mercoledì 13 giugno 2007

Bordo chiede al MiBAC l’assunzione degli LSU del Museo manfredoniano

Attuare il trasferimento dei 5 lavoratori socialmente utili impiegati presso il Museo Archeologico Nazionale di Manfredonia dalle liste comunali a quelle del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, favorendo così la loro piena integrazione nella struttura che hanno contribuito a valorizzare”. Lo chiede Michele Bordo, deputato ulivista, nell’interrogazione al ministro per i Beni e le Attività culturali, Francesco Rutelli, depositata ieri mattina. L’interrogazione prende le mosse dalla considerazione che “la piena fruibilità e la valorizzazione del Museo Archeologico Nazionale è stata realizzata ed è tutt'ora garantita dall'attuazione di un progetto dell'Amministrazione comunale di Manfredonia, attivato il 2 febbraio 1998 con la piena collaborazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia, in cui sono impiegati 5 lavoratori socialmente utili”. “Grazie anche alla loro presenza – scrive Bordo - è stato possibile garantire: la continuità di apertura al pubblico delle collezioni archeologiche e di molti percorsi del Castello; la realizzazione di numerose attività culturali collaterali e di valorizzazione del patrimonio museale; la fruizione del Castello anche nel periodo in cui lo stesso è stato interessato da lavori di restauro”. L’interrogazione, inoltre, ha offerto l’occasione al deputato ulivista di richiamare alla memoria del ministro Rutelli la proposta di legge, presentata il 26 settembre 2006, per l'istituzione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia settentrionale, competente sulle Province di Foggia e Barletta-Andria-Trani, “con l'obiettivo di migliorare le attività di tutela, gestione e valorizzazione di un patrimonio inestimabile attualmente affidato alla Soprintendenza per i Beni Archeologici di Taranto: centro di eccellenza nazionale ed europeo, ma sempre più in difficoltà nella gestione operativa delle proprie competenze su un territorio vasto quanto l'intera Regione Puglia”. “L’eventuale decisione di procedere al trasferimento dei lavoratori socialmente utili – commenta Michele Bordo – potrebbe assumere valore davvero strategico se inserita nel procedimento di costituzione, anche per via amministrativa, della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia settentrionale. Coniugare la rivalutazione del patrimonio archeologico con la creazione di lavoro qualificato e stabile è un obiettivo politico di alto profilo, che a Manfredonia e, più in generale, in Puglia potrebbe trovare concreta attuazione”.

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