giovedì 31 maggio 2007

Ispezione ministeriale per la Direzione foggiana di Poste Italiane

“Sono troppi e troppo diffusi i disagi denunciati da utenti ed Enti locali rispetto al servizio offerto da Poste Italiane in provincia di Foggia: è opportuno che il ministro intervenga per verificare l’operato della direzione”. E’ il commento di Michele Bordo, deputato ulivista, che mercoledì 30 maggio ha presentato un’interrogazione al ministro delle Comunicazioni, on. Paolo Gentiloni, che si conclude con la richiesta della “rimozione delle cause che impediscono l’organizzazione e la fornitura di un servizio adeguato”. Nel documento, il deputato manfredoniano, fa riferimento, in particolare, alle proteste e alle denunce dei sindaci di Apricena, Cerignola ed Orta Nova, i quali “hanno più volte segnalato l’inadeguatezza della quantità delle agenzie e della qualità dei locali in cui sono ospitate le agenzie stesse”. Interventi “determinati dalle ben più viscerali proteste degli utenti, alcuni dei quali sono stati costretti a ricorrere all’assistenza di personale medico a causa di malori accusati durante le interminabili code agli sportelli. In diversi casi – sottolinea Bordo nell’interrogazione - si è reso necessario l’intervento delle Forze dell’Ordine per mantenere l’ordine pubblico e garantire la sicurezza del personale impiegato in queste agenzie di Poste Italiane”. “L’intervento del ministro è necessario e doveroso – conclude il deputato ulivista – perché non bisogna mai dimenticare che Poste Italiane fornisce un servizio di pubblico interesse e che opera in un regime di monopolio di fatto, pur essendo una società per azioni”.

sabato 19 maggio 2007

RFI chiarisca se ci sono i fondi per i lavori sulla Cervaro-Bovino

“Rete Ferroviaria Italiana non può continuare a fornire informazioni vaghe e frammentarie sui lavori di adeguamento della tratta ferroviaria Cervaro-Orsara. Di sicuro, il ministero delle Infrastrutture non può consentire che ciò avvenga mentre è così fortemente impegnato nella concertazione territoriale per l’Alta Capacità sulla Bari-Napoli”. Lo afferma Michele Bordo commentando l’interrogazione, al ministro Antonio Di Pietro, presentata giovedì scorso. Nel documento, il deputato ulivista ripercorre sommariamente la storia del “potenziamento infrastrutturale e tecnologico della direttrice Caserta-Foggia, che, in territorio pugliese, prevede il raddoppio della tratta ferroviaria Cervaro-Orsara”. Dalle prime progettazioni, datate 1979, si è arrivati al 1995 con il primo finanziamento CIPE – l’equivalente di circa 350 milioni di euro – e la suddivisione della tratta pugliese nei due lotti Cervaro-Bovino e Bovino-Orsara. Il 2003 sembra essere l’anno della svolta, giacché “al termine di un complesso e intricato procedimento burocratico, che ha determinato l’adozione di consistenti e onerose varianti alla progettazione iniziale, il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio di concerto con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha espresso giudizio positivo circa la compatibilità ambientale del progetto”; così come la Giunta regionale pugliese, nel dicembre dello stesso anno, “ha deliberato il proprio assenso sotto l'aspetto urbanistico”. Ciò nonostante, sottolinea Michele Bordo, nel 2004, RFI pubblica sul proprio sito internet un documento intitolato ‘Lo sviluppo infrastrutturale del Sud’, in cui si legge: “… per quanto riguarda l’intervento di raddoppio in corso per la Caserta–Foggia, la cui attivazione è prevista per il 2008, le disponibilità finanziarie attualmente in essere non permettono di prevedere il completamento dell’intera direttrice in tempi definiti …”. Inoltre, prosegue l’interrogazione, “da notizie di stampa, si apprende che la dirigenza di Rete Ferroviaria Italiana ha più volte sostenuto l’indisponibilità dei fondi a suo tempo stanziati, senza precisare e chiarire se e come siano stati utilizzati o quali siano le cause dell’attuale indisponibilità”. Di qui la richiesta, al Ministero delle Infrastrutture, “di chiarire se ed in quali termini intende operare per favorire la realizzazione di questa infrastruttura, ritenuta fondamentale per lo sviluppo dell’economia di un vasto bacino territoriale e per l’adeguamento della rete logistica del Sud dell’Italia”. “Mi pare evidente che, procedendo di questo passo, nel 2008 non sarà pronto nulla – aggiunge Michele Bordo – mentre la popolazione e il sistema imprenditoriale hanno bisogno di informazioni precise e certe: anche da questo genere di investimenti pubblici può dipendere la scelta di realizzare il proprio progetto di vita o il proprio investimento economico in quei territori”.

venerdì 18 maggio 2007

Troppe ombre sull’Amministrazione comunale di Chieuti

Michele Bordo ha presentato, nella mattinata di giovedì 17 maggio, due interrogazioni parlamentari per sollecitare “un intervento chiarificatore del Governo circa la legittimità di alcuni atti cruciali dell’Amministrazione comunale di Chieuti. Ombre che spero siano dissipate, ristabilendo la piena legalità e trasparenza dell’azione amministrativa”. Il deputato ulivista si è rivolto ai Ministeri dell’Infrastruttura e dell’Interno per chiedere chiarimenti sull’utilizzo dei fondi – 1.032.915 euro – stanziati per l’abbattimento e la ricostruzione di 8 alloggi danneggiati dalla frana che, nel 1988, ha interessato la zona di via Martiri di via Fani. Stando agli atti del Comune, “a distanza di 14 anni dai fatti – scrive Bordo - il contributo in questione è stato utilizzato per l’acquisto, l’abbattimento e la ricostruzione di 4 alloggi danneggiati e di altri 4 alloggi, ubicati nella stessa area urbana, che risultavano essere abitabili e sono stati abitati tanto prima che dopo la frana e fino all’abbattimento disposto dall’Amministrazione comunale”. Inoltre, “ai proprietari degli 8 alloggi abbattuti e ricostruiti è stato riconosciuto il diritto di prelazione sull’acquisto degli stessi a prezzi fuori mercato (516.46 euro/mq): l’Amministrazione comunale ha, cioè, utilizzato fondi pubblici per la costruzione di 8 nuovi alloggi e la loro vendita a prezzi addirittura inferiori a quelli previsti per l’edilizia convenzionata”. Di qui la richiesta ai Ministeri di: “verificare la legittimità degli atti e delle procedure adottate dall’Amministrazione comunale in relazione all’utilizzo del contributo di cui sopra; valutare l’eventuale sussistenza del danno erariale provocato dall’Amministrazione comunale con l’utilizzo di parte dei fondi assegnati nelle attività di abbattimento e ricostruzione di immobili che non risultavano danneggiati”. Un’altra interrogazione è, invece, rivolta al Ministero dello Sviluppo economico per far rilevare come siano stati assegnati, ad almeno 3 aziende, contributi provenienti dal fondo della legge 488 anche sulla base “delle certificazioni rilasciate dal Comune in ordine alla conformità delle attività industriali con i vincoli e le previsioni urbanistiche contenute nel P.I.P.”. Il problema sollevato da Bordo nell’interrogazione è che “la Regione Puglia, competente alla verifica della compatibilità urbanistica dell’atto, ha sollecitato il sindaco di Chieuti a ‘revocare le deliberazioni che hanno portato all’approvazione del P.I.P. in base all’erronea applicazione dell’art.37 della legge regionale 56/80’, e l’Amministrazione provinciale di Foggia ad intraprendere iniziative ‘per evitare il perdurare di una situazione di palese illegittimità”. Al Ministero dello Sviluppo economico si chiede, dunque, di “verificare la sussistenza o meno della titolarità del diritto all’assegnazione dei contributi ex legge 488/92 in relazione alla legittimità degli atti prodotti e delle procedure seguite dall’Amministrazione comunale di Chieuti in relazione all’adozione del Piano Insediamenti Produttivi”. “L’obiettivo delle interrogazioni non è colpire quanti hanno patito un danno a causa di quella frana o le aziende che vorrebbero insediarsi a Chieuti – precisa Michele Bordo – ma sollevare il problema sulle capacità degli amministratori e sulla trasparenza della loro attività”.

giovedì 17 maggio 2007

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA - 4/03699 - FONDI PER I LAVORI SULLA CERVARO - BOVINO

BORDO - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che: il Ministero delle infrastrutture è impegnato nella programmazione della linea ferroviaria ad Alta Capacità per il collegamento tra Bari e Napoli; rientra in tale programmazione la realizzazione di interventi di potenziamento infrastrutturale e tecnologico della direttrice Caserta-Foggia, che, in territorio pugliese, prevede il raddoppio della tratta ferroviaria Cervaro-Orsara; nel 1995, il progetto è stato finanziato dal CIPE con uno stanziamento di 350 milioni di euro, a valere sulla programmazione 2001-2005, e, contestualmente, i lavori vengono suddivisi nei lotti Cervaro-Bovino e Bovino-Orsara; al termine di un complesso e intricato procedimento burocratico, che ha determinato l'adozione di consistenti e onerose varianti alla progettazione iniziale, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, di concerto con il Ministero per i beni e le attività culturali, ha espresso giudizio positivo circa la compatibilità ambientale del progetto relativo al raddoppio delle tratte Cervaro-Bovino e Bovino-Orsara (decreto del 27 agosto 2003 prot. DEC/VIA/2003/548 del Ministero dell'ambiente... [leggi tutto]

mercoledì 16 maggio 2007

L’Antimafia è pronta ad occuparsi del ‘caso Foggia

“La missione a Foggia della Commissione bicamerale Antimafia o l’audizione a Roma delle rappresentanze territoriali sarà calendarizzata a breve”. E’ l’impegno assunto da Michele Bordo, deputato ulivista e componente della Commissione Antimafia, che rinnova la “solidarietà personale ed istituzionale al magistrato Giuseppe Gatti ed alla Procura di Foggia per la minaccia subita e l’impegno profuso nelle attività di repressione e prevenzione del crimine”. “Nella prossima seduta, sottoporrò alla valutazione del presidente, Francesco Forgione, l’urgenza di un’azione mirata su Foggia. La brillante operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari – continua Bordo – conferma i risultati di precedenti inchieste circa il grave livello di inquinamento mafioso nel settore delle onoranze funebri. Ancor più preoccupante è la verifica dell’esistenza di una vera e propria rete di collusioni e connivenze in ambienti della vigilanza privata, gli stessi già al centro di inchieste e processi con inquietanti riflessi sul mondo della politica e dell’amministrazione sanitaria. Sarà mia cura sottoporre al presidente Forgione e all’intera Commissione un’analisi approfondita di quanto accaduto a Foggia in questi ultimi mesi – conclude Michele Bordo – analisi da cui emerge l’urgenza di intervenire anche sul fronte dell’attività di indagine parlamentare”.

venerdì 11 maggio 2007

Stanziati dal Governo 100.000 euro per il restauro di Torre Santa Maria

C’è anche il restauro di Torre Santa Maria e di un tratto delle antiche mura cittadine tra le opere che il Governo finanzierà con il fondo destinato alla tutela dell’ambiente e dei beni culturali. L’elenco degli interventi è contenuto nella risoluzione approvata dalle Commissioni Bilancio e Ambiente della Camera lo scorso 7 maggio. Per il complesso architettonico manfredoniano è previsto uno stanziamento di 100.000 euro: “Uno dei contributi di maggior valore – commenta Michele Bordo, deputato ulivista e componente della Commissione Bilancio – che consentirà la realizzazione di un progetto già predisposto dall’Amministrazione comunale”. Il Comune di Manfredonia, su iniziativa dell’assessorato ai Lavori Pubblici, ha già realizzato un primo programma di recupero e pulizia di Torre Santa Maria e di un pezzo delle antiche mura della città. I nuovi fondi saranno investiti per la realizzazione di un ulteriore intervento di restauro, accompagnato dal potenziamento dell’illuminazione artistica, la pulizia del fossato e l’installazione di arredi urbani di base. Il tutto finalizzato alla maggiore e migliore fruizione dell’area, oltre che alla valorizzazione turistica. “La circostanza che l’assessorato comunale ai Lavori Pubblici avesse già predisposto il progetto esecutivo – prosegue Michele Bordo – mi ha consentito di sostenere al meglio l’istanza del Comune di Manfredonia e di ottenere un importanti risultati sul fronte della tutela dei beni culturali; finalità e obiettivi del progetto, d’altronde, sono in perfetta sintonia con quelli della proposta di legge per l’istituzione del Parco archeologico della Daunia, da me presentata e ampiamente condivisa anche dal Comune di Manfredonia”.

mercoledì 9 maggio 2007

Commissione Bilancio favorevole all’istituzione della Corte d’Appello

La Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, nella seduta odierna, ha espresso parere favorevole, con voto unanime, all’istituzione a Foggia di una sezione staccata della Corte d’Appello di Bari. “Un voto che consente di compiere un altro passo in avanti nel difficoltoso cammino politico-istituzionale intrapreso dalle rappresentanze della Capitanata in Parlamento, per realizzare un progetto nato oltre venti anni fa”. E’ il commento di Michele Bordo, deputato ulivista e componente della stessa Commissione Bilancio, che risulta anche tra i sottoscrittori della proposta di legge per l’istituzione della sezione staccata della Corte d’Appello e del Tribunale dei minori. “Con ritmi anche più serrati di quanto io stesso ipotizzavo – continua Bordo – ci siamo avvicinati al dibattito in Aula, dove sarà emesso il verdetto sulla proposta. Ai colleghi deputati cercherò di far comprendere le ragioni della Capitanata, a partire dalla necessità di ridurre costi e oneri attualmente imposti ai cittadini e agli operatori della giustizia a causa di una irrazionale distribuzione degli uffici giudiziari sul territorio pugliese. In provincia di Foggia, infatti, si sviluppa il maggior volume di affari penali e civili del distretto di Corte d’Appello; purtroppo, anche a causa dell’emersione di organizzazioni criminali di stampo mafioso. Quest’ultimo è un elemento di forte pericolosità sociale, che è necessario fronteggiare con l’attivazione di misure idonee sotto il profilo della prevenzione e della repressione. A partire dalla costituzione della sezione locale della Direzione Distrettuale Antimafia, attuabile solo dove esista una Corte d’Appello. Inutile nascondere che l’aspirazione foggiana è comune ad altri territori – conclude Michele Bordo – ma, a partire da me stesso, sarà profuso tutto l’impegno necessario al raggiungimento dell’obiettivo”.

giovedì 3 maggio 2007

Il ministro dell’Economia salvi il comparto salinaro di Margherita

“E’ necessario l’intervento del ministero dell’Economia per tutelare lavoratori e aziende impegnati nella filiera del sale a Margherita di Savoia: un patrimonio di competenze e una risorsa economica oggi messe a rischio dalle inadempienze della Salapia Sale”.

E’ questo il senso dell’interrogazione depositata questa mattina dall’onorevole Michele Bordo, deputato dell’Ulivo.

L’atto ricostruisce il percorso che ha portato alla privatizzazione e alla cessione delle saline di Stato – Margherita di Savoia, Sant’Antioco e Volterra – alla Salapia Sale SpA, società costituita da imprenditori locali, sulla base “della presentazione della migliore offerta per l’aggiudicazione della citata gara – si legge nell’interrogazione - che prevedeva: offerta d’acquisto – 14.000.000 di euro; investimenti aggiuntivi – 15.000.000 di euro; sviluppo delle attività correlate allo sfruttamento dei derivati del sale”. A distanza di 4 anni dalla gara, tanto i sindacati che l’Amministrazione comunale di Margherita di Savoia “hanno denunciato il mancato avvio del programma di investimento e, per converso, l’attivazione delle procedure per la ricollocazione nalla Pubblica Amministrazione di circa 100 lavoratori delle saline”.

In più, “attraverso la partecipazione al capitale azionario di Salapia Sale SpA, ad alcune imprese di Margherita di Savoia sono applicate condizioni di particolare favore per la fornitura di sale, tali da far ritenere non più sussistente una corretta e libera concorrenza di mercato”.

“I problemi denunciati unanimemente da sindacati e amministratori locali sono gravi e richiedono risposte urgenti ed efficaci – commenta Michele Bordo – se si vuole evitare che un processo virtuoso di privatizzazione e liberalizzazione si trasformi nella dannosa sostituzione di un cartello privato ad un monopolio pubblico”.

mercoledì 2 maggio 2007

Misure urgenti per la mucillagine e nuove prospettive strutturali

“L’urgenza degli interventi a sostegno delle marinerie dell’Adriatico colpite dall’emergenza mucillagine è stata, ancora una volta, ribadita dalla Camera dei Deputati, che oggi ha impegnato il Governo a procedere con interventi strutturali in grado di risollevare il settore della pesca dalla crisi in cui versa da anni”. E’ il commento di Michele Bordo, deputato dell’Ulivo, all’approvazione della mozione unitaria presentata per sollecitare l’adozione di provvedimenti in favore di questo comparto economico, particolarmente importante per la Puglia. La Camera, dunque, ha deciso di impegnare il Governo su diversi fronti. In particolare, per quanto concerne le misure di carattere economico e finanziario, oltre a quelle connesse all’emergenza mucillagine, si sollecita: l’applicazione del credito d’imposta, previsto dalla Finanziaria 2007, anche per l’acquisizione di nuove imbarcazioni; il superamento degli studi di settore e l’adozione di nuovi e più adeguati strumenti fiscali già in vigore in altri Paesi europei; l’estensione a tutto il 2007 del regime speciale per l’IVA; l’introduzione di norme di carattere previdenziale in favore dei marittimi; la semplificazione e la riduzione degli oneri burocratici e amministrativi. Più in generale, “l’obiettivo della mozione è di supportare l’azione del ministro De Castro verso la valorizzazione del settore – commenta Michele Bordo – ritenuto parte integrante dell’identità culturale, oltre che economica, del nostro Paese. Azione che non può prescindere da una decisa accelerazione in direzione della multifunzionalità del settore, realizzata con l’incentivazione di processi di innovazione produttiva ad elevata sostenibilità ambientale”.