venerdì 18 giugno 2010

Il Governo non ha fondi per scongiurare il crollo del ponte romano di Palino. Bordo: “Negate tutela della memoria e opportunità di sviluppo”

“Le ridotte disponibilità di bilancio non hanno consentito di finanziare un primo intervento di salvaguardia” del ponte romano di Palino, nelle campagne di Sant’Agata di Puglia, gravemente danneggiato da una frana 5 anni fa. E’ il ministro per i Beni e le Attività culturali, Sandro Bondi, a formalizzare la carenza di fondi nella risposta all’interrogazione presentata oltre un anno fa da Michele Bordo, deputato del PD, con l’obiettivo di “attirare l’attenzione del Governo su una maestosa testimonianza delle antiche fortune della Daunia, che oggi rischia di crollare”. Il ministro da atto al Comune di Sant’Agata di avere “prontamente provveduto a realizzare un puntellamento provvisorio” e alla Direzione regionale dello stesso Ministero di avere programmato un primo intervento di salvaguardia; ma la sua attuazione “sarà forse inserita nella programmazione 2011-2013 dei lavori pubblici da eseguire in campo archeologico – afferma Bordo – rinviando almeno di un altro anno un intervento che avrebbe dovuto essere fatto nell’immediatezza dell’evento calamitoso”. Per singolare coincidenza, la risposta ministeriale sul ponte di Palino giunge mentre l’ANAS sta completando le operazioni di abbattimento di un altro ponte storico sul fiume Cervaro. “Tutelare il patrimonio archeologico e storico equivale a tutelare la nostra stessa identità e ad accrescere il senso di appartenenza alla comunità di cui siamo parte – conclude Michele Bordo – Tutto ciò può diventare anche opportunità di sviluppo e occupazione in aree naturalmente vocate ad accogliere iniziative imprenditoriali ad elevata sostenibilità ambientale e sociale. Rinviare o, peggio, omettere interventi di conservazione e ristrutturazione determina gravissimi danni, materiali ed immateriali, e l’assunzione di un’altrettanto grave responsabilità, istituzionale e civica”.

Nessun commento: