martedì 30 settembre 2008

“Rafforzare i presìdi dello Stato per far cessare la guerra di mafia”. Bordo ribadisce la necessità di magistrati e forze dell’ordine per Foggia

“Che i clan foggiani fossero i più attivi e pericolosi in Puglia è noto ormai da qualche anno, ma la reazione dello Stato è stata lenta ed incompleta. Ora bisogna rompere ogni indugio e rafforzare i presidi democratici, a partire dalla magistratura e dalle forze dell’ordine, per fermare sul nascere questa violenta e tragica recrudescenza mafiosa”. Michele Bordo, deputato del Partito Democratico e componente della Commissione Antimafia nella precedente legislatura, torna sul tema della carenza di magistrati nella Procura di Foggia e sui tagli agli apparati di sicurezza, decisi dal Governo Berlusconi, per chiedere “maggiore attenzione all’emergenza sicurezza vissuta a Foggia e in alcuni centri della Capitanata”. “E’ una buona notizia l’applicazione di un magistrato esperto e ben informato sulla realtà locale, come il dott. Gatti, alla Direzione Distrettuale Antimafia con il compito di occuparsi degli affari foggiani – continua Bordo – ma potrebbe rivelarsi un intervento insufficiente se non accompagnato dal rafforzamento dell’apparato investigativo territoriale. I recenti provvedimenti del ministro della Giustizia in tema di organico della magistratura, invece, muovono in senso contrario e rispondono ad un’impostazione ragionieristica del Governo. In Capitanata, come nelle altre zone d’Italia afflitte da questo cancro, lo Stato ha il dovere di investire di più in sicurezza, perché ha bisogno di rendere immediatamente percepibile – conclude il deputato del PD – la propria presenza a difesa di cittadini, come quelli casualmente feriti a Foggia, inermi e incolpevoli”.

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