’on. Bordo, “le più recenti norme in materia declassano i Diplomi Accademici rilasciati fino ad oggi dai Conservatori, negando che gli stessi abbiano fornito, in relazione al proprio ambito formativo, una adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali, con l'acquisizione di specifiche conoscenze professionali, e un livello avanzato per l'esercizio di attività di elevata qualificazione in ambiti specifici”. “Approfittando della discussione in corso sul riordino del sistema formativo universitario – conclude Michele Bordo – il ministro Gelmini dovrebbe avvertire il dovere di porre rimedio ad una palese discriminazione, che svilisce la formazione professionale nel campo delle arti e penalizza i talenti”.

lunedì 15 dicembre 2008

“Trenitalia continua a penalizzare la Puglia e la Capitanata”.Bordo annuncia un’interrogazione per il taglio dei treni Foggia-Manfredonia

“Trenitalia ha cancellato due corse del treno che collega Foggia a Manfredonia, perseguendo nella sua politica di penalizzazione della Puglia e, in particolare, della Capitanata”. Lo afferma Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, annunciando la presentazione di un’interrogazione per sollecitare il Ministero delle Infrastrutture a “ripristinare le corse soppresse, nonché a prestare maggiore attenzione nei confronti delle decisioni adottate unilateralmente da Trenitalia”. “Il taglio delle corse Foggia-Manfredonia è l’ultimo degli interventi inseriti in una pseudo razionalizzazione del servizio, realizzata ai danni dei cittadini”, ribadisce Bordo, facendo riferimento alla sostituzione degli Eurostar con gli Eurostarcity, al pasticcio degli abbonamenti per i treni locali e a lunga percorrenza, agli interventi sull’orario che hanno determinato “la soppressione di tutti i treni a lunga percorrenza che collegano la Puglia ai grandi centri del Nord o alla capitale nella fascia oraria che va dalle 15.15 alle 18.45”. E mentre la Regione Puglia “è praticamente costretta ad intervenire finanziariamente, aumentando il contributo a Trenitalia, per evitare maggiori danni agli utenti – aggiunge il deputato del PD – non riusciamo ancora ad avere notizie certe sugli investimenti programmati per l’alta capacità sulla linea Bari-Napoli”. “Il Governo non può consentire che il risanamento di un’azienda privata e monopolista avvenga a spese dei cittadini – conclude Michele Bordo – ed ha il dovere di richiamare i vertici di Trenitalia a svolgere fino in fondo e prioritariamente la loro missione sociale”.

venerdì 12 dicembre 2008

Ticket sanitari: "La Regione Puglia evita una grave discriminazione, ma il Governo non può continuare a scaricare proprie responsabilità su altri"

“Grazie all’intervento della Regione Puglia, gli inoccupati pugliesi non saranno discriminati rispetto ai disoccupati ed avranno l’esenzione dal ticket sanitario; ma è il Governo ad avere creato tale iniqua differenza di trattamento e tocca al Governo farsi carico dei necessari correttivi normativi e delle spese conseguenti”. E’ quanto afferma Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, commentando l’interrogazione depositata in Aula per chiedere, al ministro del Welfare, per sapere “se e come il Governo intende intervenire per eliminare la prevista distinzione tra disoccupati e inoccupati ai fini della esenzione dalla partecipazione alle spese per i farmaci e per le prestazioni sanitarie specialistiche”. “E’ davvero iniquo sostenere che chi è in cerca di prima occupazione sia soggetto meno debole, dunque meno meritorio di tutela – afferma Bordo – né si può risolvere la questione inserendo gli inoccupati nella già vasta platea di soggetti assistiti dagli Enti locali, le cui precarie condizioni finanziarie rendono particolarmente difficile l’attuazione di misure di sostegno al reddito così ampie. In più, così facendo, il Governo legittima un’ulteriore e inaccettabile forma di discriminazione tra gli inoccupati che risiedono in Comuni ricchi e quelli che vivono in Comuni con minori risorse finanziarie”. “L’iniziativa della Giunta Vendola è, dunque, molto più che encomiabile – conclude Michele Bordo – ma ciò non esclude la responsabilità del Governo in carica e la necessità di un intervento che ristabilisca la parità di trattamento a favore di chiunque sia in cerca di lavoro in qualunque parte d’Italia”.

giovedì 11 dicembre 2008

“Il Governo non può abbandonare i Comuni terremotati”. Bordo presenta un ordine del giorno ed un emendamento alla Finanziaria

Un emendamento alla Finanziaria 2009 per garantire lo stanziamento di 260 milioni, destinati al completamento della ricostruzione di quanto distrutto in Puglia e Molise dal terremoto del 2002, accompagnato da un ordine del giorno per impegnare il Governo a rinviare di un anno il versamento, da parte di cittadini e imprese di 3 Comuni foggiani, dei tributi sospesi. Entrambi gli atti portano la firma dell’on. Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, e sono stati depositati questa mattina, in coincidenza con il sit in, in piazza Montecitorio, dei sindaci dei comuni colpiti dal sisma. “Come già ho avuto modo di sottolineare in un’interrogazione ancora inevasa – commenta Michele Bordo – i programmi di ricostruzione sono, di fatto, già bloccati a causa del mancato trasferimento delle somme stanziate dal Governo Prodi con la Finanziaria 2008 e, evidentemente, destinati ad altro dall’attuale Esecutivo. Ad aggravare la situazione si sono aggiunti due elementi: l’annullamento senza preavviso della sospensione dei termini per il pagamento degli oneri tributari, dovuti allo Stato ed agli altri Enti statali a partire dal 30 giugno 2008 e non più dal 1° gennaio 2009; il mancato stanziamento di risorse finanziarie per la prosecuzione della ricostruzione”. Come richiesto dai sindaci di Casalnuovo Monterotaro, Castelenuovo della Daunia e Pietramontecorvino, con il pieno sostegno del Commissario e del Sub Commissario per la ricostruzione, l’ordine del giorno presentato da Bordo sollecita il governo a “emanare un’ordinanza finalizzata alla regolamentazione organica ed alla definitiva ed inequivocabile individuazione dei beneficiari di tre Decreti emanati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nelle settimane successive al sisma – afferma il deputato del PD - Nelle more, si chiede di bloccare, fino al 31 dicembre 2009, le attività di riscossione future e quelle già avviate, anche con azioni esecutive, in danno di piccole e piccolissime imprese il cui destino sarebbe segnato; nonché di elaborare un sistema di rateizzazione dei tributi dovuti, tale da non pregiudicare le attività economiche”. Quanto al fondo per la ricostruzione, si chiede di inserire nella Finanziaria 2009 lo stanziamento di 260 milioni – 100 milioni per il 2009 e 80 milioni per ciascuno degli anni 2010 e 2011 – da ripartire tra i Comuni terremotati di Puglia e Molise, riservando a questi ultimi il 60% del fondo. “Un analogo emendamento è già stato bocciato al Senato, dunque non nutro grandi speranze che venga accolto – riprende Michele Bordo – Per tale ragione, torno a sollecitare il Governo, innanzitutto nella persona del ministro per gli Affari Regionali, on. Raffaele Fitto, ad elaborare ed approvare rapidamente un decreto legge ad hoc che offra agli interventi di ricostruzione una cornice normativa e finanziaria chiara ed efficace. Altrimenti – conclude Michele Bordo – il Governo si assumerà la responsabilità di abbandonare a se stesse comunità già duramente provate da quel tragico evento”.

giovedì 4 dicembre 2008

Proroga sfratti, la maggioranza fa retromarcia e l’Aula approva l’estensione. Michele Bordo: “Decisione tardiva, ma soddisfacente”

Il PdL ritorna sui suoi passi e offre il via libera ad una proposta di mediazione per l’estensione della proroga degli sfratti, elaborata dalla Commissione Ambiente e approvata in Aula a larghissima maggioranza. La proroga degli sfratti, dunque, sarà applicabile, oltre che alle aree metropolitane, nei Comuni capoluogo di provincia, nelle città con essi confinanti e con più di 10.000 abitanti, nelle città in cui sia accertato lo stato di ‘tensione abitativa’. Nella sostanza, gli effetti prodotti dalla proposta della Commissione sono gli stessi che sarebbero derivati dall’approvazione in Aula dell’emendamento presentato dall’on. Michele Bordo. Proprio per questa ragione, “insieme ai deputati del PD, ho votato a favore – commenta il deputato – ed esprimo la soddisfazione per l’importante risultato ottenuto a vantaggio di centinaia di famiglie che già vivono in condizioni di disagio, alle quali il Governo non aveva prestato alcuna attenzione nella stesura originale del decreto”.

“La destra sfratta 500 famiglie indigenti della Capitanata”. Bocciato l’emendamento Bordo per l’estensione della proroga

E’ stata bocciato questa mattina, nel corso del dibattito nell’Aula di Montecitorio, l’emendamento presentato dall’on. Michele Bordo, deputato del PD, al decreto di proroga degli sfratti (20 ottobre 2008, n.158 contenente “Misure urgenti per contenere il disagio abitativo di particolari categorie sociali”) per estendere il provvedimento alle città che “soffrono le tensioni sociali collegate all’emergenza abitativa e non sono classificate come aree metropolitane”. L’obiettivo prioritario era garantire la tutela di circa 500 famiglie residenti a Foggia, Cerignola e Manfredonia che “oggi sono state, letteralmente, messe in mezzo alla strada dal Governo Berlusconi e dai deputati del PdL, nessuno escluso”. L’on. Bordo si era attivato anche a seguito degli ordini del giorno approvati dal Consiglio provinciale e dal Consiglio comunale di Manfredonia con cui, tutte le forze politiche, sollecitavano “i parlamentari della Capitanata ad adottare, in sede di conversione del decreto legge, ogni misura utile a tutelare centinaia di famiglie foggiane e pugliesi”. “Dai colleghi foggiani e pugliesi del PdL non è giunto il sostegno e la solidarietà auspicati dalle istituzioni locali – afferma Michele Bordo – e ciò ha contribuito a segnare negativamente il destino dell’iniziativa mia e dell’intero Partito Democratico pugliese. Ora il Natale si preannuncia ancor più amaro, se non drammatico, per centinaia di famiglie che, inevitabilmente, riverseranno il proprio disagio e il proprio malcontento sui Comuni. La mancata proroga degli sfratti esplicita appieno il teorema Tremonti: lo Stato taglia i fondi alle Regioni e agli Enti locali e scarica su di loro ogni responsabilità. Così si frantuma il sistema di governo del Paese – conclude Michele Bordo – e si alimentano le tensioni sociali”.

mercoledì 3 dicembre 2008

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA - 4/01801. ELIMINAZIONE DELLA DISTINZIONE TRA DISOCCUPATI E INOCCUPATI AI FINI DELLA ESENZIONE

BORDO. - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che: il 31 dicembre scade il termine fissato dalla Regione Puglia per la presentazione della certificazione di esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria per le prestazioni specialistiche e per la spesa farmaceutica; il rilascio della certificazione citata è conseguente all'attestazione ed alla eventuale verifica dei requisiti previsti dalla normativa nazionale di riferimento che, nel caso di specie, è la legge n. 537 del 1993 e successive modifiche ed integrazioni; a beneficiare dell'esenzione può anche essere il cittadino disoccupato, ovvero che ha perso la precedente occupazione, iscritto negli elenchi anagrafici del Centro territoriale per l'impiego competente per territorio ed appartenente ad un nucleo familiare con reddito complessivo, riferito all'anno precedente, inferiore e 8.260 euro, incrementato fino a 11.360 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516 euro per ogni figlio a carico; sulla base di tale previsione normativa, l'esenzione è garantita al cittadino di età superiore ai 14 anni che ha perso il posto di lavoro ed è iscritto al Centro territoriale per l'impiego; le norme citate assegnano ai comuni l'onere di provvedere autonomamente alla regolamentazione delle esenzioni dal pagamento del ticket a vantaggio dei cittadini indigenti, tra i quali figurano anche gli inoccupati, vale a dire coloro che sono in cerca di prima occupazione e per tale ragione risultano iscritti al Centro territoriale per l'impiego; le attuali condizioni finanziarie dei comuni rendono particolarmente difficile l'attuazione di misure di sostegno al reddito così ampie da ricomprendere gli inoccupati; la capacità finanziaria dei comuni è diversa e, pertanto, ciò determina un'inaccettabile forma di discriminazione tra soggetti, che pure si trovano nella medesima condizione giuridica, solo sulla base dei luogo in cui risiedono -: se e come il Governo intenda intervenire per eliminare la prevista distinzione tra disoccupati e inoccupati ai fini della esenzione dalla partecipazione alle spese per i farmaci e per le prestazioni sanitarie specialistiche.(4-01801)

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA - 4/01797. PARIFICAZIONE DEI DIPLOMI ACCADEMICI ALLE LAUREE SPECIALISTICHE DI 2° LIVELLO

BORDO. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che: la Costituzione della Repubblica cita le università e le accademie quali istituti di alta cultura (articolo 33), dunque paritetiche sul piano del valore delle competenze disciplinari; la legge n. 734 del 6 luglio 1912, il decreto legislativo luogotenenziale n. 1852, del 5 maggio 1918, il regio decreto 4 maggio 1925, n. 653, regio decreto-legge n. 214 del 7 gennaio 1926, il regio decreto 11 dicembre 1930, n. 1945, la legge n. 812, 22 maggio 1939, la legge n. 262, 2 marzo 1963, l'ordinanza ministeriale del 28 marzo 1985, chiariscono che i conservatori di musica statali, al pari dell'Accademia per le belle arti, nonché dell'Accademia per l'arte drammatica, sono da considerarsi pienamente Accademie ad indirizzo musicale ovvero luoghi, al pari delle accademie sopra citate e delle università, destinati a produrre alta cultura; la legge 22 novembre 2002, n. 268, [articolo 6, comma 3-bis, lettera c)] decreta la parificazione dei diplomi di conservatorio di musica alle lauree triennali di I livello ai fini dell'accesso ai pubblici concorsi e postula l'istituzione di un biennio specialistico, al quale si accede tramite concorso ovvero esame di ammissione, per il conseguimento del diploma accademico di II livello; il decreto ministeriale 5 maggio 2004, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 196 del 21 agosto 2004, decreta l'equiparazione dei diplomi di laurea secondo il vecchio ordinamento alle nuove classi delle lauree specialistiche ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici; i conservatori statali, di fatto e di diritto accademie di musica, come gli istituti di alta cultura, hanno conferito diplomi relativamente a singole discipline e gli eventuali studi successivi erano considerati studi accademici con valore di titolo artistico e non di titolo di studio; le attuali norme ledono diritti acquisiti, declassando i diplomi accademici rilasciati fino ad oggi dai conservatori in quanto gli stessi hanno certamente fornito, in relazione al proprio ambito formativo e nei termini del decreto del Ministro dell'università e della ricerca scientifica n. 509, del 3 novembre 1999, articolo 3, comma 5, ribaditi dallo schema di regolamento concernente «ordinamenti didattici delle Istituzioni dell'Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica», non soltanto una «adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali, con l'acquisizione di specifiche conoscenze professionali», ma anche un «livello avanzato per l'esercizio di attività di elevata qualificazione in ambiti specifici»...[continua]

“Governo sempre più confuso e in affanno sull’emergenza carceri”. Bordo annuncia un’interrogazione urgente per gli istituti di Foggia e Lucera

“Il ministro della Giustizia ha il dovere di chiarire, nelle sedi istituzionali, se esistono e quali siano i piani di intervento sull’edilizia penitenziaria; a maggior ragione se questi prevedono la chiusura del 50% delle case circondariali, comprese quelle di Foggia e Lucera”. E’ il commento di Michele Bordo, deputato del PD, alla notizia, diffusa dal Sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria, sulla probabile dismissione dei due istituti della Capitanata. “Il sovraffollamento e l’inadeguatezza strutturale non possono fungere da motivazione di una decisione tanto grave quanto dissennata – continua Bordo – Al contrario, questo dovrebbe convincere il Governo della necessità e dell’urgenza di investire nell’edilizia carceraria, tanto per riqualificare le strutture esistenti che per attivarne di nuove, a tutela della salute e della dignità di chi vi lavora e di chi vi è detenuto”. Il deputato del Partito Democratico annuncia, dunque, la presentazione di un’interrogazione, che fa seguito a quella - “depositata 4 mesi fa e ancora inevasa” – in cui si chiedeva al ministro della Giustizia “se e come il Governo intenda procedere all’attivazione delle strutture costruite in provincia di Foggia e abbandonate all’incuria ed al vandalismo”. Il riferimento è ai 5 istituti di pena costruiti ad Accadia, Bovino, Castelnuovo della Daunia, Orsara e Volturara Appula, investendo oltre 10 milioni, e mai entrati in funzione. “Se fosse vero che il Governo intende chiudere gli istituti di Foggia e Lucera – conclude Michele Bordo – in Capitanata si realizzerebbe un paradosso difficilmente comprensibile da parte della comunità e per nulla rispettoso delle regole fondamentali della buona e oculata amministrazione”.

giovedì 27 novembre 2008

Circa 4.000 elettori alle primarie dei Giovani Democratici in Capitanata. I 33 eletti ‘battezzati’ da Campo ed Emiliano nell’Assemblea provinciale

I 33 Giovani Democratici eletti alle Assemblee costituenti Nazionale e Regionale saranno presentati all’intera comunità del Partito Democratico di Capitanata nel corso dell’Assemblea provinciale, convocata sabato 29 novembre (ore 17.00 – Auditorium Amgas Foggia), a cui parteciperà il segretario regionale, Michele Emiliano. Sono stati 3.905 i giovani under 30 che hanno partecipato attivamente alle primarie organizzate nell’unica giornata di venerdì 21 novembre, con i seggi allestiti in 14 Comuni della provincia. Il maggior numero di votanti è stato registrato a Foggia, San Giovanni Rotondo e San Severo; mentre i più suffragati sono stati, per l’Assemblea nazionale, Luigi Celeste (1.162 voti), di Torremaggiore, e, per l’Assemblea regionale, la foggiana Claudia Ficarelli (657 voti) “L’affluenza al voto in Capitanata è stata tra le più elevate in Italia – commenta il segretario provinciale, Paolo Campo – contribuendo a determinare il primato nazionale della Puglia. Le primarie dei Giovani Democratici hanno fornito a noi tutti una limpida testimonianza della vitalità del Partito Democratico e della capacità attrattiva del nostro innovativo progetto politico. Motivo in più per rafforzare e incrementare l’impegno verso il tesseramento – conclude Campo – che deve rappresentare un’occasione di relazione e dialogo con la comunità foggiana”. Proprio al tesseramento ed alle scadenze elettorali primaverili sarà dedicata la riunione dell’Esecutivo provinciale, allargato ai segretari di Circolo dell’intera Capitanata, in programma lunedì 1 dicembre, a cui parteciperà l’on. Umberto Ranieri, responsabile nazionale della campagna elettorale per il Parlamento Europeo.

giovedì 13 novembre 2008

Approvati gli OdG su servizio civile e assistenza ai non vedenti. Bordo: “Salvaguardata l’attività di migliaia di volontari e volenterosi”

Il Governo ha accolto, questa mattina, i due ordini del giorno presentati da Michele Bordo, deputato del PD eletto in Puglia, per salvaguardare il Servizio Civile Nazionale e gli enti che svolgono funzioni di patronato e di assistenza sociale ai non vedenti dai tagli inseriti nello schema di Legge Finanziaria per il 2009, attualmente all’esame della Camera. Nel caso del Servizio Civile Nazionale, dunque, si dovrebbe tornare ad uno stanziamento prossimo a quello previsto, per il 2008, dal Governo Prodi, ammontante a 253.997.000 euro: 82,5 milioni in più dello stanziamento del Governo Berlusconi per il 2009 (171.437.000 euro). L’accoglimento dell’altro ordine del giorno, invece, dovrebbe garantire all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e ai tantissimi istituti specializzati i fondi necessari alle loro attività di assistenza e supporto. “Il segnale di apertura da parte del Governo è positivo – afferma Michele Bordo – L’auspicio è che gli impegni assunti siano rispettati modificando la Finanziaria”.

mercoledì 12 novembre 2008

“Salvaguardare non vedenti e volontari del servizio civile dai tagli”. Bordo presenta due ordini del giorno collegati alla Finanziaria 2009

Sottrarre alla politica dei tagli il Servizio Civile Nazionale e gli istituti specializzati nell’assistenza ai non vedenti. Sono le richieste avanzate dall’on. Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, con due ordine del giorno collegati alla Legge Finanziaria 2009 e depositati in Aula questa mattina. Nel caso del Servizio Civile Nazionale, “il Governo ha previsto per questo importantissimo settore tagli drammatici – scrive Bordo – che rischiano di compromettere in modo definitivo” questo istituto, attivato per promuovere i principi di solidarietà e cooperazione sociale e civica. Per il 2009, infatti, è stato iscritto in bilancio lo stanziamento di 171.437.000 euro, “a fronte di una previsione per il 2008, del Governo Prodi, pari a 253.997.000 euro”: si tratta di 82.560.000 euro in meno; che diventano 128.151.000 euro rispetto al fondo per il 2008. Di qui la richiesta, per l’immediato, di “ripristinare uno stanziamento adeguato” e, in prospettiva, di “non applicare ai volontari lo status tipico dei lavoratori, così da incrementare le risorse effettivamente a disposizione dei progetti”. L’ordine del giorno relativo agli enti che svolgono funzioni di patronato e di assistenza sociale ai non vedenti ha l’obiettivo di “evitare che il Governo tagli i fondi destinati all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e ai tantissimi istituti specializzati – spiega Michele Bordo – adottando un’interpretazione restrittiva di un comma della Finanziaria per il 2007”. Di qui la richiesta a “non accantonare i trasferimenti” per il triennio 2007-2009. “E’ sbagliato applicare il criterio della rigidità finanziaria in settori che affiancano lo Stato nello svolgimento di attività così delicate e di così elevato contenuto civico – conclude Michele Bordo – per tale ragione confido nella sensibilità dei colleghi parlamentari, di maggioranza e minoranza, e nel loro sostegno agli ordini del giorno”.

lunedì 10 novembre 2008

“Niente tagli di bilancio ai danni degli sfrattati”. Bordo presenta un emendamento al decreto del Governo

L’on. Michele Bordo, deputato del PD, ha presentato, questa mattina, un emendamento al decreto di proroga degli sfratti (20 ottobre 2008, n.158 contenente “Misure urgenti per contenere il disagio abitativo di particolari categorie sociali”) per estendere il provvedimento alle città che “soffrono le tensioni sociali collegate all’emergenza abitativa e non sono classificate come aree metropolitane: le sole a beneficiare della disposizione così come approvato dal Consiglio dei Ministri”. Nel caso specifico della Puglia, non beneficerebbero della proroga, rinnovata nel febbraio scorso dal Governo Prodi e scaduta lo scorso 15 ottobre, circa 1.500 famiglie; tra le quali poco meno di 500 residenti a Foggia, Cerignola e Manfredonia. Numeri che hanno motivato il Consiglio provinciale di Foggia e il Consiglio comunale di Manfredonia ad approvare, all’unanimità, un ordine del giorno che sollecita “i parlamentari della Capitanata ad adottare, in sede di conversione del decreto legge, ogni misura utile a tutelare centinaia di famiglie foggiane e pugliesi”. A motivare la limitazione alle aree metropolitane è la “pervicacia con cui il Governo applica sempre e comunque la logica dei tagli finanziari; senza aver cura di verificare quali sarebbero le conseguenze per i territori”. “Mi auguro che i colleghi dell’UdC e del PdL vogliano condividere questa battaglia, appoggiando il mio emendamento o presentandone di analoghi – conclude Michele Bordo – Purché si riesca a far comprendere al Governo e, in particolare, al ministro Tremonti quanto sia profondo il disagio che si vive in queste città, ulteriormente aggravato dai tagli alle risorse destinate alle Regioni e ai Comuni per l’edilizia sociale”.

mercoledì 5 novembre 2008

Michele Bordo nominato nella Commissione Bicamerale Antimafia. “Il ‘caso Foggia’ deve diventare di interesse nazionale”

L’on. Michele Bordo, deputato del PD eletto in Puglia, è stato nominato componente della Commissione bicamerale Antimafia, la cui costituzione è stata formalizzata questa mattina nell’Aula di Montecitorio. Per Bordo, in effetti, si tratta di un ritorno a Palazzo San Macuto, perché già nella precedente legislatura ha fatto parte dell’organismo che ha come mandato l’analisi dei fenomeni di criminalità organizzata e l’elaborazione di soluzioni operative per la prevenzione e il contrasto delle azioni criminose da sottoporre al Governo. “E’ un onore essere parte di un organismo bicamerale, a mio parere, di fondamentale importanza per la migliore strutturazione di sinergie istituzionali avverso i fenomeni criminali – afferma Michele Bordo – E’ mia ferma intenzione mettere al servizio della Commissione l’esperienza maturata nel corso della precedente legislatura; così come riproporre all’attenzione di questo organismo il ‘caso Foggia’, per sollecitare l’adozione di misure strutturali contro il crimine organizzato. La collaborazione con le istituzioni locali sarà fondamentale – conclude il deputato del PD – per raggiungere questo obiettivo ed offro fin da ora la mia piena disponibilità all’impegno comune con i vertici delle istituzioni territoriali e il mondo dell’associazionismo civico”.

martedì 4 novembre 2008

“I Carabinieri del NAS anche a Foggia capitale agricola d’Italia”. Interrogazione di Michele Bordo al ministro della Difesa

Istituire a Foggia una sezione del Nucleo Anti Sofisticazione dei Carabinieri per “tutelare la salute dei consumatori e la credibilità commerciale delle moltissime aziende sane del bacino agricolo di Foggia”. E’ la richiesta avanzata dall’on. Michele Bordo, deputato del PD, al ministro della Difesa, on. Ignazio Larussa, in calce all’interrogazione depositata lo scorso 29 ottobre. “Distaccare in forma permanente i NAS a Foggia, oltre a consentire di superare evidenti ed onerose difficoltà logistiche, garantirebbe una risposta concreta alla crescente domanda di salubrità proveniente dai consumatori – continua Bordo – e rafforzerebbe l’immagine di un territorio che proprio sulla sicurezza alimentare sta provando a costruire sviluppo innovativo e occupazione ad elevata specializzazione. L’auspicio è che la richiesta contenuta nell’interrogazione – conclude il deputato del Partito Democratico – funga anche da sollecitazione al Governo affinché si concluda positivamente l’iter di istituzione dell’Authority per la sicurezza alimentare”.

giovedì 30 ottobre 2008

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA - 4/01491. ISTITUZIONE DI UNA SEZIONE DEI NAS NELLA PROVINCIA DI FOGGIA

BORDO. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che: la produzione agricola della provincia di Foggia è pari a quella dell'intero Molise o dell'intera Basilicata, e la stessa area è leader nazionale per la produzione di grano duro, pomodoro da industria e alcune varietà di ortofrutta; nell'area industriale di Foggia è allocato il più importante pastificio del Gruppo Barilla, dopo quello storico di Parma, mentre sono in fase di ultimazione i lavori di costruzione del più grande impianto di trasformazione di pomodoro del Sud dell'Italia; l'articolo 11 del decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248 (cosiddetto «Milleproroghe») prevede che, a decorrere dal 15 gennaio 2008, sia istituita l'Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare, con sede in Foggia; l'accresciuta sensibilità sociale verso il tema della sicurezza elementare determina una più ampia e costante azione dello Stato in difesa dei diritti consumatori e degli interessi delle imprese rispettose delle normative nazionali e comunitarie -: se il Governo ritiene opportuno istituire nella provincia di Foggia una sezione dei Nuclei Antisofisticazione dell'Arma dei Carabinieri, sopperendo, in tal modo, alle difficoltà logistiche e operative determinate dalla distanza della centrale operativa di Bari.(4-01491)

“I Comuni terremotati non possono mendicare fondi per la ricostruzione”. Bordo presenta un’interrogazione per sostenere la richiesta di una legge

“E’ indegno costringere i sindaci dei Comuni colpiti dal terremoto del 2002 ad elemosinare i fondi per ricostruire gli edifici pubblici e le case private distrutte o danneggiate”. E’ il commento rilasciato dall’on. Michele Bordo, deputato del PD, subito dopo la presentazione dell’interrogazione, rivolta al ministro dell’Interno, con cui sollecita il Governo ad “adottare una legge che regoli questa materia, tanto sotto il profilo finanziario che normativo; nonché a stanziare, per il 2009, una somma almeno pari a quella impegnata per il 2008”. Peraltro, il primo problema è garantire l’effettivo trasferimento dei 40 milioni destinati ai Comuni pugliesi dal Governo Prodi, ottenuti grazie all’emendamento presentato in sede di discussione della Finanziaria 2007 dallo stesso Michele Bordo, e ancora non versati per intero. Tant’è che, nell’interrogazione, il deputato del PD sollecita interventi a garanzia di “un ordinato e razionale flusso di cassa in favore dei Comuni colpiti dal sisma del 31.10.2002”. “A peggiorare il quadro – continua Bordo – è l’assenza di qualsivoglia previsione finanziaria per il 2009: si rischia la paralisi dei programmi di ricostruzione e riqualificazione”. Altro problema, sollevato nell’interrogazione è la crisi indotta dall’anticipazione del termine della sospensione degli obblighi tributari a carico delle piccole e piccolissime imprese dei Comuni più colpiti dal sisma e che “ora rischiano il collasso a causa della contemporanea stretta creditizia”. La sospensiva è scaduta il 30 giugno – “come previsto dalla manovra estiva di Tremonti per recuperare 6 mesi di imposte da aziende già in deficit di liquidità” – e si chiedono “misure di intervento straordinario” “sempre che il Governo voglia evitare il fallimento, paradossale, di chi sta lavorando alla ricostruzione”. Infine, condividendo l’appello lanciato dal sindaci del Preappenino, l’on. Bordo chiede al ministero dell’Interno di promuovere “l’adozione di una legge ordinaria dello Stato che disciplini la ricostruzione” sul modello di quella varata in favore dei Comuni dell’Umbria. “Il Governo deve rendersi conto che in gioco non c’è solo l’apertura di qualche cantiere ma la sopravvivenza stessa di piccoli e piccolissimi centri già colpiti dalla riduzione di abitanti e imprese provocata dal sisma – conclude Michele Bordo – le cui Amministrazioni comunali sono faticosamente impegnate a realizzare opere e mettere in atto politiche che favoriscano il superamento definitivo dell’emergenza in cui sono precipitate il 31 ottobre del 2002”.

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE - 5/00552. I COMUNI TERREMOTATI NON POSSONO MENDICARE FONDI PER LA RICOSTRUZIONE

BORDO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: il 31 ottobre del 2002, una vasta area al confine tra il Molise e la Puglia veniva colpita da un terremoto che provocò lutti e distruzioni; a distanza di 6 anni, i sindaci dei Comuni pugliesi, dove sono stati registrati i danni più ingenti, denunciano i ritardi con cui procedono i programmi di ricostruzione del patrimonio pubblico e privato a causa della incerta disponibilità dei fondi stanziati dal Governo negli anni precedenti; al punto che, ad oggi, lamentano di non aver ancora ricevuto il contributo previsto per il 2008; gli stessi Comuni denunciano il trasferimento solo parziale delle risorse assegnate a compensazione dei tributi locali non versati dai residenti, così come stabilito con ordinanza dalla Presidenza del Consiglio dei ministri nell'immediatezza degli eventi; a seguito della conversione in legge del decreto legge n. 112 del 25 giugno 2008, al 30 giugno 2008 è stata anticipata la sospensione dei termini per gli adempimenti degli obblighi tributari, provocando difficoltà di natura finanziaria alle piccole imprese locali, comprese quelle impegnate nella ricostruzione -: come e se il Governo intenda agire per: a) garantire un ordinato e razionale flusso di cassa in favore dei Comuni colpiti dal sisma del 31 ottobre 2002; b) adottare misure di intervento straordinario in favore delle piccole e piccolissime imprese locali, anche stanziando un apposito fondo; c) assumere iniziative normative dirette a disciplinare la ricostruzione mediante una legge ordinaria, e con carattere di prevedibilità e di continuità, piuttosto che mediante provvedimenti aventi cadenza annuale. (5-00552)

sabato 25 ottobre 2008

“Tutelare gli imprenditori onesti e garantire la libera concorrenza”. Bordo ospite di Confindustria per un confronto sul tema della sicurezza

“Lo Stato deve garantire la sicurezza dei cittadini e delle imprese; ma i cittadini e le imprese hanno il dovere di essere al fianco dello Stato nella lotta alla criminalità”. Lo ha affermato l’on. Michele Bordo, deputato del PD, nell’incontro con la Giunta di Confindustria di Capitanata, organizzato dal presidente degli industriali foggiani, Eliseo Zanasi, per confrontarsi sulla proposta di legge che prevede sanzioni amministrative per l’impresa che subisce le estorsioni e non le denuncia trae vantaggio dalla relazione tra il proprietario, l’amministratore o un dirigente e la criminalità organizzata. L’obiettivo, dichiarato nella relazione introduttiva della proposta Bordo, è “punire le imprese che, non denunciando, concorrono a rafforzare le organizzazioni criminali. Sanzioni che hanno un preciso e consistente peso economico, e che determinano, appunto, anche un’evidenza sociale a cui è difficile sfuggire: interdizione dall'esercizio dell’attività; sospensione o revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla commissione dell’illecito; divieto di contrattare con la pubblica amministrazione, salvo che per ottenere le prestazioni di un pubblico servizio; esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e l'eventuale revoca di quelli già concessi; divieto di pubblicizzare beni o servizi”. Ciò all’interno del già definito quadro normativo della legge 231/2001, con cui si è introdotta la responsabilità sociale dell’impresa. “Sanzionare chi non denuncia è, però, un corno del problema – ha affermato il deputato del PD – perché bisogna garantire anche maggiore tutela e una maggiore dotazione finanziaria al fondo istituito in favore delle vittime del racket”. L’incontro con la Giunta di Confindustria è stata anche l’occasione per ribadire la “necessità di risposte strutturali da parte del Governo per garantire adeguati livelli di sicurezza alla comunità foggiana”. Espliciti i riferimenti all’insufficienza del numero di magistrati e uomini delle forze dell’ordine, come alla necessità di istituire la sezione staccata della Corte d’Appello e il Commissariato di P. S. a San Nicandro Garganico. “Purtroppo, il Governo continua a rispondere a queste esigenze in modo burocratico: non tiene in alcun conto le esigenze effettive del nostro territorio e si appella a direttive e regolamenti o si lascia imbrigliare dai veti campanilistici della Lega”. Tornando al tema dell’incontro, “la proposta di legge – ha concluso Michele Bordo – esprime la volontà di offrire un ulteriore strumento di tutela agli imprenditori e di garanzia della libera concorrenza in economia”.

venerdì 24 ottobre 2008

“A Mezzanone 1.500 immigrati, ma niente soldi per la sicurezza”. Il Governo nega le risorse per il posto fisso di Polizia nella borgata

“Il Governo annuncia formalmente che a Borgo Mezzanone saranno presto ospitati stabilmente 1.500 immigrati, ma non prevede l’attivazione di un posto fisso di pubblica sicurezza”. E’ la sintesi della risposta fornita dal sottosegretario del Ministro dell’Interno, on. Alfredo Mantovano, all’interrogazione con cui l’on. Michele Bordo (PD) ha chiesto un intervento straordinario dello Stato per garantire “l’ordine e la pacifica convivenza tra gli abitanti della borgata e i cittadini stranieri”. L’unica novità emersa dalla relazione in Commissione Affari Costituzionali del sottosegretario è la “redazione di un progetto per la rimodulazione del centro, con la realizzazione di strutture fisse per 1.000 posti, in sostituzione delle tende attualmente esistenti”. La popolazione stabile del Centro di Accoglienza (CDA) e del Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo (CARA), dunque, passerà dagli attuali 540 a 1.540: “Quasi il doppio dei residenti della borgata – sottolinea Bordo – e toccherà al Commissariato di P. S. di Manfredonia, già in affanno per carenza di uomini e risorse, occuparsi anche degli inevitabili problemi, evidenziati dallo stesso sottosegretario, connessi alla coabitazione di 35 etnie diverse”. Niente posto fisso di pubblica sicurezza, dunque, e “nessuna informazione sull’eventuale prosecuzione del servizio di pattugliamento mobile, attivato dopo la maxi rissa del 3 settembre e in scadenza il prossimo 31 ottobre”. Anche in ragione dell’annunciato incremento degli ospiti dei centri di Mezzanone, “auspichiamo l’attenzione del Governo e del Parlamento rispetto alla richiesta di costituzione di un fondo, finanziato con 2 milioni l’anno, a vantaggio dei Comuni in cui sorgono i CARA – continua Michele Bordo – destinato a garantire adeguati livelli di sicurezza e favorire l’adozione di idonee misure di assistenza, mediazione e integrazione, che i parlamentari del PD di Capitanata avanzeranno in sede di conversione del decreto legge che autorizza la costruzione di nuove strutture di accoglienza. Potrebbe essere l’occasione buona per offrire una risposta meno burocratica e più attenta ai bisogni emergenti della comunità di Borgo Mezzanone”.

martedì 21 ottobre 2008

“Sfrattano i poliziotti cerignolani perché il Governo non paga il fitto”. Michele Bordo annuncia un’interrogazione sul ‘caso Cerignola’

“Il ministero dell’Interno non sa come pagare l’affitto del Commissariato di Cerignola e i poliziotti vengono sfrattati e umiliati. Ecco i primi effetti del taglio ai fondi per la sicurezza del Paese”. Michele Bordo, deputato del PD, interviene sul ‘caso Cerignola’ e annuncia un’interrogazione urgente al ministro dell’Interno, per “tutelare il diritto alla sicurezza della comunità cerignolana, suo malgrado diventata vittima della confusione ormai regnante in questo settore chiave dell’attività di governo”. “E’ davvero assurdo immaginare che il Ministero non sia riuscito a trovare alcuna soluzione prima dell’umiliante intervento dell’ufficiale giudiziario, avvenuto questa mattina – continua Bordo – Né si possono scaricare sugli Enti locali responsabilità unicamente governative, perché non tocca ai Comuni acquisire aree edificabili o costruire commissariati. D’altronde, il Partito Democratico aveva previsto che sarebbe accaduta una cosa del genere e per questa ragione ha provato a convincere il Governo a mitigare il taglio di un miliardo ai fondi della sicurezza, proponendo lo stanziamento di 200 milioni aggiuntivi per il 2009. Nulla da fare: per il PdL la sicurezza è solo uno slogan da lanciare e agitare in campagna elettorale – conclude Michele Bordo – ora che bisogna garantirla davvero si scopre che non ci sono fondi”.

giovedì 16 ottobre 2008

Latte cinese, Bordo sollecita il Governo a “istituire l’Authority per rafforzare i controlli sui prodotti alimentari”

“La scoperta di alimenti cinesi avvelenati dalla melamina rilancia il tema della sicurezza alimentare e impone di procedere rapidamente alla costituzione dell’Authority per rafforzare la rete dei presidi e migliorare l’efficienza dei controlli”. E’ il commento di Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, alle notizia della scoperta di 3 campioni di latte e yogurt positivi alla melamina. “L’allarme lanciato dal sottosegretario al Welfare è serio e come tale deve essere trattato innanzitutto dal Governo – continua Bordo – Per questa ragione, invito la stessa on. Martini ad attivarsi per costituire e rendere operativa l’Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare, che il Governo Prodi decise di insediare a Foggia. Anche alla luce delle inchieste su prodotti e marchi italiani, il tema della tutela dei consumatori è più che mai attuale – conclude il deputato del PD – ed è da irresponsabili evitare di dare corso alla legge istitutiva dell’Authority solo per ragioni di campanile o di prestigio istituzionale”.

lunedì 13 ottobre 2008

“Diffondere la cultura della legalità, tutelare le imprese che denunciano”. Bordo chiede sanzioni amministrative per le aziende che pagano in silenzio

“Se concordiamo sul principio che le imprese accondiscendenti verso il racket danneggiano il sistema economico e sociale, abbiamo il dovere di assumere la responsabilità di tutelare più e meglio chi denuncia e promuovere una maggiore responsabilità sociale da parte del sistema imprenditoriale. Dobbiamo fare in modo che scendere a patti con la mafia diventi più rischioso e meno conveniente”. In estrema sintesi, è la motivazione che ha indotto l’on. Michele Bordo (PD) a presentare una proposta di legge per estendere le sanzioni connesse alla responsabilità amministrativa anche alle aziende che traggano vantaggio dalla commissione dal favoreggiamento nei confronti di un’organizzazione mafioso-camorristica imputabile all’imprenditore o a un dirigente aziendale. “Certamente il Governo non sta svolgendo fino in fondo la sua funzione nel campo della sicurezza, settore tra i più colpiti dai tagli di Tremonti – continua Bordo – ma per vincere questa battaglia c’è bisogno di un’assunzione di responsabilità diffusa e condivisa. Anche da parte del sistema imprenditoriale: lo testimonia la positiva esperienza di Confindustria Sicilia, che è mia intenzione rafforzare con questa proposta di legge”. L’obiettivo, dichiarato nella relazione introduttiva alla pdl, è “punire le imprese che, con acquiescenza e connivenza, concorrono a rafforzare le organizzazioni criminali. Sanzioni che hanno un preciso e consistente peso economico, e che determinano, appunto, anche un’evidenza sociale a cui è difficile sfuggire: interdizione dall'esercizio dell’attività; sospensione o revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla commissione dell’illecito; divieto di contrattare con la pubblica amministrazione, salvo che per ottenere le prestazioni di un pubblico servizio; esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e l'eventuale revoca di quelli già concessi; divieto di pubblicizzare beni o servizi”. Ciò all’interno del già definito quadro normativo della legge 231/2001, con cui si è introdotta la responsabilità sociale dell’impresa. D’altronde, il procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, nella recente audizione dinanzi alle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Giustizia del Senato, “ha chiesto l’adozione di sanzioni penali nei confronti degli imprenditori che non denunciano gli estorsori; che trovano e perseguono forme di convivenza e, in molti casi, di convenienza economica. E ciò a scapito degli imprenditori onesti: quelli che denunciano, quelli che non pagano, quelli che talvolta vengono ammazzati. Ecco perché – conclude Michele Bordo – è necessario sanzionare comportamenti che sono eticamente e socialmente inaccettabili”.

venerdì 10 ottobre 2008

Conferenza stampa dell'on. Bordo sulla presentazione della proposta di legge contro le imprese che concorrono a rafforzare le organizzazioni criminali

L’on. Michele Bordo ha depositato una proposta di legge per estendere le norme sulla responsabilità amministrativa alle imprese che non denunciano estorsori ed usurai, favorendo l’incremento della pericolosità e il rafforzamento economico delle organizzazioni criminali. La proposta di legge sarà presentata nel corso della conferenza stampa convocata lunedì 13 ottobre, alle ore 11.00, presso la sede del Coordinamento provinciale del Partito Democratico (via Lecce, 12 – Foggia).

giovedì 9 ottobre 2008

Proposta di Legge. Modifiche all'articolo 25 del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231...

Onorevoli Colleghi! - Il tema della responsabilità sociale del sistema imprenditoriale rispetto al radicarsi delle organizzazioni criminali mafiose e paramafiose è tornato ad essere di grande attualità grazie, tra l'altro, al coraggio degli imprenditori siciliani e calabresi. Proprio nelle regioni in cui più forte è l'economia mafiosa e più grave la minaccia delle ritorsioni violente, i presidenti delle organizzazioni più rappresentative hanno deciso di rompere ogni legame con chi paga il pizzo e non denuncia gli estorsori. Con il consueto pragmatismo, hanno motivato tale scelta anche con la necessità di sgomberare il campo da questa forma di concorrenza sleale. La connotazione etica di questa scelta, comunque, è, con ogni evidenza, il motivo principale dell'iniziativa, che sta dando ottimi risultati, com'è dimostrato dall'incremento delle denunce all'autorità giudiziaria, dall'elaborazione di codici interni alle aziende che dettano norme e prescrizioni per garantire la legalità e la trasparenza, dalla diffusione di marchi e bollini che trasformano l'impegno antimafia in un positivo elemento di marketing. L'azione di moral suasion avviata e portata avanti con convinzione da queste organizzazioni imprenditoriali, però, non è così ampiamente e diffusamente condivisa come invece sarebbe auspicabile. Al contrario, c'è chi, all'interno delle stesse organizzazioni, sostiene l'inopportunità dell'adozione di tali norme etiche, perché emarginerebbero le vittime del racket, e chi insiste nell'attribuire esclusivamente allo Stato il compito di perseguire l'obiettivo della legalità diffusa. Così dicendo, sembra volersi affermare il principio dell'autoassoluzione delle imprese anche rispetto al concorso nella commissione di reati gravi. Lo ha ben presente il procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, che, nella recente audizione dinanzi alle Commissioni riunite Affari costituzionali e Giustizia del Senato, ha chiesto l'adozione di sanzioni penali nei confronti degli imprenditori che non denunciano gli estorsori e che trovano e perseguono forme di convivenza e, in molti casi, di convenienza economica. E ciò a scapito degli imprenditori onesti, quelli che denunciano, quelli che non pagano, quelli che talvolta vengono ammazzati....[continua]

mercoledì 8 ottobre 2008

Bordo: “Il Governo nega risorse alle forze dell’ordine e fa solo demagogia”. Bocciato l’emendamento alla Finanziaria che assegnava 200 milioni

La Commissione Affari Costituzionali della Camera, nella seduta odierna dedicata alla Finanziaria 2009, ha bocciato l’emendamento con cui il Partito Democratico chiedeva di incrementare il fondo destinato alle Forze dell’Ordine con lo stanziamento di 200 milioni di euro. “Ancora una volta, il Governo ha deciso di negare le risorse necessarie al miglioramento dell’apparato di sicurezza – commenta Michele Bordo, intervenuto in Commissione per presentare l’emendamento – preferendo alimentare la paura dei cittadini con l’adozione di misure demagogiche e propagandistiche, e puntando l’indice contro gli immigrati”. Il mancato accoglimento della proposta di incrementare il fondo per il 2008 è “negativamente in linea con il taglio di un miliardo di euro ai fondi destinati al ministero dell’Interno per il triennio 2009-2011”. Ed è per tale ragione che “si chiudono i commissariati, si lasciano le macchine senza benzina, non si adeguano piante organiche vecchie di 20 anni anche nei territori fortemente inquinati dalla mafia”. “A destare particolare preoccupazione – continua Michele Bordo – è l’aumento del ricorso alla cessione del quinto dello stipendio da parte degli operatori delle Forze dell’Ordine per far fronte all’incremento del costo della vita: una dose aggiuntiva di stress che non giova a loro e alla loro operatività”. “La crisi economica nazionale ed internazionale non può essere il tappeto sotto cui nascondere la polvere del malgoverno – conclude il deputato del Partito Democratico – Piuttosto, il Governo dovrebbe onestamente e apertamente dichiarare che l’incremento degli standard di sicurezza non è una priorità e smetterla di ingannare gli italiani”.

venerdì 3 ottobre 2008

mercoledì 1 ottobre 2008

“Il progetto della SS 89 non può essere bloccato dai tagli di Tremonti”. Bordo interroga il ministro Matteoli sulla copertura finanziaria per l’opera

“Il Governo ha il dovere di chiarire se l’ANAS SpA è nelle condizioni di procedere con la realizzazione del completamento delle opere di ammodernamento della strada statale 89 e in quali tempi”. Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, lancia un allarme sulla effettiva possibilità che i lavori di messa in sicurezza della 89, nel tratto tra Amendola e Manfredonia, siano effettivamente cantierizzati dopo “il salasso subito dalle casse della società per far quadrare i conti di una manovra finanziaria poco attenta alle esigenze delle regioni meridionali”. Nell’interrogazione depositata martedì 30 settembre, l’onorevole Bordo ricorda al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli, che “il 23 aprile 2007, rispondendo ad un’interrogazione dello scrivente, il ministero delle Infrastrutture dichiarò di avere inserito i lavori di ammodernamento del tratto compreso tra lo svincolo Sud di Manfredonia e l’aeroporto militare di Amendola nell’elenco delle priorità, assegnando un finanziamento di 44 milioni di euro”. Inoltre, “nel medesimo atto ministeriale erano elencati i documenti di programmazione in cui è inserito l’intervento in parola: bozza del programma ANAS 2007-2011, previsto dalla legge Finanziaria 2007; accordo preliminare per l’individuazione e la selezione degli interventi da inserire nei programmi nazionali di attuazione ‘Reti e Mobilità’ del Quadro di Sostegno Nazionale 2007-2013, siglato dal ministero delle Infrastrutture e dalla Regione Puglia il 28 febbraio 2007”. Tant’è che “il 17 ottobre 2007 veniva pubblicato sui sui quotidiani l’avviso con cui l’Anas – Compartimento della viabilità per la Puglia – formalizzava l’attivazione delle procedure per la cantierizzazione dei lavori di messa in sicurezza della statale 89, nel tratto che collega l’aeroporto di Amendola alla tangenziale di Manfredonia”. “Ciò che vogliamo comprendere è se anche questa progettazione tecnica e programmazione finanziaria è stata vanificata dai tagli al bilancio di Anas Spa – conclude Michele Bordo – e se i milioni di viaggiatori che percorrono annualmente questa importante arteria stradale dovranno aspettare ancora il suo adeguamento agli standard di sicurezza previsti per strade del genere”.

martedì 30 settembre 2008

Bordo: “In Capitanata servono risposte strutturali e non solo emergenziali. La missione di Mantovano pone fine all’imbarazzante silenzio del Governo”

“Era ora che il Governo facesse sentire la propria voce dopo gli ennesimi fatti di sangue che hanno coinvolto vittime innocenti”. Così Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, commenta la richiesta, avanzata dal sottosegretario Mantovano al prefetto foggiano, di convocare il Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza e affrontare “l’emergenza sicurezza in cui è precipitata Foggia, anche per la mancanza di interventi strutturali di rafforzamento degli apparati dello Stato”. “Qualunque sostegno al meritorio sforzo compiuto localmente da Procura e forze dell’ordine è il benvenuto – continua Bordo – ma bisogna uscire dalla logica emergenziale e investire risorse nella costruzione di un più ampio e integrato apparato di prevenzione e repressione del crimine. Sono anni che istituzioni e associazioni locali lanciano appelli per un adeguamento delle piante organiche delle forze dell’ordine alle nuove esigenze, per l’assegnazione di un maggior numero di magistrati, per l’istituzione del commissariato di San Nicandro Garganico e della sezione staccata della Corte d’Appello. Basterebbe quest’ultimo intervento – sottolinea Bordo – a garantire anche la presenza diretta sul territorio della Direzione distrettuale antimafia, con un indubbio vantaggio sulla qualità della collaborazione con la Procura e le forze dell’ordine. Confido nella serietà del sottosegretario Mantovano – conclude il deputato del PD – e mi auguro che siano, finalmente, adottate tutte le misure utili a costruire una seria e severa risposta all’attacco criminale sferrato dai clan in lotta tra loro”.

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA - 4/01183. OPERE DI AMMODERNAMENTO DELLA STRADA STATALE 89

BORDO. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che: la Strada Statale 89 è una delle arterie stradali maggiormente trafficate della provincia di Foggia, poiché è la principale via di collegamento tra l'autostrada A14-Adriatica e i centri turistici del Gargano, la base aeronautica «Amendola», l'area industriale di Manfredonia; uno studio commissionato dalla Provincia di Foggia ha fatto emergere che sulla stessa statale 89, nel periodo 1993-2004, si sono verificati 482 incidenti, che hanno provocato 100 morti e 925 feriti; l'ANAS ha impegnato ingenti risorse nel parziale ammodernamento della SS89, consistito nell'allargamento della carreggiata, per portare le corsie da 2 a 4, nei tratti che vanno dalla circonvallazione di Foggia alla base aeronautica di «Amendola» e dallo svincolo della stazione balneare di Siponto all'area ASI di Monte Sant'Angelo, e nella realizzazione delle annesse complanari e degli spartitraffico; il completamento dell'ampliamento, relativamente al tratto compreso tra la base aeronautica di «Amendola» e lo svincolo della stazione balneare di Siponto, era parte integrante del progetto di ammodernamento della strada statale 273, nel tratto che collega la strada statale 89 al Comune di San Giovanni Rotondo, polo di attrazione del turismo spirituale; quest'ultimo progetto è stato, successivamente, accantonato per la sua eccessiva onerosità, fatta salva la parte che riguarda il completamento dell'ammodernamento della statale 89 nel tratto compreso tra la base aeronautica di Amendola e il primo svincolo per Manfredonia, che comprende anche il tratto che corre parallelo alla nuova zona industriale, nata con gli investimenti collegati all'attuazione del Contratto d'Area di Manfredonia; il progetto-stralcio, dell'importo di circa 50 milioni di euro, è stato inserito nella convenzione tra la società ANAS SpA e la Regione Puglia già nel 2004, dove risultava nel novero delle opere a finanziamento ANAS...[continua]

“Rafforzare i presìdi dello Stato per far cessare la guerra di mafia”. Bordo ribadisce la necessità di magistrati e forze dell’ordine per Foggia

“Che i clan foggiani fossero i più attivi e pericolosi in Puglia è noto ormai da qualche anno, ma la reazione dello Stato è stata lenta ed incompleta. Ora bisogna rompere ogni indugio e rafforzare i presidi democratici, a partire dalla magistratura e dalle forze dell’ordine, per fermare sul nascere questa violenta e tragica recrudescenza mafiosa”. Michele Bordo, deputato del Partito Democratico e componente della Commissione Antimafia nella precedente legislatura, torna sul tema della carenza di magistrati nella Procura di Foggia e sui tagli agli apparati di sicurezza, decisi dal Governo Berlusconi, per chiedere “maggiore attenzione all’emergenza sicurezza vissuta a Foggia e in alcuni centri della Capitanata”. “E’ una buona notizia l’applicazione di un magistrato esperto e ben informato sulla realtà locale, come il dott. Gatti, alla Direzione Distrettuale Antimafia con il compito di occuparsi degli affari foggiani – continua Bordo – ma potrebbe rivelarsi un intervento insufficiente se non accompagnato dal rafforzamento dell’apparato investigativo territoriale. I recenti provvedimenti del ministro della Giustizia in tema di organico della magistratura, invece, muovono in senso contrario e rispondono ad un’impostazione ragionieristica del Governo. In Capitanata, come nelle altre zone d’Italia afflitte da questo cancro, lo Stato ha il dovere di investire di più in sicurezza, perché ha bisogno di rendere immediatamente percepibile – conclude il deputato del PD – la propria presenza a difesa di cittadini, come quelli casualmente feriti a Foggia, inermi e incolpevoli”.

venerdì 26 settembre 2008

“La magistratura chiarisca la matrice di queste minacce continue”. Bordo ribadisce solidarietà al sindaco di Lucera

“Magistratura e Forze dell’ordine hanno il dovere di moltiplicare gli sforzi sin qui profusi per fare luce sul contesto e sulla matrice delle allarmanti minacce subite dal sindaco di Lucera, Vincenzo Morlacco”. Così Michele Bordo, deputato del PD, commenta l’ultimo “drammatico e inquietante tentativo di intimidire chi assume responsabilità amministrative e istituzionali in contesti difficili. All’amico Vincenzo Morlacco, e alla sua famiglia, esprimo la mia solidarietà, personale ed istituzionale, sollecitandolo a non cedere il passo alla violenza e alla vigliaccheria”.

giovedì 18 settembre 2008

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE - 5/00346. ATTIVAZIONE POSTO FISSO DI PUBBLICA SICUREZZA A BORGO MEZZANONE

BORDO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: il Comune di Manfredonia, in provincia di Foggia, ospita nel proprio territorio, a Borgo Mezzanone, una struttura per l'accoglienza degli immigrati giunti clandestinamente in Italia (CDA) e che avanzano richiesta per il riconoscimento dell'asilo politico (CARA); secondo il ministero dell'interno, le due strutture sono in grado di accogliere 540 persone (342 nel CDA, 198 nel CARA); in conseguenza dell'incremento degli sbarchi di immigrati clandestini provenienti dai Paesi Nordafricani, all'interno della struttura, allestita utilizzando spazi e strutture di un ex aeroporto militare, è stata realizzata una tendopoli che ha ampliato la capacità ad oltre 1.200 unità; all'incremento delle presenze non è corrisposto un proporzionale incremento dei servizi di accoglienza, tant'è che, lo scorso 23 agosto, centinaia di ospiti del centro hanno pacificamente manifestato nel centro di Foggia per chiedere il miglioramento delle condizioni di vivibilità; analoga, pressante, richiesta veniva avanzata dagli abitanti, poco più di 800, di Borgo Mezzanone, quotidianamente costretti ad affrontare l'invasione della borgata da parte degli ospiti del centro e delle centinaia di lavoratori immigrati impiegati nelle campagne circostanti, con la conseguente occupazione dei ridotti spazi pubblici e gli inevitabili problemi di relazione sociale; lo scorso 3 settembre, all'interno del Centro, è scoppiata una maxi rissa, motivata da contrasti etnici, che ha provocato 25 feriti ed ha reso necessario il trasferimento di oltre cento cittadini eritrei nel centro di accoglienza di Bari Palese; a seguito di questo episodio, la Questura ha predisposto un servizio straordinario di presidio del territorio, con l'alternanza di 10 unità lungo l'arco delle 24 ore, che avrà termine il 30 settembre...[continua]

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA - 4/01075. BLOCCO DEI COLLEGAMENTI MANFREDONIA - TREMITI

BORDO. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che: la società Tirrenia di Navigazione SpA, il cui capitale è interamente di proprietà pubblica, è titolare della concessione pubblica per il servizio di trasporto marittimo sulla tratta Manfredonia-Vieste-Isole Tremiti; la suddetta concessione, per l'anno in corso, fissa la data del 14 settembre quale termine ultimo per lo svolgimento del servizio; contrariamente a quanto stabilito nella citata concessione ministeriale, il giorno 5 settembre è stato improvvisamente sospeso il servizio stesso, provocando un grave disservizio agli utenti che hanno prenotato e pagato biglietti e danni notevoli alle agenzie di viaggio e agli operatori del settore turistico che hanno dovuto far fronte a questa vera e propria emergenza -: quali iniziative intende assumere il Governo per garantire il pieno rispetto della concessione ministeriale e tutelare i soggetti danneggiati dalla decisione unilaterale di anticipare la scadenza del servizio di collegamento.(4-01075)

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA - 4/01070. UTILIZZO DELLE CARCERI MAI APERTE IN CAPITANATA

BORDO. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che: il Parlamento ha approvato la legge n. 241 del 2006 per la concessione dell'indulto, finalizzata, tra l'altro, a favorire la soluzione dei problemi sociali e sanitari collegati al fenomeno del sovraffollamento delle strutture carcerarie; il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria (DAP) ha reso note le cifre relative ai detenuti presenti nelle carceri italiane, evidenziando l'esaurimento del cosiddetto «effetto indulto»; stando alle pubbliche denunce del Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria (SAPPE), nella sola casa circondariale di Foggia, si è giunti a 600 presenze, a fronte di una capienza regolamentare di 370 unità; il precedente e l'attuale Ministro della giustizia hanno più volte e pubblicamente indicato la carenza di strutture penitenziarie tra i problemi che determinano il fenomeno del sovraffollamento; negli ultimi 20 anni, in provincia di Foggia sono stati realizzati 5 istituti di pena - ad Accadia, Bovino, Castelnuovo della Daunia, Orsara e Volturara Appula - per una disponibilità complessiva di circa 300 posti, mai entrati in funzione; per la costruzione delle strutture citate lo Stato ha sostenuto una spesa di oltre 10 milioni di euro; l'attivazione delle strutture, oltre che offrire una risposta ai bisogni della popolazione di detenuti ed alle necessità infrastrutturali del DAP, può rappresentare anche l'occasione per la nascita di un indotto economico a vantaggio delle piccole imprese locali attive nel settore della preparazione dei pasti, della lavanderia, delle manutenzioni, eccetera -: se e come il Governo intenda procedere all'attivazione delle strutture indicate in premessa. (4-01070)

lunedì 15 settembre 2008

“Ridurre gli immigrati e stanziare fondi per sicurezza e accoglienza”. Bordo annuncia un’interrogazione a Maroni per Borgo Mezzanone

“I sacrifici e l’impegno profusi a livello locale sono assolutamente lodevoli, ma non possono essere sufficienti a risolvere i problemi determinati dal sovraffollamento del centro di accoglienza di Borgo Mezzanone. Il Governo ha il dovere di intervenire, se davvero ritiene la sicurezza, degli italiani e degli immigrati, una priorità”. E’ il commento di Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, al termine dell’incontro svoltosi, questa mattina, presso la Prefettura di Foggia, con l’obiettivo di individuare soluzioni operative capaci di restituire la serenità alla borgata manfredoniana. “A partire dalla necessità di garantire adeguati livelli di sicurezza – afferma Bordo – quando, il 30 settembre, sarà smantellata la postazione mobile della Polizia di Stato”, attivata dopo le risse dei giorni scorsi. Invece, “questo servizio – sottolinea il deputato del PD – deve diventare permanente, o comunque essere prolungato fino a quando nel centro saranno ospitati più del doppio dei richiedenti asilo politico previsti per quella struttura”. Inoltre, assecondando e facendo propria una richiesta del sindaco di Manfredonia, Paolo Campo, “laddove esistono i Centri di Accoglienza Richiedenti Asilo (C.A.R.A.), è indispensabile attivare servizi di accoglienza che rendano queste strutture più vivibili e facilitino le relazioni con la comunità ospitante. Il Governo – sottolinea Bordo – oggi può toccare con mano, a Borgo Mezzanone come a Lampedusa o a Palese, l’errore commesso cancellando tutti i fondi che il Governo Prodi aveva stanziato proprio per favorire l’integrazione degli immigrati”. Il deputato del PD ha annunciato una interrogazione urgente al ministro dell’Interno, Roberto Maroni, “per denunciare il disagio vissuto a Mezzanone e sollecitare l’adozione di soluzioni operative, a partire dalla riduzione del numero degli ospiti del centro ad un livello adeguato alle capacità della struttura”.

domenica 14 settembre 2008

Vertice in prefettura per C.A.R.A. Borgo Mezzanone

Il prefetto, Antonio Nunziante, ha convocato per domani 15 settembre, ore 10.30, la riunione sui problemi determinati dal sovraffollamento del C.A.R.A. di Borgo Mezzanone. L'incontro è stato richiesto dall'on. Michele Bordo, che sarà presente, e vi parteciperanno i sindaci di Foggia e Manfredonia, Orazio Ciliberti e Paolo Campo, il questore di Foggia, Bruno D'Agostino, il comandante provinciale dei Carabinieri, Francesco Chiaravalloti, e il presidente della Circoscrizione Borgo Mezzanone, Paolo Di Nunzio. L'on. Michele Bordo e il sindaco di Manfredonia, Paolo Campo, rilasceranno dichiarazioni sull'esito dell'incontro ai giornalisti presenti.

sabato 13 settembre 2008

Il PD si schiera al fianco del sindaco e della comunità di San Nicandro. Rilanciata la proposta dell’Osservatorio provinciale sulla sicurezza

”La politica deve assumere il coraggio delle parole; di parole chiare e nette. Per questa ragione, annuncio fin d’ora che il Comune si costituirà parte civile nei processi che hanno minato la serenità e le prospettive di sviluppo della comunità di San Nicandro Garganico”. Il sindaco del centro garganico, Costantino Squeo, sintetizza così il senso della convocazione straordinaria del Consiglio comunale monotematico sul tema dell’emergenza sicurezza, in programma ieri pomeriggio. Iniziativa “sostenuta con forza dall’intero Partito Democratico di Capitanata – ha sottolineato il segretario provinciale, Paolo Campo – che si schiera con decisione al fianco del sindaco e dei cittadini per contrastare la sfida criminale”. Ieri mattina, nella sede del Comitato provinciale del PD, si è svolta una conferenza stampa – cui hanno partecipato, oltre a Campo e Squeo, i parlamentari Michele Bordo e Colomba Mongiello – per denunciare il rischio che l’azienda aggiudicataria del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti a San Nicandro “arrivi a risolvere il contratto – ha affermato il sindaco sannicandrese – a causa degli attentati subiti in agosto, che hanno provocato oltre 300.000 euro di danni”. Ma anche per rilanciare l’Osservatorio provinciale per la promozione della legalità e della sicurezza: “Figurava tra i nostri obiettivi programmatici in campagna elettorale – ha detto Campo – e, a riprova della concretezza della nostra azione, lo abbiamo articolato e lo sottoporremo quanto prima all’attenzione del Consiglio e della Giunta provinciali, sollecitandone l’adozione”...[continua]

martedì 9 settembre 2008

“Agibilità democratica in pericolo nel Comune di Vieste”. Bordo interroga Maroni sul contenzioso tra Giunta e consigliere del PD

“L’Amministrazione comunale di Vieste ha deciso di agire al di fuori del contesto normativo e democratico pur di escludere il segretario cittadino del Partito Democratico dal Consiglio comunale”. E’ quanto dichiara Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, annunciando la presentazione di un’interrogazione urgente al ministro dell’Interno, per denunciare la “inaudita gravità di atti, peraltro illegittimi, che mirano ad annullare l’esito elettorale”. La vicenda nasce con l’insorgere di un contenzioso legale, per crediti professionali non riscossi, tra il consigliere comunale, e segretario cittadino del PD, Mauro Clemente, e la società Aurora S.p.A., costituita dall’Amministrazione comunale per la costruzione del porto turistico. “Pur di far valere un’inesistente incompatibilità di Clemente con la carica di consigliere comunale – afferma Bordo – la Giunta non ha esitato, per la prima volta da quando esiste questa società, ad intervenire direttamente nella causa. E ciò in spregio alle norme che regolano l’attività degli Enti locali e ad una specifica sentenza della Corte Costituzionale. E l’Amministrazione comunale non si è arresa neanche quando il segretario cittadino del PD ha ceduto il credito vantato. Ce n’è a sufficienza per segnalare al ministro dell’Interno un palese abuso di potere da parte della Giunta – conclude Michele Bordo – e chiedere l’adozione dei provvedimenti opportuni e utili a ripristinare legittimità, legalità e democrazia”.

lunedì 8 settembre 2008

“Una società pubblica non può lasciare a terra passeggeri e operatori”. Bordo interroga Matteoli sul blocco dei collegamenti Manfredonia-Tremiti

“E’ intollerabile che una società pubblica, qual è la Tirrenia, provochi un grave danno economico ai consumatori e agli operatori turistici decidendo unilateralmente di bloccare un servizio effettuato su concessione ministeriale. Il ministro Matteoli deve intervenire”. Lo afferma Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, annunciando la presentazione di un’interrogazione urgente al ministro dei Trasporti, per attirare la sua attenzione su quanto accaduto con la sospensione del collegamento marittimo Manfredonia-Vieste-Isole Tremiti. “Questo servizio è considerato, dagli operatori del settore, un tassello importante del mosaico dell’offerta turistica del nostro territorio – continua Bordo – come dimostra l’elevata percentuale di riempimento della motonave Pacinotti. L’immotivata interruzione ha, dunque, creato un disservizio ed incrinato la credibilità dell’incolpevole sistema turistico garganico. Se l’attuale Governo non ne avesse sospeso l’attuazione – conclude Bordo – avrebbe potuto rappresentare un caso emblematico di promozione della class action, magari rafforzata dalla partecipazione delle istituzioni locali”.

“Nervi saldi e capacità di governo per superare l’intimidazione”. Michele Bordo esprime solidarietà a Vincenzo Morlacco

“Ancora un gesto intimidatorio rivolto ad un sindaco, ad un amministratore pubblico che si cerca di condizionare instillando paura anche nei suoi familiari. Gli apparati di sicurezza ed intelligence sono chiamati a dare un ulteriore prova del proprio impegno e della propria professionalità per tutelare le istituzioni e gli uomini che le rappresentano. In ogni caso, non sarà una bomba carta a condizionare l’attività di governo di Vincenzo Morlacco, al quale rivolgo la mia fraterna solidarietà”. E’ il commento dell’on. Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, alla notizia dell’intimidazione subita dal sindaco di Lucera. “E’ fondamentale isolare civicamente questi soggetti – aggiunge Bordo – operando concretamente per l’affermazione della legalità, con le modalità e nelle forme proprie al ruolo svolto da ciascuno di noi”.

venerdì 5 settembre 2008

“A Mezzanone un posto fisso di pubblica sicurezza”. Bordo chiede al prefetto un vertice con i sindaci di Foggia e Manfredonia

“Sottopongo alla Sua attenzione l’opportunità di attivare un presidio fisso di pubblica sicurezza, almeno nel periodo in cui si verifica la maggiore concentrazione di immigrati”. E’ il passaggio cruciale della lettera che l’on. Michele Bordo, deputato del PD, ha inviato al prefetto di Foggia, Antonio Nunziante, per “sollecitare iniziative concrete in favore della gente, italiani e stranieri, che vivono e operano a Mezzanone”. “I recenti e gravi episodi che hanno ulteriormente aggravato il contesto sociale già poco agevole che connota la borgata di Mezzanone – scrive Bordo – impongono un maggiore e più evidente impegno dello Stato, a garanzia della sicurezza e dell’ordine pubblico”. “Pur lodando il tempestivo e professionale intervento delle Forze dell’Ordine – continua il deputato del PD – non c’è dubbio che sia necessario rafforzare e rendere ancora più evidente la presenza dello Stato in questa zona”. Di qui la proposta di attivare un posto fisso di pubblica sicurezza: “Iniziativa che potrebbe rientrare nell’attività di riorganizzazione della vigilanza del Centro di accoglienza, oggi affidata, seppure in via sperimentale, ad un contingente di militari”. “Questo è il mio contributo, personale ed istituzionale, alla soluzione delle difficoltà, talvolta drammatiche vissute nella borgata da oltre 20 anni – sottolinea Michele Bordo – Per questo, ho ritenuto opportuno chiedere al Prefetto di convocare un incontro, allargato ai sindaci di Foggia e Manfredonia, per esaminare questo e gli altri contributi che mi auguro emergano nel corso della discussione. Ciò che conta è intervenire, rapidamente e con convinzione”.

venerdì 22 agosto 2008

“Contro il sovraffollamento utilizziamo le carceri mai aperte in Capitanata”. Michele Bordo annuncia un’interrogazione al ministro della Giustizia

“Mentre il carcere di Foggia è ormai prossimo al collasso, in Capitanata ci sono 6 istituti di pena costruiti e mai attivati: è un controsenso insopportabile, perché lesivo della dignità dei detenuti e degli interessi della comunità”. Lo afferma Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, annunciando la presentazione di un’interrogazione, alla ripresa dell’attività parlamentare, con cui sollecitare il ministro della Giustizia, Angiolino Alfano, a chiarire “se e come il Governo intenda procedere all’attivazione delle strutture” costruite in provincia di Foggia e abbandonate all’incuria ed al vandalismo. “Negli ultimi 20 anni, sono stati realizzati 5 istituti di pena - ad Accadia, Bovino, Castelnuovo della Daunia, Orsara e Volturara Appula – per una disponibilità complessiva di circa 300 posti, mai entrati in funzione”. Edifici per cui “lo Stato ha sostenuto una spesa di oltre 10 milioni di euro – afferma Bordo – che non sono mai stati attivati. Eppure, proprio in provincia di Foggia, si registra uno dei più clamorosi casi di sovraffollamento. Ad aggravere il quadro – continua il deputato del PD – la denuncia pubblica del Sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria che segnala la carenza, per il solo istituto foggiano, di 100 unità. Lavorare e vivere in queste condizioni è davvero difficile; a maggior ragione sapendo che sono stati inutilmente spesi milioni di euro in opere fantasma, che avrebbero anche potuto determinare un indotto economico a vantaggio delle imprese locali. Anche per rispetto nei confronti degli agenti e dei detenuti – conclude Michele Bordo – il Governo ha il dovere di esprimersi con chiarezza e mostrare la propria capacità operativa”.

martedì 5 agosto 2008

"In Puglia si rischia lo spoil system politico nel settore scolastico". Michele Bordo annuncia un'interrogazione al Ministero dell'Istruzione

“La struttura amministrativa di governo della scuola in Puglia rischia di essere seriamente danneggiata da interventi riconducibili all’applicazione di una sorta di spoil system politico, attuato in danno dei dirigenti ritenuti vicini al Partito Democratico”. Lo denuncia l’on. Michele Bordo, deputato del PD, che preannuncia un’interrogazione al ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Mariastella Gelmini. Nell’atto ispettivo, Bordo dà conto del fatto che “nelle Direzioni Generali Regionali del Ministero dell’Istruzione è in atto un complessivo intervento di riorganizzazione delle funzioni e, di conseguenza, delle attribuzioni delle stesse”. In Puglia, prosegue Bordo “sembra stia emergendo un’interpretazione politica di tale attività”, che potrebbe essere realizzata attivando “la pratica magistralmente sintetizzata dal motto latino 'promoveatur ut amoveatur', nel caso di specie in danno o, se si preferisce, ad apparente vantaggio di dirigenti ritenuti politicamente ‘compromessi’ con il Governo Prodi o, più in generale, che condividono programmi e obiettivi politici del Partito Democratico”. Obiettivo dell’interrogazione è, conclude Bordo, “conoscere se e come, il Governo intende intervenire per evitare discriminazioni incostituzionali, oltre che illegittime e illogiche, che danneggiano dirigenti capaci e l’intera organizzazione periferica del Ministero dell’Istruzione”.

mercoledì 30 luglio 2008

“Filiera culturale più corta con la Soprintendenza per il nord della Puglia”. Bordo rilancia la proposta di legge che sdoppia l’ente “a costo zero”

“Le difficoltà di dialogo tra la Soprintendenza e gli enti locali o l’Università sono lo specchio dell’inevitabile inefficienza di un ente che, senza alcuna ramificazione territoriale reale, è chiamato a gestire un patrimonio archeologico tra i più vasti e preziosi del mondo”. La valutazione dell’on. Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, fa riferimento alle recenti polemiche sulla scarsa fruizione di alcuni gioielli culturali come il Parco archeologico di Siponto. “Dati e commenti, non ultimo quello dell’assessore manfredoniano alla Cultura – continua Bordo – hanno fatto emergere l’opportunità, quando non la necessità, di prendere nella giusta considerazione l’ipotesi di costituire una Soprintendenza della Puglia Settentrionale, accorciando la filiera amministrativa in questo specifico settore a vantaggio della efficacia e dell’efficienza nella programmazione e nell’attuazione degli interventi di tutela e valorizzazione”. In questa direzione muove la proposta di legge presentata dallo stesso Michele Bordo lo scorso 14 maggio: 3 articoli in tutto per sdoppiare, “a costo zero”, l’attuale ente che “ha sede a Taranto ed ha competenze su i musei statali di Bari, Egnazia, Gioia del Colle, Manfredonia, Ruvo di Puglia e Taranto oltre che su tutti i siti archeologici pugliesi”. “Proprio la distanza dal territorio, unita alle ridotte disponibilità in termini di risorse umane – scrive Bordo nella relazione introduttiva alla proposta di legge – ha determinato più di un’incomprensione tra le Amministrazioni comunali e la stessa Soprintendenza, con il risultato di ridurre la tutela dei beni archeologici alla mera apposizione di vincoli: tanto assoluti quanto, talvolta, poco comprensibili nell’ottica della valorizzazione, anche a fini economici, di questo patrimonio”. Inoltre, l’istituzione della Soprintendenza ai Beni Archeologici della Puglia settentrionale, con competenza sui territori delle province di Foggia e BAT, “potrebbe essere un ottimo viatico in direzione dell’istituzione di un Nucleo di Tutela del Patrimonio Artistico dei Carabinieri – continua Bordo – per rafforzare la difesa del territorio dai predatori di storia”. La valorizzazione del patrimonio storico della Capitanata, infine, è l’obiettivo di un’altra proposta di legge del deputato del PD, con cui si otterrebbe l’istituzione, con fondi statali pari ad oltre 35 milioni nel primo triennio, del Parco archeologico e culturale della Daunia: “Se vogliamo ottenere risultati apprezzabili, tanto sotto il profilo della tutela che della valorizzazione turistica del patrimonio storico e archeologico – conclude Michele Bordo – è essenziale costruire un sistema culturale ed economico capace di progettare reti di connessione culturali, promozionali e commerciali, coordinare le azioni e gli interventi, gestire in un ambito sovracomunale specializzato le peculiarità di questo inestimabile patrimonio”.