martedì 13 aprile 2010

Frana ss90, Bordo: “Mobilitazione civica contro l’inerzia del Governo”.L’interrogazione del deputato PD al question time di mercoledì 21 aprile

L’emergenza sociale, ambientale ed economica provocata dalla frana che ha troncato in due l’Italia al confine tra Puglia e Campania sarà, finalmente, all’attenzione della Camera dei Deputati grazie all’interrogazione presentata dall’on. Michele Bordo, deputato del PD, inserita nel question time con il Governo in programma mercoledì 21 aprile 2010, alle ore 15. L’atto parlamentare, depositato questa mattina e che riprende l’interrogazione presentata nell’immediatezza dell’evento, oltre a denunciare “una vergogna nazionale – afferma il deputato – perché tale è da considerarsi l’assoluta inerzia del Governo a fronte di una delle più gravi emergenze ambientali dell’ultimo decennio”, avanza una serie di richieste: dichiarare lo stato di emergenza; ripristinare con urgenza il collegamento ferroviario tra la Puglia e la capitale e, nelle more, garantire agevolazioni tariffarie agli utenti della linea ferroviaria Lecce-Napoli/Roma in ragione del disagio sofferto; ripristinare l’integrità della Strada Statale 90 ‘delle Puglie’; finanziare e realizzare interventi strutturali per il contenimento della frana e l’attenuazione degli effetti sul territorio. “E’ impensabile che ad oltre 30 giorni dalla totale interruzione della linea ferrovia e della parziale inagibilità della statale 90 nessuna autorità di Governo abbia compiuto alcuna azione operativa – commenta Michele Bordo – Il Commissario delegato a questa emergenza è stato abbandonato a se stesso, senza poteri effettivi e senza fondi per operare; i cittadini, gli enti e le imprese di aree già svantaggiate subiscono danni e disagi di enorme portata che nessuno risarcirà mai. Quanto sta accadendo nel territorio di Montaguto è la drammatica rappresentazione del disinteresse del Governo e del PdL verso il Sud: invece di operare affinché si recuperi il ritardo di sviluppo, si aggrava questo gap evitando anche di rendere disponibili i finanziamenti che per legge spettano alle regioni meridionali. L’assenza dello Stato deve essere colmata dalla presenza, la più evidente possibile, delle istituzioni regionali e locali, dei cittadini di Puglia e Campania – è l’appello di Michele Bordo – la loro mobilitazione civica è l’unica soluzione per cercare di attirare l’attenzione di un Governo intriso di leghismo e antimeridionalismo: se un evento del genere fosse accaduto a nord del Po, sarebbero già disponibili le risorse per aprire i cantieri e ripristinare i collegamenti. Se ce ne fosse ancora bisogno, l’inerzia del Governo dimostra quanto poco o per nulla contino i ministri del Sud e, tra loro, il ministro pugliese per gli Affari Regionali, che la frana l’ha forse solo vista dall’aereo di Stato che lo porta da Lecce a Roma”.

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