domenica 26 settembre 2010

Arresto Franco Libergolis: "Risposta alle intimidazioni subite dai servitori dello Stato'

"Desidero ringraziare tutti coloro che hanno lavorato per la cattura di uno dei più pericolosi latitanti italiani. L'arresto di Franco Libergolis e' il frutto di indagini lunghe e complesse che testimoniano la capacità di intelligence e di indagine della magistratura e delle forze dell'ordine". E' il commento di Michele Bordo, deputato del PD e componente della Commissione bicamerale Antimafia, alla notizia dell'arresto di Franco Libergolis, ritenuto a capo dell'omonimo clan mafioso del Gargano, effettuato nella notte dai carabinieri del Reparto operativo e del ROS. "Averlo rintracciato a Monte Sant'Angelo è l'ulteriore dimostrazione che in questa zona del Gargano il Libergolis poteva contare su una fitta rete di fiancheggiatori e una disponibilità di patrimoni che gli investigatori hanno invece saputo rintracciare e interpretare assicurando alla giustizia il pericoloso latitante. L'arresto di Libergolis è la migliore risposta dello Stato alle intimidazioni subite nei giorni scorsi dal procuratore Domenico Seccia - conclude Michele Bordo - ed al movimento civico sviluppatosi a Monte S. Angelo grazie al coraggio di giovani cittadini che non intendono più vivere sotto la cappa soffocante delle organizzazioni mafiose".

sabato 25 settembre 2010

Minacce Seccia: “Temono la sua intelligenza e professionalità” La solidarietà del deputato PD al neo procuratore della Repubblica di Lucera

“Quando nel mirino dei criminali c’è un magistrato il salto di qualità è già compiuto. Le intimidazioni e le minacce al nuovo Procuratore della Repubblica di Lucera confermano quale pericolosità abbiano raggiunto le organizzazioni criminali che agiscono in Capitanata”. Lo afferma Michele Bordo, deputato del PD e componente della Commissione bicamerale Antimafia, che esprime “al Procuratore Domenico Seccia profonda solidarietà, personale e istituzionale”. “La professionalità e l’intelligenza con cui il neo procuratore ha svolto il proprio lavoro alla Direzione Distrettuale Antimafia sono evidentemente temute da chi sa di trovarsi di fronte, come già nel recente passato, un valido ed integerrimo servitore dello Stato – continua Bordo – al quale ciascuno di noi ha il dovere di offrire sostegno e collaborazione. Nei partiti, nelle istituzioni, negli organismi di rappresentanza sociale lucerini e della Capitanata è necessario tenere alta la guardia. Ciascuno di noi deve avvertire come fondamentale il dovere dell’autotutela civica – conclude Michele Bordo – e dimostrare nei fatti che la legalità è la priorità del proprio agire”.

martedì 21 settembre 2010

Authority alimentare: “Nei Palazzi romani si continua a boicottare Foggia e l’applicazione di una legge dello Stato"

“Dobbiamo assumere piena consapevolezza che nei palazzi romani c’è chi intende boicottare l’insediamento a Foggia dell’Agenzia nazionale per la Sicurezza Alimentare e punta ad ‘internalizzare’ funzioni che devono essere assegnate ad un organismo indipendente dal Governo”. Così Michele Bordo, deputato del PD, commenta il testo dell’art.8, comma 4 della bozza di regolamento che riorganizza il ministero della Salute ed individua nella Direzione generale degli organi collegiali per la tutela della salute “l’autorità nazionale di riferimento dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare”. “Il testo della norma è allarmante e deve imporre un surplus di attenzione a tutti quanti condividono la battaglia per l’istituzione dell’Authority alimentare nel capoluogo della Capitanata”, prosegue Michele Bordo; il quale invita “i colleghi parlamentari, le istituzioni locali e le organizzazioni di categoria e sociali ad incalzare il Governo affinché siano rispettati gli impegni assunti dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio in concomitanza con la riunione a Roma dei Consigli provinciale e comunale di Foggia”. Il deputato del PD annuncia di volere “interessare al caso i colleghi che compongono la Commissione Affari sociali”, ai quali spetta l’adozione del parere di legge sul regolamento, “per rappresentare loro il significato politico e civico della battaglia che Foggia e la Capitanata stanno conducendo ormai da 2 anni – conclude Michele Bordo – per vedere finalmente applicata una legge dello Stato emanata a tutela dei consumatori e delle aziende”.

lunedì 20 settembre 2010

Raddoppio ss16, Bordo: “Niente soldi per la Tangenziale Ovest di Foggia; il progetto per le 4 corsie ora all’inizio della fase istruttoria”

Il progetto di adeguamento della Tangenziale Ovest di Foggia è pronto ma non ha copertura di spesa; mentre quello per il raddoppio della statale 16 fino al confine con il Molise è ancora nella sua fase istruttoria, “ma non si possono nutrire grandi speranze che venga approvato e finanziato a breve”. La pessimistica affermazione dell’on. Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, si fonda sulla risposta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti all’interrogazione, depositata lo scorso 11 maggio, con cui si chiedevano notizie sul futuro di “una tra le arterie stradali maggiormente trafficate della Capitanata, tristemente segnata da incidenti mortali”. Il ministro Altero Matteoli, dunque, informa dell’esistenza di uno studio di fattibilità “per adeguare l’infrastruttura alla normativa vigente al fine di migliorare la sicurezza della circolazione”. Studio che è stato trasmesso dall’Anas al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti lo scorso 3 maggio per i pareri di legge, non ancora adottati. Diverso il caso della Tangenziale Ovest di Foggia “per la quale l’Anas ha da tempo aviato un progetto di adeguamento, suddiviso in tre lotti, che è tuttora in fase di istruttoria perché, pur previsto, non risulta ancora finanziato”. Così come “ancora non finanziati” sono “ulteriori interventi di manutenzione straordinaria per il risanamento delle pavimentazioni e il rifacimento del tappeto d’usura” programmati dall’Anas per il tratto compreso tra San Severo e il confine con il Molise. “La risposta del ministro è largamente insoddisfacente – commenta Michele Bordo – e fa emergere, ancora una volta, l’incapacità del Governo ad affrontare le gravi emergenze del nostro territorio, tra cui figura la precarietà di alcune infrastrutture viarie decisive per lo sviluppo economico e sociale della Capitanata e della Puglia intera”.

domenica 25 luglio 2010

‘No Mafia Day’ Manfredonia, Bordo (PD): “Misure straordinarie contro le infiltrazioni economiche e sociali delle organizzazioni criminali”

“Le possibili evoluzioni che il fenomeno mafioso può avere nel nostro territorio impongono un attento monitoraggio ed un ancor più efficace contrasto per scongiurare il pericolo di infiltrazioni, finora forse sottovalutato, che va colpito sul nascere per evitare l’acquisizione, da parte delle organizzazioni criminali, di una capacità invasiva del tessuto economico e sociale”. E’ l’allarme lanciato da Michele Bordo, deputato del PD e componente della Commissione bicamerale Antimafia, in coincidenza con il ‘No Mafia Day’ in programma questo pomeriggio a Manfredonia, “a cui partecipo condividendo il positivo e concreto obiettivo di favorire la nascita e il radicamento di un movimento civico fondato sull’affermazione della legalità diffusa nella nostra città, in cui i nostri figli dovranno vivere liberi da ogni paura e condizionamento”. Il Governo, attraverso il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha “finalmente offerto la necessaria attenzione all’emergenza sicurezza che affligge la comunità manfredoniana, e c’è da sperare che ora si adoperi per colmare un ritardo purtroppo scandito da omicidi e attentati”. La decisione, ad esempio, di inviare nel territorio garganico i reparti specializzati nella caccia ai latitanti - continua Bordo - “è un segnale positivo, perché va nella direzione di una specializzazione dell’azione di prevenzione e contrasto delle attività criminali”. Il deputato del PD, però, insiste con la richiesta di istituire una sezione distaccata della Direzione Distrettuale Antimafia e completare gli organici della Procura della Repubblica di Foggia: “Abbiamo bisogno di una maggiore specializzazione investigativa e di una continuità operativa che solo un pool di magistrati dedicati a questa emergenza può garantire, ed al contempo di evitare che l’ordinaria amministrazione della giustizia subisca rallentamenti tali da vanificare l’attività delle forze dell’ordine”. Come già a Monte Sant’Angelo, “a Manfredonia lo Stato ora sa di poter contare sul pieno sostegno dei cittadini e delle istituzioni. La legalità è condizione necessaria, anche se non sufficiente, per realizzare il benessere e lo sviluppo di una comunità, perché senza legalità non si possono eliminare o attenuare le marginalità sociali e si vanifica ogni attività di promozione delle occasioni di lavoro e di sviluppo. La comunità di Manfredonia chiede maggiore sicurezza e serenità – conclude Michele Bordo – Lo Stato ha il dovere di rispondere all’appello”.

venerdì 9 luglio 2010

“L'Università di Foggia rischia di chiudere grazie al Governo Berlusconi”. Michele Bordo propone una “alleanza istituzionale” per tutelare l’Ateneo

“L’Università di Foggia dovrebbe essere premiata dal Governo anche per la sua capacità di gestire oculatamente le scarse risorse disponibili, invece rischia di chiudere o di perdere l’autonomia perché potrebbe non pagare gli stipendi nei prossimi mesi. Se ciò accadesse, sarebbe un durissimo colpo inferto alla vita stessa della nostra comunità”. Anche l’on. Michele Bordo, deputato del PD, ha partecipato alla seduta congiunta e pubblica del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione di Ateneo convocata per condividere con la comunità foggiana le conseguenze dei tagli al Fondo di finanziamento per le Università. “Con le scelte compiute negli ultimi 2 anni dal governo Berlusconi – sintetizza Bordo – il sistema universitario fa un salto indietro di 10 anni e i soldi non basteranno neanche per l’ordinaria gestione della didattica, oggi garantita anche dal senso di responsabilità di migliaia di ricercatori che mettono al servizio degli studenti le proprie competenze ed il proprio tempo”. “A qualche ministro sfugge il fatto che, a dispetto delle decisioni del Governo, i nostri Atenei sono cresciuti di numero e si sono evoluti, producendo economia ed occupazione e contribuendo a promuovere sviluppo culturale e sociale particolarmente al Sud”. “L'ennesimo taglio” al Fondo ordinario di finanziamento, inoltre, “rischia di provocare la cancellazione della ricerca o, nella migliore delle ipotesi, di renderla inadeguata rispetto al contesto europeo e mondiale, giacché l’Italia contrae la spesa per 2 miliardi e la Francia ne investe 11”. Con ogni evidenza “oltralpe credono nel futuro e sostengono la competitività del sistema Paese investendo nel sapere; il nostro Governo ci condanna all’arretratezza ed alla subalternità culturale e professionale”. “Non è tagliando tutto ed a tutti che si fanno i conti con la crisi – continua il deputato del PD – anche perché i tagli voluti da Tremonti finiscono con il penalizzare territori già deficitari di infrastrutture e opportunità di sviluppo. Ecco perché bisogna ingaggiare una battaglia istituzionale forte e concreta”. Michele Bordo propone, infatti, la convocazione di una “riunione operativa” tra i vertici dell’Ateneo e i parlamentari eletti in Capitanata che abbia come obiettivo “la strutturazione della migliore strategia possibile a tutela della sopravvivenza e dell’autonomia gestionale dell’Università degli Studi di Foggia, respingendo radicalmente ogni ipotesi di accorpamento a quella di Bari”. A parere del deputato del PD, il confronto con il Governo dovrebbe incardinarsi sulla “necessità di modificare radicalmente il sistema di attribuzione delle risorse, fondandolo sulla virtuosità del destinatario e non sul criterio della spesa storica”, che fa riferimento ad anni in cui l’Ateneo foggiano era appena nato. “Dovrà pur valere qualcosa il fatto che la nostra Università è l’unica in Puglia a chiudere i bilanci in pareggio pur finanziando ambiziosi programmi di investimento in servizi e infrastrutture – sottolinea Michele Bordo – ed è tra quelle che hanno la maggiore capacità di attrazione di capitali esterni destinati alla ricerca. L’Università di Foggia è un patrimonio da valorizzare non da dilapidare per miopia politica e incapacità amministrativa. Il Governo – conclude il deputato del PD – non può sottrarci quanto abbiamo ottenuto a costo di enormi sacrifici e che ora inizia a produrre effetti sempre più visibili e ampi a favore del territorio”.

giovedì 1 luglio 2010

“La guerra tra clan garganici si contrasta con mezzi straordinari e azioni mirate”.Michele Bordo chiede la DDA a Foggia e nuclei speciali

“Manfredonia è diventata il teatro di una vera e propria guerra, che solo per caso non ha già mietuto vittime tra gente del tutto estranea ai clan. Manfredonia e il Gargano vivono da mesi un'emergenza sicurezza che merita una risposta immediata molto forte da parte dello Stato”. Michele Bordo, deputato del PD e componente della Commissione bicamerale Antimafia, chiede un intervento “straordinario e rapidissimo” del Governo per “contrastare la violenza dei gruppi di fuoco che circolano sul territorio”. Bordo avanza tre proposte concrete: istituzione della Direzione Distrettuale Antimafia a Foggia, incremento del numero di poliziotti e carabinieri destinati solo alle indagini sulla criminalità organizzata, completamento degli organici della Procura della Repubblica di Foggia. “La lotta alla criminalità organizzata si conduce con mezzi e uomini adeguati al livello della sfida lanciata contro lo Stato – afferma il deputato del PD – Sul Gargano, nonostante i brillanti risultati ottenuti da forze dell’ordine e magistratura, non si è ancora riusciti a sradicare la mala pianta della criminalità organizzata, che avvelena la società e l’economia e, in alcuni ambienti, è ritenuta superiore alle istituzioni democratiche. In passato abbiamo apprezzato le iniziative assunte per migliorare l’apparato per la sicurezza dei cittadini in Puglia, ma quanto sta accadendo a Manfredonia e nel resto del territorio garganico impone ulteriori e immediati sforzi da parte del Governo. Qualunque emergenza va affrontata con azioni straordinarie. Quando è in gioco la vita e la tranquillità dei cittadini e la serenità di una comunità vasta - conclude Bordo - bisogna essere ancora più rapidi e decisi”.

giovedì 24 giugno 2010

Decesso Positano, Bordo:“Il caporalmaggiore foggiano ha perso la vita per contribuire al successo della missione di pacificazione dell’Afghanistan"

“Un’altra giovane vita è stata stroncata sul teatro di guerra afgano, dove i nostri ragazzi rischiano la vita per contribuire alla pacificazione di una nazione martoriata da conflitti bellici e sociali”. Michele Bordo, deputato del PD, esprime “le più sentite condoglianze” alla famiglia del caporalmaggiore scelto Francesco Positano e “solidarietà personale e istituzionale ai suoi commilitoni, che piangono un amico oltre che un collega”. “La missione portata avanti dai nostri militari in Afghanistan sotto la bandiera dell’Onu è importante per il futuro pacifico di un’intera area geografica, martoriata da conflitti di antica natura rinvigoriti dall’estremismo religioso e dalla gestione di affari e interessi illeciti – afferma Michele Bordo - L’Italia sta offrendo il proprio doveroso contributo e paga un prezzo enorme per svolgere fino in fondo il proprio ruolo nella comunità internazionale. Il caporalmaggiore Positano ha partecipato con coraggio e abnegazione a questa importante missione ed ha perso la vita per contribuire a favorire la sua piena riuscita”.

venerdì 18 giugno 2010

Il Governo non ha fondi per scongiurare il crollo del ponte romano di Palino. Bordo: “Negate tutela della memoria e opportunità di sviluppo”

“Le ridotte disponibilità di bilancio non hanno consentito di finanziare un primo intervento di salvaguardia” del ponte romano di Palino, nelle campagne di Sant’Agata di Puglia, gravemente danneggiato da una frana 5 anni fa. E’ il ministro per i Beni e le Attività culturali, Sandro Bondi, a formalizzare la carenza di fondi nella risposta all’interrogazione presentata oltre un anno fa da Michele Bordo, deputato del PD, con l’obiettivo di “attirare l’attenzione del Governo su una maestosa testimonianza delle antiche fortune della Daunia, che oggi rischia di crollare”. Il ministro da atto al Comune di Sant’Agata di avere “prontamente provveduto a realizzare un puntellamento provvisorio” e alla Direzione regionale dello stesso Ministero di avere programmato un primo intervento di salvaguardia; ma la sua attuazione “sarà forse inserita nella programmazione 2011-2013 dei lavori pubblici da eseguire in campo archeologico – afferma Bordo – rinviando almeno di un altro anno un intervento che avrebbe dovuto essere fatto nell’immediatezza dell’evento calamitoso”. Per singolare coincidenza, la risposta ministeriale sul ponte di Palino giunge mentre l’ANAS sta completando le operazioni di abbattimento di un altro ponte storico sul fiume Cervaro. “Tutelare il patrimonio archeologico e storico equivale a tutelare la nostra stessa identità e ad accrescere il senso di appartenenza alla comunità di cui siamo parte – conclude Michele Bordo – Tutto ciò può diventare anche opportunità di sviluppo e occupazione in aree naturalmente vocate ad accogliere iniziative imprenditoriali ad elevata sostenibilità ambientale e sociale. Rinviare o, peggio, omettere interventi di conservazione e ristrutturazione determina gravissimi danni, materiali ed immateriali, e l’assunzione di un’altrettanto grave responsabilità, istituzionale e civica”.

giovedì 10 giugno 2010

Crisi pesca, Bordo (PD): “Il Governo non prevede sostegni per i pescatori e si assume la responsabilità di fallimenti e licenziamenti”

“Il Governo italiano sta contribuendo ad affondare il comparto della pesca”. E’ il commento di Michele Bordo, deputato del PD, all’intervento in Aula del ministro per le Politiche agricole, Giancarlo Galan, provocato da un’interrogazione sulla grave crisi del comparto ittico dovuta all’entrata in vigore del nuovo regolamento comunitario: “Nessun impegno finanziario è stato assunto dal Governo anche solo per alleviare gli effetti negativi delle nuove norme”. “Il Ministro Galan – continua Bordo - ha escluso che il governo italiano possa intervenire sulla Commissione europea, come invece avevano chiesto le marinerie, a partire da quella di Manfredonia, per ottenere una proroga del vecchio regime o una deroga alle norme dell’OCM sulla larghezza delle maglie delle reti; non ha detto assolutamente niente sulla richiesta dei pescatori di allungare il fermo biologico; non ha previsto alcun intervento straordinario a sostegno del comparto, limitandosi ad affermare che verificherà, caso per caso, l’eventualità di sostenere le imprese per i costi che sosterranno relativamente alla sostituzione delle reti”. “Il Governo – sottolinea Bordo - sta sottovalutando le conseguenze sociali di questa ennesima crisi del settore della pesca, che rischia di determinare la chiusura di molte imprese e centinaia di licenziamenti, e si sta assumendo la responsabilità di spingere la crisi strutturale dell’intero comparto ad un punto di non ritorno”. “L’economia ittica è decisiva per l’equilibrio sociale di importanti aree del nostro Paese, alcune delle quali già gravate dagli effetti della ristrutturazione avviata negli anni passati – conclude il deputato del Partito Democratico – Affrontare quest’altra mareggiata senza il sostegno del Governo può provocare il naufragio di intere comunità”.

martedì 8 giugno 2010

Authority alimentare, Bordo: “Il Governo corregge la propria linea, ma la mobilitazione istituzionale deve proseguire fino all’effettiva attivazione"

“La norma, prevista dalla manovra finanziaria, che esclude l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Alimentare di Foggia dall’elenco degli enti inutili e soppressi è un primo, anche se limitato, passo in avanti. Per giungere all’attivazione di questa decisiva Authority c’è ancora tanta strada da fare e dobbiamo evitare che cali la tensione istituzionale e l’attenzione civica”. E’ il commento di Michele Bordo, deputato del PD, all’esito dell’incontro tra il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, e i vertici di Comune e Provincia di Foggia, che questa mattina hanno svolto una simbolica riunione congiunta delle Assisi in piazza Montecitorio. “La correzione di rotta del Governo, testimoniata dall’inserimento nella manovra finanziaria di una norma interpretativa delle legge che aveva cassato l’Agenzia, è il primo risultato positivo ottenuto dalla mobilitazione delle istituzioni e della società civile foggiana – continua Bordo – Ora abbiamo l’opportunità di cancellare le affermazioni pronunciate dalla sottosegretaria alla Salute, la leghista Martini, non più tardi di 15 giorni fa e di ottenere ciò che l’Italia e Foggia attendono da oltre 2 anni. L’auspicio è che il governo non solo ripristini l’Agenzia ma ci metta anche le risorse, nel frattempo cancellate, a suo tempo destinate dal governo Prodi al funzionamento dell’Agenzia medesima. L’attenzione mostrata da Letta questa mattina – conclude Michele Bordo – spero che serva anche a predisporre rapidamente gli atti per l’indispensabile decreto attuativo del presidente del Consiglio dei Ministri, senza del quale l’Agenzia continuerebbe ad esistere solo sulla carta. Solo allora potremo dire di aver vinto la nostra doverosa battaglia al servizio dei cittadini italiani e del nostro territorio”.

giovedì 20 maggio 2010

Authority alimentare, Bordo (PD): “Finito il tempo delle favole raccontate dal PdL; ora dobbiamo difendere la nostra dignità mortificata dalla Lega”

“La mobilitazione istituzionale e civica, realizzata anche in forme eclatanti, è l’unico strumento democratico a nostra disposizione per ottenere la riattivazione dell’Authority e contrastare il disegno leghista di mortificazione della Capitanata, realizzato senza alcuna seria azione di contrasto da parte dei parlamentari locali del PdL”. Michele Bordo, deputato del PD, commenta così l’intervento della sottosegretaria alla Salute, Francesca Martini, in risposta all’interpellanza presentata dallo stesso Bordo e dal collega Angelo Cera (UdC) e discussa questa mattina nell’Aula di Montecitorio. L’esponente leghista ha “liquidato” la vicenda dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Alimentare con “poche e sconcertanti affermazioni”, sottolinea il deputato del Partito Democratico. Per suo tramite, il Governo ha confermato la cancellazione dell’organismo a seguito del suo inserimento nella lista degli enti inutili, da cui discende l’annullamento dello stanziamento di 6,5 milioni per il suo funzionamento nel primo triennio di attività e l’attribuzione delle sue funzioni ad un Comitato istituito presso il Ministero della Salute. “Tutto questo è avvenuto nel silenzio più assoluto e senza alcun rispetto del Parlamento e delle comunità foggiana e pugliese – commenta Michele Bordo – ed a dispetto delle farsesche rassicurazioni provenienti da parlamentari ed esponenti di Governo foggiani e pugliesi del PdL. Che fosse questo l’obiettivo leghista lo si era capito già nel 2008, quando il tema del trasferimento dell’Authority a Parma o a Verona fu posto il giorno dopo la vittoria della Lega. I nostri allarmi sono stati sottovalutati ed oggi ci ritroviamo con l’ennesimo scippo ai danni del Sud, dopo quello dei fondi per le infrastrutture, per lo sviluppo e persino per la ristrutturazione delle scuole. Al di là delle favole che raccontano e in cui credono i miei colleghi del PdL – continua il deputato del Partito Democratico – la realtà è questa: il governo Prodi ha istituito e finanziato l’Agenzia; il governo Berlusconi ha sottratto i fondi e cancellato l’Authority. Non si tratta di errori tecnici o incidenti burocratici, ma di una precisa volontà politica espressa dalla Lega ed imposta alla maggioranza ed al Governo. Ora tocca alla Capitanata ed alla Puglia – conclude Michele Bordo – mostrare e dimostrare quanto tenga alla propria dignità assumendo rapidamente iniziative capaci di contrastare questo ennesimo atto di arroganza leghista”.

mercoledì 19 maggio 2010

Autorità portuale, Bordo:“Il Governo tiene in vita un ente davvero inutile e paga ricche indennità a due commissari che non hanno nessuna funzione”

“Il Governo cancella l’Authority alimentare, ritenendola inutile senza neanche attivarla, e mantiene in vita l’Autorità portuale di Manfredonia, senza che abbia i requisisti necessari previsti dalla legge, con l’unico scopo di continuare a garantire indennità a 6 zeri ai due commissari targati PdL”. E’ il commento di Michele Bordo, deputato del PD, all’esito della discussione sull’interrogazione presentata il 21 aprile, svolta questa mattina nella Commissione Trasporti della Camera. A fronte della richiesta di un “intervento decisivo del Governo” per la messa in liquidazione e la soppressione dell’Autorità portuale, motivata dalla insufficienza dei volumi di traffico minimi previsti dalla legge fin dalla sua costituzione, il sottosegretario Bartolomeo Giachino “è venuto a farci la storia di questo ente inutile” e si è limitato ad annunciare il rinvio di ogni decisione all’esito del ricorso al Consiglio di Stato “promosso a titolo personale dai commissari – sottolinea Bordo – esclusivamente a tutela dell’interesse a percepire l’indennità”. “E’ scandalosa la reticenza del Governo – incalza il deputato del PD – incapace di rendere operativo il decreto di messa in liquidazione emanato ormai 3 anni fa e accondiscendente nei confronti di due commissari che non hanno nessuna funzione reale e non svolgono alcuna attività operativa. Questo è un classico esempio di costi della politica da tagliare, insieme a tanti altri, a maggior ragione in periodi di crisi come quello che stiamo attraversando”. Nel frattempo, la querelle giudiziaria “ha aggravato l’inattività dell’Ente: i traffici sono sempre ridottissimi, le infrastrutture sempre più fatiscenti, le rotte commerciali escludono lo scalo manfredoniano”. Inoltre, “l’intera comunità provinciale è penalizzata dalla mancata attivazione dell’Autorità portuale del Levante, grazie a cui Manfredonia si metterebbe in rete con Bari, Barletta e Monopoli”. “Le dimissioni dei due commissari a questo punto sarebbero più che auspicabili, anche a tutela della loro dignità personale – conclude Michele Bordo – ed un atteggiamento meno remissivo e omissivo del Governo aiuterebbe a cancellare questa scandalosa vicenda politica e amministrativa fatta di sprechi di risorse pubbliche”.

giovedì 13 maggio 2010

Ss16,Bordo interroga Matteoli sul raddoppio del tratto Foggia-Chieuti. “Il Governo inizi con il ripristinare i fondi per la tangenziale del capoluoguo

Raddoppiare e mettere in sicurezza la strada statale 16 nel tratto compreso tra Foggia e Chieuti; attivare un programma di manutenzione ordinaria e straordinaria del manto stradale e della segnaletica orizzontale e verticale; promuovere azioni per elevare lo standard di sicurezza. Sono le richieste avanzate da Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, nell’interrogazione depositata l’11 maggio “accogliendo la sollecitazione ad intervenire su questo problema avanzata dal Consiglio comunale di San Severo”. Nel documento, Bordo fa rilevare l’importanza strategica dell’arteria – “è la principale via di collegamento tra alcuni dei principali bacini produttivi in campo agricolo, agroalimentare, artigianale ed estrattivo della Capitanata e le zone industriali di Foggia e Termoli” – ed i problemi connessi a volumi di traffico così consistenti – “il tasso di incidentalità è tra i più alti dell’intera regione Puglia”. Peraltro, con l’inaugurazione dei 27 chilometri a 4 corsie nel tratto che va da Foggia a Cerignola, manca solo il raddoppio fino a Chieuti per “garantire la possibilità di percorrere su strada a 4 corsie senza pedaggio l’intero asse viario adriatico – sottolinea il deputato del PD – con evidenti benefici per gli utenti e le aziende”. L’interrogazione offre anche l’opportunità di ricordare al Governo che “il completamento del raddoppio della SS 16 comprende la tangenziale di Foggia, inclusa nella programmazione nazionale di attuazione ‘Reti e Mobilità’ del Quadro di Sostegno Nazionale 2007-2013, siglato dal ministero delle Infrastrutture e dalla Regione Puglia il 28 febbraio 2007, in ragione della sua strategicità, riconducibile all’incremento dei volumi di traffico attesi dalla realizzazione del polo logistico e di nuovi insediamenti industriali all’interno dell’area industriale di Foggia-Borgo Incoronata, dall’incremento dell’operatività dell’aeroporto ‘Gino Lisa’ del capoluogo e dal raddoppio della statale 16 nel tratto tra Foggia e Cerignola”. Opera tagliata con la prima Finanziaria del Governo Berlusconi: “Quella varata in 8 minuti dal ministro Tremonti!”, commenta Michele Bordo. “Ho accolto con grande attenzione l’appello istituzionale lanciato dal Consiglio comunale di San Severo a nome dell’intera comunità, anche perché il tema posto è decisivo per la Capitanata e la Puglia – conclude Michele Bordo – Mi auguro di poter condividere questo impegno con i parlamentari e i rappresentanti delle istituzioni locali, fiduciosamente sollecitati dalla comunità sanseverese, per poter rappresentare al meglio e con maggiore forza le legittime istanze del nostro territorio”.

venerdì 7 maggio 2010

Frana Montaguto, Bordo (PD): “Notizie contraddittorie sulla ripresa dei collegamenti ferroviari; Bertolaso ci spieghi cosa sta accadendo”

“Apprendiamo dalla stampa lo slittamento di ‘qualche settimana’ della riapertura della linea ferroviaria Foggia-Benevento, che appena 2 giorni fa la Protezione Civile ha detto avrebbe ripreso a funzionare a fine maggio. E’ bene che il sottosegretario Bertolaso intervenga personalmente a spiegarci cosa sta accadendo, se ci sono problemi inaspettati da affrontare e quale influenza avranno sulla ripresa dei collegamenti ferroviari e stradali”. La richiesta dell’on. Michele Bordo (PD) scaturisce dalle dichiarazioni del Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Italiano, Giuseppe Valotto, in visita questa mattina a Montaguto, dove anche i militari sono impegnati nell’attività di rimozione della terra che ha sommerso la statale 90 e la linea ferroviaria che collega la Puglia alla capitale. Il 16 aprile scorso, oltre un mese dopo l’invasione dei binari, il Governo ha dichiarato lo stato di emergenza conferendo tutti i poteri al capo della Protezione Civile. Il giorno prima lo stesso sottosegretario Guido Bertolaso incontrò una delegazione di deputati del PD per annunciare il ripristino dei collegamenti ferroviari e stradali tra la Puglia e la Campania prima dell’estate. “Come non ho dubitato delle affermazioni fatte da Bertolaso – riprende Bordo – non ho dubbi che le dichiarazioni del generale Valotto siano più che fondate. E’ opportuno, quindi, che sia ufficialmente spiegato alle comunità e alle istituzioni locali a che punto sono i lavori e cosa impedisce il rispetto del crono programma iniziale. Come preannunciammo al sottosegretario – conclude Michele Bordo – saremo attenti e vigili affinché gli impegni assunti siano rispettati quanto ai tempi ed alle modalità di esecuzione, perché l’isolamento della Puglia deve cessare al più presto”.

giovedì 6 maggio 2010

Authority alimentare, PD e UdC presentano interpellanza urgente. Bordo: “Brunetta e Calderoli vengano in Aula a spiegarci il motivo del taglio”

I deputati di Partito Democratico e Unione di Centro presenteranno un’interpellanza urgente al Governo per chiedere chiarimenti sulla soppressione dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Alimentare e sollecitare la sua riattivazione ed istituzione nella sede di Foggia. A promuovere l’iniziativa Michele Bordo (PD) e Angelo Cera (UdC), i quali auspicano “la calendarizzazione immediata della discussione sul tema – afferma Bordo – perché non è più tempo di tergiversare sull’argomento: la Capitanata ha diritto ad ottenere finalmente ascolto ed attenzione su questo tema, così come ha diritto a ricevere risposte chiare ed inequivocabili sugli indirizzi del Governo. I ministri che hanno compiuto questa scelta scellerata devono spiegarci sulla base di quali criteri è stata operata ed assumerne la piena responsabilità in Parlamento, laddove è stato deciso che l’Authority fosse istituita nella sede di Foggia – conclude il deputato del Partito Democratico – Solo così gli elettori della Capitanata potranno valutare l’operato del Governo rispetto alle istanze del territorio e trarne le conseguenze”.

“Svelato il disegno leghista; ora la mobilitazione istituzionale e civica”. L’appello di Bordo (PD) contro la cancellazione dell’Authority alimentare

“Nessuno provi a declassare a banale errore burocratico il chiaro disegno politico leghista di cancellare l’Authority alimentare pur di non istituirla a Foggia”. Michele Bordo, deputato del PD, rinnova l’invito alla “mobilitazione istituzionale e civica di fronte all’arroganza di un Governo che ha mostrato, per l’ennesima volta, disprezzo per la nostra comunità, per le nostre legittime aspirazioni e la nostra dignità”. La decisione di inserire l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Alimentare tra gli ‘Enti inutili’ “testimonia quale disinteresse vi sia nei confronti della tutela dei consumatori e delle aziende agricole e agroalimentari – continua Bordo – e quale considerazione abbiano i ministri Fazio, Brunetta e Calderoli del Parlamento: non sono bastati una legge, una mozione e un ordine del giorno approvati a larga maggioranza a convincerli della necessità di compiere ogni atto utile ad istituire questo organismo”. A distanza di 2 anni dai primi allarmi lanciati dai parlamentari del centrosinistra e dalle istituzioni locali “c’è da sperare che l’attivismo annunciato dal presidente della Provincia e dal vice presidente della Camera non sia tardivo e che, neutralizzato il tentativo di cancellarla, il presidente del Consiglio dei Ministri si decida a firmare il decreto di attivazione dell’Authority. Ciò che serve è un atto di volontà politica, non un adempimento burocratico – conclude Michele Bordo – con cui il Governa esprima con chiarezza ed evidenza che Foggia e la Capitanata meritano di ospitare la sede di questa prestigiosa istituzione”.

lunedì 26 aprile 2010

Petrolio alle Tremiti, Bordo presenta la risoluzione ‘blocca trivelle’. “Ancora una volta registriamo il silenzio dell’unico ministro pugliese”

E’ all’attenzione della Commissione Ambiente della Camera la risoluzione presentata da Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, per impegnare il ministro dell’Ambiente a non autorizzare i progetti di trivellazione del fondo marino nello specchio di mare tra Lesina e le Isole Tremiti, poiché si tratta di “un’area di particolare pregio naturalistico ed in prossimità di centri la cui economia si fonda essenzialmente sul turismo e sulla pesca”. “Impegni istituzionali mi impediranno di essere presente al Consiglio provinciale opportunamente convocato in seduta straordinaria a San Domino – afferma il deputato PD – ma con la presentazione della risoluzione ho avviato il percorso istituzionale necessario a garantire la difesa di uno dei più belli ed incontaminati ambienti marini e costieri d’Europa”. L’autorizzazione tecnica già ottenuta dalla multinazionale irlandese “non facilita il nostro compito – continua Bordo – ma non per questo possiamo e dobbiamo astenerci dal manifestare al ministro all’Ambiente ed all’intero Governo la nostra contrarietà al progetto, i cui effetti collaterali potrebbero essere letali per l’ecosistema, il turismo e la pesca. A fronte del positivo attivismo della Regione Puglia, è davvero sconfortante registrare, per l’ennesima volta, il silenzio dell’unico ministro pugliese e della stragrande maggioranza dei parlamentari di maggioranza eletti in Puglia – conclude il deputato del Partito Democratico – a conferma che, per tutti costoro, la Capitanata non ha gli stessi diritti di rappresentanza e tutela di altri territori”.

venerdì 23 aprile 2010

“Autorità portuale attiva per interessi politici e di parte e non generali”. Bordo interroga Matteoli e sollecita l’attuazione della sinergia con Bari

Procedere con la soppressione dell’Autorità portuale di Manfredonia e favorire la costituzione dell’Autorità portuale del Levante, asset strategico per lo sviluppo del traffico di merci e della mobilità di persone verso l’area dei Balcani e il bacino Mediterraneo. Sono le richieste avanzate da Michele Bordo, deputato del PD, al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, con l’interrogazione depositata ieri che sollecita “l’intervento decisivo del Governo a fronte della pretestuosa e dannosa opposizione al decreto di liquidazione posta in essere dal Commissario e dal Commissario Aggiunto i quali percepiscono lauti compensi per guidare un Ente mai istituito”. L’atto ispettivo ricostruisce il lungo e articolato percorso normativo che ha portato dapprima all’istituzione e, dopo meno di 4 anni, al decreto di messa in liquidazione per insufficienza dei volumi di traffico minimi previsti dalla legge istitutiva delle Autorità portuali. “Un requisito che mancava già all’atto della sua istituzione – commenta Bordo – voluta dai parlamentari della destra esclusivamente per ragioni politiche e non certo per motivazioni di carattere economico”. Tant’è vero che il Commissario ed il Commissario aggiunto, la cui nomina e stata frutto esclusivamente della mediazione interna alla destra, sono “attivi e autorevoli esponenti locali del PdL”. Peraltro, il 4 marzo scorso, il TAR Sicilia – Sezione Prima ha respinto i ricorsi avverso la liquidazione e la soppressione dell’Autorità portuale di Trapani, anche questa decretata per la insufficienza dei volumi minimi di traffico, affermando che ‘sia ragionevole interpretare la norma nel senso che, per giustificare la permanenza dell’Autorità Portuale, è necessario che la media dei traffici del triennio non sia inferiore al limite ivi indicato’ e tale requisito è valutato quale ‘condizione indefettibile per il mantenimento dell’Autorità Portuale’. L’intervento del Governo è chiesto dal deputato del PD anche per garantire l’attuazione del “ben più fondato e strategico progetto di costituzione dell’Autorità portuale del Levante”, da realizzare attuando l’estensione della circoscrizione territoriale dell’Autorità portuale di Bari ai porti di Barletta, Manfredonia e Monopoli, come previsto dal decreto dello stesso Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (n.187 del 19.11.2007). “E’ stata questa la scelta degli Enti locali e non la si può mettere in discussione per interessi politici di parte. Anche da questa innovativa soluzione dipende il rilancio del porto Alti fondali di Manfredonia – conclude Michele Bordo – infrastruttura decisiva per lo sviluppo dell’intero sistema produttivo provinciale”.

mercoledì 21 aprile 2010

Frana Montaguto, Bordo: “Governo reticente sulle risorse necessarie alla soluzione strutturale; l’agenda della ricostruzione esclude la ss 90”

“Oggi abbiamo avuto la conferma che il Governo ha colpevolmente perso 40 giorni e provocato gravissimi danni ai cittadini e alle imprese pugliesi e campani che ancora oggi sono isolati a causa della frana di Montaguto”. E’ il commento di Michele Bordo, deputato del PD, all’esito del question time – svoltosi nel pomeriggio di oggi – in cui è stata discussa l’interrogazione presentata per “ribadire la necessità di attenzione da parte dello Stato rispetto all’emergenza sociale, economica e ambientale provocata dalla più grande frana attiva d’Europa al confine tra Puglia e Campania”. Nella risposta, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, ha ribadito che i collegamenti ferroviari saranno riattivati entro la prima decade di giugno, salvo l’insorgere di altri problemi. “Se ne deve dedurre – è la riflessione di Michele Bordo – che, se il Governo fosse intervenuto 40 giorni fa, a fine aprile i treni avrebbero ripreso a circolare; invece dovremo aspettare altri 40 giorni e incrociare le dita che non accada nulla”. Ciò che rende “del tutto insoddisfacente” la risposta del ministro Vito è “l’inesistenza di riferimenti precisi alle risorse necessarie ed a quelle eventualmente già stanziate per venire fuori dall’emergenza e risolvere definitivamente il problema”. Bordo, anche a nome del PD, ha proposto l’utilizzo dei fondi FAS “già immediatamente disponibili e spendibili”. Preso atto della riduzione media del 20% del costo del biglietto ferroviario a vantaggio di chi oggi viaggia tra Foggia e Benevento a bordo dei pullman messi a disposizione da Trenitalia, “resta da definire il risarcimento dovuto a chi, in tutti questi giorni, ha pagato per intero il biglietto di un Eurostar inesistente”. Nulla è stato detto, inoltre, a proposito della riapertura della statale 90 “ben più importante della linea ferroviaria per le popolazioni e le imprese artigiane e dei servizi che operano sul mercato locale, alcune delle quali sono già in crisi a causa del crollo delle vendite”. Rispetto agli impegni assunti dal Governo in Aula, “saremo attenti e vigili – ha concluso Michele Bordo – affinché siano rispettati e, soprattutto, si eviti che Puglia e Campania possano presto ritrovarsi nuovamente isolate l’una dall’altra”.

martedì 20 aprile 2010

Frana ss90, Bordo: “Attendiamo atti concreti e notizie certe sui fondi”. Nel pomeriggio di domani il question time sull’interrogazione del deputato PD

“Mi attendo dal Governo atti concreti e notizie certe innanzitutto sulle risorse da stanziare per superare l’emergenza ed avviare la ricostruzione delle opere pubbliche sepolte sotto centinaia di metri cubi di terra”. E’ l’auspicio espresso da Michele Bordo alla vigilia del question time – in programma alle 15.00 di domani, mercoledì 21 aprile (diretta su Rai3) – in cui sarà discussa l’interrogazione presentata dal deputato del Partito Democratico per sapere quali azioni saranno intraprese per “far fronte ai drammatici effetti che la più grande frana attiva d’Europa ha provocato al confine tra Puglia e Campania”. Fino a questo momento “il Governo non ha certo brillato per reattività: l’emergenza è stata dichiarata 40 giorni dopo l’interruzione dei collegamenti ferroviari ed a 2 anni di distanza dalla chiusura della statale 90 – continua Bordo – Ministri e parlamentari di destra hanno preferito polemizzare con la Giunta regionale campana piuttosto che impegnarsi da subito nelle attività indispensabili a procedere celermente con la ricostruzione”. “Mi auguro che l’attribuzione della responsabilità dell’intervento direttamente in capo alla Protezione Civile nazionale possa velocizzare i tempi dell’intervento – afferma il deputato del PD – ma è urgente uscire dalla vaghezza di questi giorni e fornire notizie più precise alle comunità toccate dall’emergenza”. Quanto accaduto al confine tra la Puglia e la Campania “sia di monito al Governo circa l’opportunità di invertire la propria rotta politica e istituzionale rispetto al Mezzogiorno – conclude Michele Bordo – e di iscrivere in cima all’agenda delle priorità un grande programma di difesa del suolo, perché il dissesto minaccia la sopravvivenza stessa di moltissime comunità”.

lunedì 19 aprile 2010

“Estrarre petrolio dall’Adriatico provoca inquinamento e declino economico”. Bordo annuncia una risoluzione alla Commissione Ambiente della Camera

“Il Ministro dell’Ambiente non può autorizzare i progetti di trivellazione del fondo marino tra le coste del Gargano e le Isole Tremiti, a meno di non volere assumere la responsabilità dell’inquinamento di uno specchio di mare tra i più puliti e protetti d’Europa e del declino economico di centri che vivono di turismo e pesca”. E’ la conclusione a cui giunge la risoluzione parlamentare che Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, si appresta a presentare alla Commissione Ambiente della Camera per “scongiurare il via libera del Governo ai progetti di ricerca del petrolio a pochi chilometri dalla riserva marina delle Tremiti e dalle coste del Parco Nazionale del Gargano”. “Abbiamo appreso dalla stampa quali sono i progetti di una multinazionale irlandese e possiamo immaginare quali profitti potrebbe realizzare dall’eventuale estrazione di petrolio – afferma Bordo – Ciò che continua a sfuggirmi è il vantaggio per le nostre comunità e per il nostro territorio quando è sufficiente la sola perforazione esplorativa a determinare lo sversamento in mare di metalli pesanti e agenti inquinanti assorbiti dagli organismi marini e, a cascata, dall’intera catena alimentare che si conclude sulle nostre tavole”. Inoltre, continua il deputato del Partito Democratico, “le perforazioni determinano effetti negativi sull’assetto geologico del fondo marino e proprio in Puglia non abbiamo bisogno di doverci preoccupare anche di questa forma di dissesto del territorio, che rischia di essere particolarmente pericoloso in una zona sismica”. Questa attività industriale necessita anche di “grandi quantità di acqua dolce, che sarà sottratta alle già esangui condotte idriche che alimentano le case, le aziende e gli alberghi della costa”. “A conti fatti e senza alcun pregiudizio nei confronti delle imprese minerarie, il bilancio di questa operazione presenta esclusivamente costi –ambientali, economici e sociali– per il nostro territorio – conclude Michele Bordo – che ha bisogno, invece, del mare pulito per continuare a crescere investendo energie e risorse per lo sviluppo del turismo, della nautica e della filiera ittica”.

giovedì 15 aprile 2010

Frana ss90, una delegazione di deputati del PD incontra Guido Bertolaso. Bordo: “Assicurata la ripresa dei collegamenti entro l’estate; saremo vigili”

Ripristinare prima dell’estate i collegamenti ferroviari e stradali tra la Puglia e la Campania, oggi interrotti dalla gigantesca frana al confine tra le due regioni, è l’obiettivo di brevissimo periodo indicato da Guido Bertolaso alla delegazione di deputati del Partito Democratico che ha chiesto ed ottenuto, questa mattina, un incontro con il sottosegretario alla Protezione Civile. Al vertice hanno partecipato: Francesco Boccia, Michele Bordo, Costantino Boffa, Dario Ginefra e Ludovico Vico. In premessa Bertolaso ha confermato che il Consiglio dei Ministri, nella seduta di domani, dichiarerà lo stato di emergenza. Da quel momento, ad occuparsi della frana sarà direttamente il sottosegretario “che ha già programmato un’ispezione dei luoghi nel pomeriggio di venerdì – riporta Michele Bordo – per rendersi conto di quale disastro sia accaduto e di quanto si stia facendo e si debba fare”. In cima all’agenda delle priorità presentata dai deputati del PD c’è “il ripristino dei collegamenti ferroviari e stradali – sottolinea Bordo – giacché la frana ha isolato la Puglia dalla capitale e reso oltremodo difficoltoso il collegamento con Napoli”. Su questo punto Bertolaso ha mostrato ottimismo e sostenuto la possibilità di attivare una bretella ferroviaria già prima dell’estate; “non escludendo l’ipotesi – afferma il deputato del PD – di fare ricorso all’esercito per accelerare i lavori”. Sempre Bertolaso ha affermato che probabilmente utilizzerà le risorse del fondo ordinario della Protezione civile, immediatamente disponibili e spendibili, per gli interventi emergenziali. “Ai Fas piuttosto che ad altre fonti di finanziamento regionali, statali ed europee si dovrà fare ricorso per la progettazione e la realizzazione degli ormai ineludibili interventi strutturali – riprende Michele Bordo – che il sottosegretario intende avviare parallelamente alla risoluzione delle emergenze derivate dall’interruzione dei collegamenti e dalla minaccia che la frana arrivi ad invadere l’alveo del Cervaro, provocando un disastro ambientale di proporzioni enormi”. Altra richiesta avanzata dai deputati del PD è stata garantire tutela agli utenti, in particolare i diversamente abili oggi impossibilitati a viaggiare per l’inadeguatezza dei pullman utilizzati per collegare le stazioni ferroviarie di Foggia e Benevento. “Questo tipo di problemi, compresa l’indispensabile e logica riduzione del prezzo del biglietto, saranno oggetto di una specifica conferenza dei servizi che Bertolaso ha annunciato di voler convocare a brevissimo”. “Insieme ai colleghi pugliesi e campani, sono soddisfatto dell’esito dell’incontro con il sottosegretario alla Protezione Civile, frutto delle sollecitazioni che innanzitutto i parlamentari del PD hanno avanzato nei confronti del Governo. Saremo comunque attenti e vigili – conclude Michele Bordo - affinché gli impegni assunti questa mattina siano rispettati quanto ai tempi ed alle modalità di esecuzione”.

mercoledì 14 aprile 2010

Frana Montaguto, Bordo (PD): “Fitto e Palese offendono i cittadini con annunci di interventi tardivi e senza certezze sulle risorse”

“Invece di vergognarsi, il ministro Raffaele Fitto e la sua protesi regionale Rocco Palese si vantano del fatto che venerdì prossimo, quando saranno trascorsi ben 35 giorni dall’interruzione dei collegamenti ferroviari tra la Puglia e la Campania, il Governo dichiarerà lo stato di emergenza”. Così Michele Bordo, deputato del PD, commenta le dichiarazioni del ministro per gli Affari regionali e del consigliere regionale del PdL, definendole “offensive per le migliaia di viaggiatori che hanno affrontato vere e proprie odissee pur di arrivare da una sponda all’altra del Paese, per le migliaia di cittadini dei paesini dell’Appennino attraversati giorno e notte dai tir e dalle auto che non possono circolare sulla statale 90, per le migliaia di imprese che hanno avuto problemi a consegnare per tempo le merci prodotte. A ciascuno di loro dovrebbero chiedere scusa invece di impegnarsi nel solito, maldestro scaricabarile politico”. La dichiarazione dello stato di emergenza, peraltro, “è solo il primo tassello di una strategia che necessita di risorse finanziarie immediatamente disponibili per evitare che la frana arrivi al Cervaro e provochi un disastro ambientale di proporzioni vastissime – conclude Michele Bordo – Fitto e Palese evitino proclami privi di contenuto e si impegnino per ottenere ciò che ai cittadini pugliesi e campani spetta per diritto e non per concessione”.

martedì 13 aprile 2010

Frana ss90, Bordo: “Mobilitazione civica contro l’inerzia del Governo”.L’interrogazione del deputato PD al question time di mercoledì 21 aprile

L’emergenza sociale, ambientale ed economica provocata dalla frana che ha troncato in due l’Italia al confine tra Puglia e Campania sarà, finalmente, all’attenzione della Camera dei Deputati grazie all’interrogazione presentata dall’on. Michele Bordo, deputato del PD, inserita nel question time con il Governo in programma mercoledì 21 aprile 2010, alle ore 15. L’atto parlamentare, depositato questa mattina e che riprende l’interrogazione presentata nell’immediatezza dell’evento, oltre a denunciare “una vergogna nazionale – afferma il deputato – perché tale è da considerarsi l’assoluta inerzia del Governo a fronte di una delle più gravi emergenze ambientali dell’ultimo decennio”, avanza una serie di richieste: dichiarare lo stato di emergenza; ripristinare con urgenza il collegamento ferroviario tra la Puglia e la capitale e, nelle more, garantire agevolazioni tariffarie agli utenti della linea ferroviaria Lecce-Napoli/Roma in ragione del disagio sofferto; ripristinare l’integrità della Strada Statale 90 ‘delle Puglie’; finanziare e realizzare interventi strutturali per il contenimento della frana e l’attenuazione degli effetti sul territorio. “E’ impensabile che ad oltre 30 giorni dalla totale interruzione della linea ferrovia e della parziale inagibilità della statale 90 nessuna autorità di Governo abbia compiuto alcuna azione operativa – commenta Michele Bordo – Il Commissario delegato a questa emergenza è stato abbandonato a se stesso, senza poteri effettivi e senza fondi per operare; i cittadini, gli enti e le imprese di aree già svantaggiate subiscono danni e disagi di enorme portata che nessuno risarcirà mai. Quanto sta accadendo nel territorio di Montaguto è la drammatica rappresentazione del disinteresse del Governo e del PdL verso il Sud: invece di operare affinché si recuperi il ritardo di sviluppo, si aggrava questo gap evitando anche di rendere disponibili i finanziamenti che per legge spettano alle regioni meridionali. L’assenza dello Stato deve essere colmata dalla presenza, la più evidente possibile, delle istituzioni regionali e locali, dei cittadini di Puglia e Campania – è l’appello di Michele Bordo – la loro mobilitazione civica è l’unica soluzione per cercare di attirare l’attenzione di un Governo intriso di leghismo e antimeridionalismo: se un evento del genere fosse accaduto a nord del Po, sarebbero già disponibili le risorse per aprire i cantieri e ripristinare i collegamenti. Se ce ne fosse ancora bisogno, l’inerzia del Governo dimostra quanto poco o per nulla contino i ministri del Sud e, tra loro, il ministro pugliese per gli Affari Regionali, che la frana l’ha forse solo vista dall’aereo di Stato che lo porta da Lecce a Roma”.

lunedì 22 marzo 2010

“Il Sud e la Capitanata non sono nell’agenda del Governo e del PdL”.Bordo presenta il report della propria attività sul ‘Pullman dei Deputati PD’

“Gli atti e i fatti dimostrano l’indifferenza del Governo e della destra ai problemi, seri e strutturali, del Sud; chi afferma il contrario non sa di cosa parla o vuole vendere fumo”. Così Michele Bordo (PD) ha commentato il report dell’attività del Gruppo del Partito Democratico alla Camera, presentato sabato mattina in coincidenza con l’arrivo a Foggia del Pullman dei Deputati PD, impegnato a girare l’Italia per “illustrare ai cittadini cosa abbiamo proposto e fatto in quasi due anni di lavoro per costringere il Governo a confrontarsi con i problemi reali della gente”. Il bilancio per la Capitanata, in particolare, è “davvero deficitario”. Il caso emblematico è “l’assoluto disinteresse” verso l’ordine del giorno approvato in Aula per impegnare il presidente del Consiglio dei Ministri ad istituire a Foggia l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Alimentare: “Lo abbiamo approvato il 18 dicembre 2008, mandando in minoranza il Governo – commenta Bordo – ed ancora oggi aspettiamo il decreto di Berlusconi”. Diverse e qualificate le proposte di legge presentate dal deputato manfredoniano: dalla Corte d’Appello a Foggia al Parco archeologico della Daunia, dalla Soprintendenza per i beni archeologici della Puglia settentrionale al Fondo per la sicurezza delle comunità che ospitano i Centri di accoglienza per immigrati. “Il problema è che maggioranza e Governo non hanno alcun interesse a che si proceda alla loro calendarizzazione”. Governo distratto anche rispetto alla mozione con cui Bordo ha chiesto fondi straordinari (70 milioni di euro) per i territori del Preappennino Settentrionale e dell’Alto Tavoliere colpiti dall’alluvione di maggio dello scorso anno. “La gran parte delle molte interrogazioni non ha avuto esito da parte dei ministri – continua il deputato del PD – ulteriore segnale di disinteresse verso i problemi del nostro territorio; e quelle che una risposta l’hanno ottenuta fanno emergere la penalizzazione della Capitanata: taglio dei fondi per la messa in sicurezza della statale 89; ritardi e rallentamenti per il raddoppio della linea ferroviaria Lesina-Termoli e per la realizzazione dell’Alta Capacità tra Napoli e Bari; indisponibilità di fondi straordinari per il dissesto idrogeologico a Lesina Marina”. “L’esemplificazione della scomparsa del Sud dall’agenda politica della destra – continua Bordo – è nel voto contrario del PdL e nel parere negativo del Governo ad un ordine del giorno, presentato a dicembre 2008, con cui chiedevo il rispetto delle destinazioni e delle percentuali di assegnazione alla Puglia del Fondo per le Aree Svantaggiate. Ecco cosa produce il leghismo”. “E’ per spiegare queste cose ai cittadini che abbiamo deciso di metterci in viaggio – conclude Michele Bordo – convinti che il dialogo e il contatto diretto ci consentano di superare lo sbarramento mediatico imposto dalla destra a quasi tutti i mezzi di informazione di massa e di smascherare l’incapacità di questo Governo e di questa maggioranza”.

giovedì 18 marzo 2010

Frana SS 90,Bordo chiede di “utilizzare fondi FAS e risorse europee;ridurre i costi del biglietto ferroviario fin tanto che la linea è interrotta"

Ripristinare con urgenza il collegamento ferroviario nella tratta Panni (FG)-Montaguto (AV) e, nelle more, garantire agevolazioni tariffarie agli utenti della linea ferroviaria Lecce-Napoli/Roma in ragione del disagio sofferto; ripristinare l’integrità della Strada Statale 90 ‘delle Puglie’; finanziare e realizzare interventi strutturali per il contenimento della frana e l’attenuazione degli effetti sul territorio. Sono le richieste avanzate da Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, nell’interrogazione presentata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per portare all’attenzione del Governo “l’emergenza sociale e ambientale provocata dal più grande movimento franoso attivo d’Europa”. Proprio all’Unione Europea “si potrebbe e dovrebbe guardare – afferma Bordo a margine della formalizzazione dell’intervento – per verificare la possibilità di beneficiare di risorse straordinarie; altrimenti Ministero e Protezione Civile dovrebbero adoperarsi per coordinare le Regioni Campania e Puglia nell’adozione di misure a valere sui fondi europei per le aree dell’Obiettivo 1”. Per intanto, Michele Bordo ribadisce la “assoluta priorità” dell’intervento di ripristino della linea ferroviaria e della statale 90, entrambe danneggiate dalla frana, e sollecita il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a concertare con il gruppo Ferrovie dello Stato la riduzione del costo del biglietto sulla tratta Lecce-Napoli/Roma: “non si può chiedere di pagare lo stesso prezzo di un viaggio in Eurostar a chi, per diversi mesi ancora, sarà costretto a salire e scendere da treni e pullman e impiegherà almeno un’ora in più per arrivare nella capitale”. “Ciò che rilevo con ulteriore rammarico è il silenzio delle istituzioni statali, a partire dal ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto, e dei media nazionali; quasi che i problemi e i drammi del Sud non riguardino l’intero Paese. Magari – conclude Michele Bordo – potrebbe essere questa l’occasione per impiegare finalmente nelle regioni meridionali una parte dei fondi FAS che il Governo ha sequestrato e utilizza per i motivi più disparati e sempre a vantaggio di altre zone del Paese”.

mercoledì 17 marzo 2010

“Governo inerte per la frana che ha tranciato la Foggia-Benevento”. Michele Bordo annuncia un’interrogazione al ministro Matteoli

“E’ deplorevole la leggerezza con cui il Governo e la Protezione Civile stanno affrontando l’emergenza provocata dall’interruzione della tratta ferroviaria tra Foggia e Benevento: le due sponde del Paese non sono più collegate e ci si limita ai monitoraggi”. Michele Bordo, deputato del PD, preannuncia un’interrogazione al ministro dei Trasporti per chiedere “attenzione ed intervento straordinari per quanto sta accadendo al confine tra Puglia e Campania, a maggior ragione considerando i disagi provocati anche alla circolazione automobilistica dal restringimento della statale 90 ed ai dannosi effetti che il traffico pesante sta avendo sui paesini della zona”. “L’intera dorsale appenninica meridionale è segnata dal fenomeno del dissesto idrogeologico – continua Bordo – la cui portata è talmente vasta da non poter essere fronteggiata con i soli fondi ordinari delle Regioni o, peggio, delle Province e dei Comuni”. Quando, come nel caso della frana tra Panni (FG) e Montaguto (AV) le frane “rompono una delle dorsali trasportistiche di maggiore rilievo per l’Italia e l’Europa, il Governo ha il dovere di intervenire con la massima celerità ed efficacia, per evitare disagi alle persone e danni alle imprese”. Al contrario, “fonti giornalistiche ipotizzano siano necessari mesi prima di riattivare il collegamento su ferro. Se ciò accadesse, avremmo l’ulteriore conferma del disinteresse nei confronti del Sud – conclude Michele Bordo – e non ci sarebbe da meravigliarsi se la frana venisse presa a motivo dell’ulteriore slittamento dei programmi di realizzazione dell’Alta Capacità”.

giovedì 11 marzo 2010

“Pecorella pensa alla secessione di Manfredonia dalla Capitanata?”Bordo commenta il “plagio del programma” leghista del candidato sindaco del Pdl

“Oggi ha copiato il programma dei sindaci leghisti. Diventasse sindaco, Stefano Pecorella cosa farebbe? La secessione di Manfredonia dalla Capitanata?”. Michele Bordo, deputato del PD, usa l’ironia per commentare la notizia del “plagio programmatico realizzato dal candidato sindaco del PdL sipontino: un atto politicamente vergognoso e una grave scorrettezza nei confronti dei cittadini”. “E’ inquietante scoprire che Pecorella ha copiato il programma di governo che alcuni candidati sindaco della Lega Nord hanno presentato in occasione delle elezioni amministrative dello scorso anno – continua Bordo – perché dimostra una preoccupante carenza di idee da parte di chi oggi, nella Giunta provinciale, amministra un settore delicato qual è l’Ambiente e vorrebbe governare una città di oltre 50.000 abitanti, con bisogni e aspirazioni decisamente diversi da quelli di qualche comune della Padania”. “Ricordo a Pecorella che a Manfredonia c’è il bellissimo castello di re Manfredi non la statua di Alberto Da Giussano. E’ offensiva l’assoluta mancanza di rispetto per le radici culturali della comunità manfredoniana, ed è inquietante l’incapacità di cogliere e valorizzare le specificità territoriali sipontine – conclude Michele Bordo – Ad aggravare il quadro c’è il disprezzo per l’intelligenza altrui: invece che ammettere il plagio Pecorella cerca giustificazioni inconsistenti e inesistenti. Un politico del genere non può diventare sindaco di Manfredonia e sono certo che questo non accadrà mai”.

mercoledì 10 marzo 2010

“A Stornarella e Cerignola bisogna prevenire pericolose tensioni sociali”. Colloquio telefonico tra Michele Bordo ed il prefetto di Foggia

L’omicidio di Stornarella e l’andamento della campagna elettorale a Cerignola sono stati gli argomenti del “cortese e proficuo” colloquio telefonico tra l’on. Michele Bordo, deputato del PD e componente della Commissione bicamerale Antimafia, ed il prefetto di Foggia, Antonio Nunziante, svoltosi a margine della settimanale riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. “Il delitto verificatosi nel Basso Tavoliere ha tragicamente riportato all’attenzione delle istituzioni la complessità del quadro sociale di questa comunità, come di molte altre a prevalente economia agricola della Capitanata, e le tensioni che potrebbero scaturire o acuirsi a seguito di episodi del genere”, afferma Bordo, sollecitato ad intervenire dal Circolo PD di Stornarella e dal consigliere regionale Dino Marino. “Il prefetto mi ha rassicurato sull’attenzione al caso da parte dei vertici provinciali delle forze dell’ordine ed annunciato il rafforzamento, compatibilmente con gli organici disponibili, dei servizi di controllo del territorio a scopo preventivo”. A Cerignola “sta pericolosamente salendo il livello di tensione a causa degli atteggiamenti irresponsabili e censurabili di un candidato sindaco, resosi protagonista di violente aggressioni verbali nei confronti di candidati e dirigenti del PD – spiega il deputato – ai quali esprimo la mia solidarietà personale e politica”. La segnalazione, originata anche dalla richiesta del Circolo PD di Cerignola e dell’assessore regionale Elena Gentile, è stata “accolta con grande attenzione da parte del prefetto, impegnatosi a potenziare gli organici delle forze dell’ordine in occasione delle operazioni di voto, per garantire ai cerignolani il rispetto della legalità e la piena agibilità democratica”.

mercoledì 3 marzo 2010

Ex LSU scuola, Bordo interroga la Gelmini per la tutela dei posti di lavoro, l’incremento delle ore contrattuali e la regolarità dei pagamenti

Unificare i contratti di lavoro oggi applicati alle diverse categorie di ex-LSU impiegati nel settore scolastico, tutelando i livelli occupazionali attuali; garantire l’impiego per 40 ore settimanali e la regolarità del pagamento delle spettanze. Sono le richieste avanzate da Michele Bordo, deputato del PD, al ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, nell’interrogazione depositata mercoledì 2 marzo. L’intervento è motivato dalla “scarsa chiarezza delle norme che regolano questo comparto, a cui sono addetti oltre 15.000 lavoratori, e dalla mancata definizione delle procedure per il finanziamento dei contratti, pur previsto nel bilancio dello Stato per il 2010”, afferma Bordo. Proprio quello della programmazione finanziaria è “uno dei nodi da sciogliere. Innanzitutto, perché il destino di queste persone non può essere messo in discussione annualmente; quindi, perché il meccanismo burocratico da cui dipende la conferma dei contratti e l’attivazione dei pagamenti risulta essere troppo complicato e farraginoso, lasciando spazio ad interpretazioni anche configgenti tra loro e provocando ritardi nella riscossione effettiva delle spettanze”. “Anche queste sono le conseguenze della pseudo riforma della scuola voluta da Tremonti e Gelmini e finanziata con i licenziamenti dei docenti e del personale ATA – conclude Michele Bordo – Un intervento miope e grossolano, il cui unico effetto visibile sarà il progressivo impoverimento della scuola pubblica e la mancata attuazione del diritto allo studio”.

giovedì 25 febbraio 2010

“Un piano straordinario per tagliare le radici economiche e sociali ai clan”.E’ la proposta di Bordo nel giorno del ‘No Faida Day’ di Monte S. Angelo

“E’ urgente la definizione e attuazione di un vero e proprio piano straordinario per la sicurezza e la legalità in aree a rischio, com’è quella del Gargano, fondato su investimenti destinati al potenziamento degli organici e delle dotazioni, finanziarie e infrastrutturali, degli apparati giudiziari e delle forze dell’ordine”. E’ la proposta avanzata da Michele Bordo, deputato del PD e componente della Commissione bicamerale Antimafia, in coincidenza con il ‘No Faida Day’: la manifestazione organizzata a Monte Sant’Angelo “a cui partecipo condividendo il positivo e concreto obiettivo di favorire la nascita e il radicamento di un movimento civico fondato sull’affermazione della legalità diffusa”. “L’alleanza civica e istituzionale composta nel cuore del Gargano testimonia la volontà di non minimizzare o, peggio, nascondere i problemi di sicurezza e ordine pubblico vissuti in questo bellissimo Comune della nostra provincia – continua il deputato – La legalità è condizione necessaria, anche se non sufficiente, per realizzare il benessere e lo sviluppo di una comunità, perché senza legalità non si possono eliminare o attenuare le marginalità sociali e si vanifica ogni attività di promozione delle occasioni di lavoro e di sviluppo. A sostegno di questo positivo processo dobbiamo contribuire tutti alla radicale riqualificazione sociale e riconversione produttiva dei patrimoni confiscati alle organizzazioni criminali che operano sul territorio. E’ dovere delle istituzioni, centrali e locali, rendere disponibili i beni confiscati il più rapidamente possibile – sottolinea Bordo – e favorire, nella loro assegnazione, soggetti economici e sociali nati per volontà dei ragazzi di Monte o destinati a produrre occasioni di lavoro per loro. Perché a loro dobbiamo dimostrare che per affermare se stessi non hanno bisogno di impugnare un’arma o fare traffici illeciti”. La manifestazione di Monte Sant’Angelo “è un segnale preciso rivolto allo Stato da un’intera comunità, che chiede maggiore sicurezza e serenità – conclude Michele Bordo – Lo Stato ha il dovere di rispondere all’appello e di intensificare la già meritoria azione compiuta da magistrati e forze dell’ordine, fornendo loro risorse umane, finanziarie e strutturali per tagliare le radici sociali ed economiche alla criminalità organizzata”.

martedì 23 febbraio 2010

“Pepe si dimetta ed eviti alla Capitanata altro immobilismo amministrativo”. Michele Bordo interviene sulla crisi alla Provincia di Foggia

“La crisi a Palazzo Dogana rischia ormai di ledere anche la dignità e la credibilità personali di Antonio Pepe, costretto com’è stato a rompere l’accordo elettorale con l’UdC per assecondare le mire di potere di alcuni consiglieri eletti grazie a quello stesso accordo”. Così Michele Bordo, deputato del PD, interviene sulla crisi aperta alla Provincia di Foggia dalla revoca delle deleghe assessorili ai rappresentanti dell’UdC. Il quadro politico attuale a Palazzo Dogana è “facilmente leggibile: governa una minoranza elettorale che ha espropriato i voti dell’UdC e delle altre formazioni centriste in lizza 2 anni fa; la Giunta è stata sfiduciata nei fatti dalle ‘civiche’ costruite ad hoc per garantire rappresentanza alle diversi correnti pidielline; l’attività amministrativa è bloccata”. “Quest’ultima – sottolinea Michele Bordo - è la più grave responsabilità del presidente Pepe: la sua frequente assenza, causata dagli impegni parlamentari, ha determinato un vero e proprio immobilismo dell’amministrazione provinciale. Noi lo abbiamo detto fin dalla sua elezione e torniamo a dirlo oggi, utilizzando le parole di Gianfranco Fini: Pepe non abusi della fiducia dei cittadini e scelga se fare il parlamentare o il presidente della Provincia”. “Personalmente, faccio fatica ad immaginarlo impegnarsi in faticose e stressanti discussioni sul rimpasto in Giunta, chiesto dai trasformisti di turno l’attimo successivo alla formalizzazione della crisi – continua Bordo – e sul mercato delle deleghe che già è stato aperto senza alcuna cura degli interessi e delle aspirazioni della Capitanata. A questo punto – conclude il deputato del PD – mi auguro, per il bene della Capitanata, che il presidente Pepe decida di dimettersi e restituire la parola ai cittadini. La provincia di Foggia ha bisogno di un’amministrazione forte e autorevole, che il centrodestra non è in grado di assicurare”.

giovedì 18 febbraio 2010

Pisanu non fa esprimere l’Antimafia sul caso del Grande Fratello. Bordo: “Atteggiamento formalista e insensibile al tema della legalità”

“Sono profondamente deluso dall’atteggiamento formalistico del presidente Pisanu e ancor più convinto che abbia fatto perdere alla Commissione l’opportunità di assolvere degnamente ad una delle sue missioni istituzionali: promuovere la cultura dell’antimafia tra le giovani generazioni”. E’ quanto dichiara Michele Bordo, deputato del PD e componente della Bicamerale Antimafia, all’esito della riunione in cui il presidente, on. Beppe Pisanu, ha ritenuto che l’organismo non potesse esprimersi sulle vergognose affermazioni fatte da uno dei concorrenti italiani del Grande Fratello spagnolo a proposito della potenza e della intelligenza della mafia italiana. “L’atteggiamento formalistico del presidente – continua Bordo – mal si concilia con l’eco sociale e di stampa avuto da questo vergognoso episodio. La giovane e giovanissima età del pubblico di telespettatori ed internauti che segue il programma in questione avrebbe dovuto suggerire comportamenti di ben altra sensibilità, politica e istituzionale, ed una più attenta valutazione dei compiti della Commissione, tra cui figura anche la promozione della cultura della legalità”. Il deputato del PD intende, comunque, riproporre la questione e presentare un’interrogazione sul caso, “a cui mi attendo una celere risposta da parte del Governo”. “La nostra azione ha maggiore senso quando sollecitiamo i giovani a riflettere sui valori propri dell’antimafia – conclude Michele Bordo – al contrario, se le istituzioni indulgono nel tentativo di ammorbidire e minimizzare episodi del genere arrecano un danno alla propria credibilità e, ancor più, alla coscienza delle nuove generazioni”.

martedì 16 febbraio 2010

GF e mafia,Bordo:“Vergognose le affermazioni e l’inerzia dell’azienda”.Il deputato annuncia un odg in Antimafia e si appella alla famiglia Berlusconi

La Commissione bicamerale Antimafia sarà interessata al caso di uno dei concorrenti italiani del Grande Fratello spagnolo che ha pronunciato frasi di esaltazione della potenza e della capacità della mafia italiana. L’iniziativa è annunciata da Michele Bordo, deputato del PD e componente dell’organismo bicamerale: “In apertura di seduta, mercoledì prossimo, sottoporrò all’attenzione della presidenza un ordine del giorno per esprimere formale e decisa condanna di quelle vergognose affermazioni e per chiedere l’intervento dell’AGCOM sul Gruppo Mediaset”. Il documento fa rilevare che “il contenuto di tali affermazioni è gravemente lesivo della dignità e del dolore dei parenti delle migliaia di vittime delle organizzazioni mafiose che operano in Italia - attivando forme di controllo del territorio fondate sulla violenza, la prevaricazione, l’infiltrazione del tessuto economico e delle istituzioni – nonché dell’immagine del nostro Paese”. “Quanto detto in quella trasmissione, seguita da milioni di telespettatori e internauti – prosegue Bordo – testimonia la pervasività della cultura dell’illegalità e della mitologia mafiosa, connotata dal riconoscimento di una sorta di ‘etica del mafioso’ a cui richiamarsi per legittimare affari illeciti, estorsioni e usura, omicidi e stragi”. “E’ altrettanto vergognoso che gli autori della trasmissione e i vertici del Gruppo Mediaset non abbiano, apertamente e chiaramente, preso le distanze ed adottato i provvedimenti del caso. Ritengo doveroso l’intervento dell’Autorità per le Garanzie nella Comunicazione, con l’obiettivo di verificare ed eventualmente sanzionare la mancata attività di controllo da parte della società che opera grazie a una concessione dello Stato. Sempre che – conclude Michele Bordo – la famiglia Berlusconi non decida di procedere autonomamente alla cancellazione di un programma i cui protagonisti hanno più volte superato la soglia della tollerabilità civica”.

lunedì 15 febbraio 2010

Dobbiamo scrollarci di dosso il peso della illegalità”. Michele Bordo commenta la vicenda della coop. Re Manfredi

“Denunciare gli estorsori è necessario e conveniente, per se stessi e per la comunità in cui si opera, alla quale mi appello affinché si stringa attorno ai soci della Coop Re Manfredi per scongiurare i rischi e i pericoli che possono derivare dall’isolamento”. Lo afferma Michele Bordo, deputato del PD e componente della Commissione Bicamerale Antimafia, intervenendo a sostegno di “un gruppo di giovani imprenditori che, con coraggio e dignità, ha deciso di chiedere aiuto e sostegno allo Stato, ottenendo adeguata protezione dalla magistratura e dalle forze dell’ordine”. Il tema della diffusione capillare delle estorsioni “è, purtroppo, sempre d’attualità in Capitanata e va affrontato con un’azione sinergica di istituzioni e società civile – continua il deputato – per tutelare chi opera e rendere la nostra terra capace di accogliere investimenti produttivi”. L’azione delle mafie al Sud costa il 2,5% delle ricchezze prodotte dall’economia sana, perché “costringe migliaia di giovani ad emigrare, centinaia di aziende a chiudere ed altrettante a non investire. E’ un peso che non possiamo e dobbiamo più sopportare – conclude Michele Bordo – prendendo esempio dai soci della Re Manfredi e dal loro coraggio”.

mercoledì 3 febbraio 2010

“Legislazione antimafia in Puglia argine all’inquinamento malavitoso”. Michele Bordo commenta l’audizione di Nichi Vendola a Palazzo San Macuto

“La concreta azione antimafia messa in campo dalla Giunta e dal Consiglio della Regione Puglia ha elevato un argine robusto al dilagare dell’inquinamento malavitoso nell’economia e nella pubblica amministrazione”. E’ il commento di Michele Bordo, deputato del PD e componente della Commissione bicamerale Antimafia, all’audizione del presidente Nichi Vendola dinanzi ai commissari di Palazzo San Macuto, atto con cui si è chiuso il ciclo degli incontri con i governatori delle 4 regioni meridionali più grandi. Nel corso dell’incontro “Vendola ha offerto un’approfondita e acuta analisi della pervasività e della pericolosità del fenomeno mafioso in Puglia – continua Bordo – ed illustrato all’attenzione della Commissione i contenuti del percorso di contrasto e prevenzione messo in campo, avvalendosi appieno dell’autonomia legislativa e finanziaria”. In questi ultimi 5 anni, la Giunta regionale ha varato, “con l’indispensabile supporto del Consiglio”, norme che prevedono: la risarcibilità dei danni subiti da persone e imprese vittime dell’usura e del racket; il contrasto al caporalato realizzato attraverso il ritiro dei fondi comunitari, statali e regionali assegnati alle imprese illegali; la ‘bonifica’ della governance dell’Istituto autonomo case popolari e dei meccanismi di assegnazione degli alloggi; la stabilizzazione dei forestali, da cui è derivata una drastica riduzione del numero di incendi; l’effettività della confisca dei beni delle organizzazioni mafiose e lo stanziamento di 7,5 milioni per sostenere il loro reimpiego a fini sociali. “Una produzione normativa assolutamente originale e di qualità europea, che rappresenta uno dei tratti distintivi della presidenza Vendola – conclude Michele Bordo – Un esempio di buon governo e buona politica che lo Stato e le altre regioni farebbero bene ad emulare per rafforzare l’azione antimafia a tutti i livelli territoriali”.

lunedì 25 gennaio 2010

Primarie, Bordo:“Indiscutibile successo di Vendola, ora tacciano gli ultras.Al presidente il compito di infondere fiducia e coraggio, il PD è con lui"

“Il successo di Nichi Vendola alle primarie di domenica è indiscutibile. Va sottolineata, tuttavia, la generosità di Francesco Boccia che ha scelto la via difficile delle primarie per mantenere unito il centrosinistra, pur potendo ottenere la candidatura per investitura e nonostante i rischi politici e personali che correva. Scegliendo il confronto, Francesco Boccia ha dimostrato che in politica è possibile e doveroso anteporre le ragioni generali a quelle personali; e tutti dovrebbero dargliene atto”. Archiviate le primarie, Michele Bordo, deputato del PD, guarda alla sfida elettorale e fa appello al “buon senso di chi ha vinto. Ora è il momento di smetterla con i toni da ultras e di avere rispetto verso chi ha perso; a maggior ragione considerando il ruolo decisivo che, durante la prossima campagna elettorale, avranno la struttura, l’organizzazione, i dirigenti e gli iscritti del PD per sostenere la candidatura del presidente uscente, sconfiggere la destra e proseguire l’azione di governo del centrosinistra”. “Ciascuno di noi era ed è ben consapevole di quale sia il valore, politico ed elettorale, di Nichi Vendola – prosegue il deputato del PD – Resta il rammarico di non essere riusciti a costruire, nonostante le primarie e l’auspicio di tutti, la stessa coalizione di centrosinistra che ha saputo vincere in gran parte della Puglia le sfide elettorali della scorsa primavera, anche contro il vento di destra. Vivremo la prossima sfida per il governo della Puglia con una coalizione meno larga di quanto fosse auspicabile e, di conseguenza, con qualche difficoltà in più. Per vincere, allora, sarà innanzitutto compito del nostro candidato alla Presidenza indicare parole d’ordine programmatiche innovative, che arrivino anche ai settori moderati della società pugliese, e infondere in tutti fiducia e coraggio. Il PD – conclude Michele Bordo – sarà certamente al fianco di Nichi Vendola e farà la sua parte fino in fondo per consentire al centrosinistra di riconquistare il governo della Puglia”.

martedì 19 gennaio 2010

Primarie, Bordo: “Solo con Boccia si vince la sfida del governo in Puglia e si costruisce il nuovo centrosinistra alternativo al leghismo”

“Votare per Francesco Boccia alle primarie è l’atto politico di maggior valore che si possa compiere per favorire la prosecuzione e il miglioramento dell’esperienza di governo alla Regione Puglia”. Lo afferma Michele Bordo, deputato del PD, a parere del quale “allargare i confini del centrosinistra è obiettivo condiviso da tutti partiti dell’attuale alleanza, ma è solo Boccia che può realizzarla e ancorarla alla valorizzazione dei nostri tradizionali obiettivi programmatici: tutela del lavoro, promozione dello sviluppo e dell’innovazione, costruzione di reti sociali, sostegno ai talenti”. La discussione all’interno del centrosinistra “ha offuscato la confusione, i litigi, la debolezza del centrodestra – continua Bordo – incapace di trovare un candidato altrettanto credibile e di proporre opzioni programmatiche che smentiscano la politica antimeridionalista del governo Berlusconi”. E’ proprio quest’ultimo “il punto da cui partire per costruire una nuova alleanza che ribadisca e rafforzi il ruolo politico assunto dalla Regione Puglia a vantaggio dell’intero Mezzogiorno d’Italia, proiettando a livello nazionale il metodo e i protagonisti del governo regionale per contribuire alla costruzione di un’alternativa al leghismo”. “Il Partito Democratico, in forza ed in ragione della sua tradizione e della sua capacità attrattiva, ha assunto la responsabilità di guidare questo processo – sottolinea il deputato del PD – individuando in Francesco Boccia il candidato al quale affidare l’eredità politica di Romano Prodi con il compito di innovare la composizione e i programmi del centrosinistra in Puglia. Solo per questa strada sarà possibile affrontare con responsabilità e speranza di successo la sfida per il governo, altrimenti consegnato ad un centrodestra asfittico e privo di idee”. Anche per queste ragioni “è opportuno affrontare le primarie con spirito costruttivo, evitando asprezze che potrebbero avere riverberi dopo la chiusura delle urne. Tutti noi siamo chiamati ad essere responsabilmente protagonisti di un grande evento democratico – conclude Michele Bordo – il cui esito sarà determinante per il futuro della comunità pugliese”.