giovedì 3 maggio 2007

Il ministro dell’Economia salvi il comparto salinaro di Margherita

“E’ necessario l’intervento del ministero dell’Economia per tutelare lavoratori e aziende impegnati nella filiera del sale a Margherita di Savoia: un patrimonio di competenze e una risorsa economica oggi messe a rischio dalle inadempienze della Salapia Sale”.

E’ questo il senso dell’interrogazione depositata questa mattina dall’onorevole Michele Bordo, deputato dell’Ulivo.

L’atto ricostruisce il percorso che ha portato alla privatizzazione e alla cessione delle saline di Stato – Margherita di Savoia, Sant’Antioco e Volterra – alla Salapia Sale SpA, società costituita da imprenditori locali, sulla base “della presentazione della migliore offerta per l’aggiudicazione della citata gara – si legge nell’interrogazione - che prevedeva: offerta d’acquisto – 14.000.000 di euro; investimenti aggiuntivi – 15.000.000 di euro; sviluppo delle attività correlate allo sfruttamento dei derivati del sale”. A distanza di 4 anni dalla gara, tanto i sindacati che l’Amministrazione comunale di Margherita di Savoia “hanno denunciato il mancato avvio del programma di investimento e, per converso, l’attivazione delle procedure per la ricollocazione nalla Pubblica Amministrazione di circa 100 lavoratori delle saline”.

In più, “attraverso la partecipazione al capitale azionario di Salapia Sale SpA, ad alcune imprese di Margherita di Savoia sono applicate condizioni di particolare favore per la fornitura di sale, tali da far ritenere non più sussistente una corretta e libera concorrenza di mercato”.

“I problemi denunciati unanimemente da sindacati e amministratori locali sono gravi e richiedono risposte urgenti ed efficaci – commenta Michele Bordo – se si vuole evitare che un processo virtuoso di privatizzazione e liberalizzazione si trasformi nella dannosa sostituzione di un cartello privato ad un monopolio pubblico”.

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