mercoledì 27 giugno 2007

Norme per l'installazione di distributori di idrogeno e di metano per autotrazione sul territorio nazionale

Onorevoli Colleghi! - Com'è noto a tutti, in questo ultimo periodo si è notevolmente sviluppato il dibattito sull'inquinamento atmosferico e i suoi disastrosi effetti sulla salute dell'uomo e del pianeta, sotto forma di surriscaldamento globale.
Su scala mondiale l'impatto ambientale del settore trasporti, sia di persone che di merci, è diventato sempre più significativo. Localmente cresce l'esigenza di affrontare il tema della mobilità urbana sotto il profilo dell'efficienza energetica e della logistica dei trasporti.
Tra i problemi ambientali causati dalle sostanze emesse dai veicoli, due si distinguono in modo particolare: 1) l'inquinamento e i conseguenti effetti sulla salute; 2) la pericolosa concentrazione di prodotti tossici negli ambienti cittadini. Come si evince da uno studio dell'Organizzazione mondiale della sanità, qui riportato in parte, «la media dei livelli di PM10 nelle città italiane nel periodo 2002-2004 è passata dai 26.3 ai 61.1 mg/m3. L'impatto dell'inquinamento dell'aria sulla salute umana è allarmante: 8.220 decessi all'anno, in media, sono attribuibili alle concentrazioni di PM10 superiori ai 20 mg/m3. Questo corrisponde al 9 per cento della mortalità per tutte le cause (esclusi gli incidenti) in una popolazione sopra i 30 anni di età. L'impatto della mortalità a breve termine è di 1.372 decessi, cioè 1,5 per cento della mortalità totale nell'intera popolazione. Anche i livelli dell'ozono nell'atmosfera destano preoccupazione: l'impatto dell'ozono a concentrazioni superiori ai 70 mg/m3 è stimato dello 0,6 per cento di tutte le cause di morte»... [leggi tutto]

mercoledì 13 giugno 2007

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA - 4/03978 - MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE - CASTELLO RE MANFREDI

BORDO. - Al Ministro per i beni e le attività culturali.- Per sapere - premesso che:

la città di Manfredonia è sede del prestigioso Museo archeologico nazionale, realizzato all'interno del medievale Castello di Re Manfredi: struttura unica nel suo genere nelle Province di Foggia e Barletta-Andria-Trani; tale polo culturale rappresenta uno dei principali fattori di attrazione turistica verso la città di Manfredonia, favorendo, peraltro, il positivo processo di destagionalizzazione dei flussi e di diversificazione dell'offerta turistica territoriale;

la piena fruibilità e la valorizzazione del Museo archeologico nazionale è stata realizzata ed è tuttora garantita dall'attuazione di un progetto dell'Amministrazione comunale di Manfredonia, attivato il 2 febbraio 1998 con la piena collaborazione della Soprintendenza per i beni archeologici della Puglia, in cui sono impiegati 5 lavoratori socialmente utili;

tali unità operano in sinergia e sono di supporto al personale di ruolo, garantendo l'espletamento delle pratiche di ufficio e la sorveglianza delle sale e degli spazi esterni... [leggi tutto]

Bordo chiede al MiBAC l’assunzione degli LSU del Museo manfredoniano

Attuare il trasferimento dei 5 lavoratori socialmente utili impiegati presso il Museo Archeologico Nazionale di Manfredonia dalle liste comunali a quelle del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, favorendo così la loro piena integrazione nella struttura che hanno contribuito a valorizzare”. Lo chiede Michele Bordo, deputato ulivista, nell’interrogazione al ministro per i Beni e le Attività culturali, Francesco Rutelli, depositata ieri mattina. L’interrogazione prende le mosse dalla considerazione che “la piena fruibilità e la valorizzazione del Museo Archeologico Nazionale è stata realizzata ed è tutt'ora garantita dall'attuazione di un progetto dell'Amministrazione comunale di Manfredonia, attivato il 2 febbraio 1998 con la piena collaborazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia, in cui sono impiegati 5 lavoratori socialmente utili”. “Grazie anche alla loro presenza – scrive Bordo - è stato possibile garantire: la continuità di apertura al pubblico delle collezioni archeologiche e di molti percorsi del Castello; la realizzazione di numerose attività culturali collaterali e di valorizzazione del patrimonio museale; la fruizione del Castello anche nel periodo in cui lo stesso è stato interessato da lavori di restauro”. L’interrogazione, inoltre, ha offerto l’occasione al deputato ulivista di richiamare alla memoria del ministro Rutelli la proposta di legge, presentata il 26 settembre 2006, per l'istituzione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia settentrionale, competente sulle Province di Foggia e Barletta-Andria-Trani, “con l'obiettivo di migliorare le attività di tutela, gestione e valorizzazione di un patrimonio inestimabile attualmente affidato alla Soprintendenza per i Beni Archeologici di Taranto: centro di eccellenza nazionale ed europeo, ma sempre più in difficoltà nella gestione operativa delle proprie competenze su un territorio vasto quanto l'intera Regione Puglia”. “L’eventuale decisione di procedere al trasferimento dei lavoratori socialmente utili – commenta Michele Bordo – potrebbe assumere valore davvero strategico se inserita nel procedimento di costituzione, anche per via amministrativa, della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia settentrionale. Coniugare la rivalutazione del patrimonio archeologico con la creazione di lavoro qualificato e stabile è un obiettivo politico di alto profilo, che a Manfredonia e, più in generale, in Puglia potrebbe trovare concreta attuazione”.

venerdì 8 giugno 2007

Michele Bordo esprime solidarietà a Vincenzo Morlacco

“Vincenzo Morlacco è persona saggia e onesta e, nonostante il carattere intimidatorio del messaggio, sono certo che saprà trarre maggiore forza dall’essere accostato alla degnissima figura di Francesco Marcone”.

Lo afferma Michele Bordo, deputato ulivista e componente della Commissione bicamerale Antimafia, esprimendo solidarietà, personale e istituzionale, al segretario generale della Provincia di Foggia, nonché candidato dell’Unione a sindaco di Lucera.

“Scegliendo di candidarsi, Vincenzo Morlacco ha deciso di mettere al servizio della comunità lucerina le doti, unanimemente riconosciutegli, di competenza amministrativa, moderazione politica, sensibilità sociale. Capacità temute da chi vive nell’ombra della illegalità, speculando sui bisogni individuali e le marginalità sociali che Vincenzo Morlacco e la coalizione politica da lui rappresentata intendono soddisfare e contrastare.

Sono certo – conclude Michele Bordo – che il voto dei lucerini saprà fugare ogni dubbio circa la tenuta della legalità nella comunità lucerina e saprà compensare Vincenzo Morlacco per l’impegno e la determinazione con cui ha affrontato la competizione elettorale”.

giovedì 7 giugno 2007

Senza magistrati è difficile contrastare la criminalità

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia ha bisogno di almeno 8 magistrati e 9 cancellieri “per non affogare tra le carte dei procedimenti arretrati e fronteggiare adeguatamente la domanda di giustizia che proviene dalla comunità foggiana”. E’ la richiesta di Michele Bordo, componente della Commissione bicamerale Antimafia, al ministro della Giustizia, Clemente Mastella, contenuta in un’interrogazione presentata lo scorso 30 maggio. “Ciascuno dei 13 Sostituti procuratori in servizio al 31 ottobre 2005 – scrive il deputato ulivista - aveva in carico una media di 2.700 procedimenti contro noti”. “Ad aggravare il quadro – continua Bordo - risultano vacanti 9 posti nella pianta organica amministrativa: cancelliere C2 – 5, cancelliere C1 – 2; cancelliere B3 – 2”. La dimensione del problema foggiano diventa ancor più comprensibile effettuando il confronto con altri due uffici: “la Procura di Bari ha un organico di 32 magistrati con un carico di lavoro leggermente superiore di quello di Foggia; la Procura di Torino fa fronte con il quadruplo dei magistrati ad un carico doppio di quello di Foggia”. L’adeguamento degli organici della Procura, peraltro, era già stato sollecitato dall’Ispettorato Generale del Ministero della Giustizia che ha ritenuto il numero di magistrati “assolutamente insufficiente rispetto al carico di lavoro dell’ufficio, che deve fare fronte ad una delle realtà criminali più diffuse ed agguerrite dell’intero Paese e che, anche per questo, risulta particolarmente massiccio ed impegnativo”. “L’intervento del Ministro è indispensabile – conclude Michele Bordo – se davvero si vuole operare una seria e rigorosa attività d’indagine di contrasto alla diffusione dei fenomeni criminali e, ancor più, mafiosi in provincia di Foggia”.

lunedì 4 giugno 2007

Contro le morti bianche servono più Ispettori del Lavoro

Il deputato ulivista, Michele Bordo, ha presentato un’interrogazione parlamentare, depositata in Aula il 30 maggio, per sollecitare il Ministero del Lavoro a reperire e stanziare le risorse necessarie all’assunzione di ispettori del lavoro. “Il gran numero di incidenti nei campi e nei cantieri e la diffusione del lavoro nero – spiega Bordo - impongono il rafforzamento degli organici dell’Ispettorato del Lavoro. Con la Finanziaria per il 2007, il Governo ha già consentito l’assunzione di oltre 200 unità aggiuntive rispetto all’ultima immissione in ruolo, ma serve un ulteriore sforzo in favore delle regioni meridionali”. Il serbatoio a cui attingere è quello delle 946 unità risultate idonee al termine del concorso, bandito nel 2004, che ha consentito la copertura di 795 posti. “La Legge Finanziaria 2007, commi 544 e 545, prevede l’autorizzazione ad assumere “fino a trecento unità di personale risultato idoneo in seguito allo svolgimento dei concorsi pubblici, per esami, a complessivi 795 posti di ispettore del lavoro”, si legge nell’interrogazione di Bordo; ma “il numero di assunzioni effettive è risultato essere pari a 241 unità, stante la limitata copertura finanziaria”. “La distribuzione territoriale delle unità ha penalizzato le Regioni del Sud – continua il documento - destinatarie di solo 40 Ispettori del Lavoro idonei rispetto alla richiesta di 1.000 unità avanzata dagli Assessori regionali al Lavoro delle Regioni meridionali per far fronte alle emergenze sociali provocate dalla diffusione del lavoro nero e dal dilagare delle ‘morti bianche’. Di qui la richiesta, al Ministro del Lavoro, Cesare Damiano, di “procedere allo stanziamento delle somme necessarie all’assunzione delle 59 unità residuali, riservando tale quota alle Regioni del Sud, e all’attivazione di ogni procedura utile a favorire l’assorbimento degli Ispettori del Lavoro idonei presso gli Enti previdenziali e assicurativi”. “Il tema della legalità e della sicurezza nel campo del lavoro è assolutamente centrale”, commenta Michele Bordo, estensore di una proposta di legge per l’applicazione delle norme sulla responsabilità sociale delle imprese anche in caso di violazione delle norme sulla sicurezza dei lavoratori. “Una prima, positiva risposta è stata offerta; ma dobbiamo fare di più, magari prevedendo che una parte dell’extra gettito fiscale sia destinato proprio al rafforzamento degli organici e delle dotazioni a disposizione dell’Ispettorato del Lavoro e degli altri Enti impegnati sul fronte della prevenzione e della repressione di reati, commessi in danno dell’integrità fisica e morale dei lavoratori”.