mercoledì 3 marzo 2010

Ex LSU scuola, Bordo interroga la Gelmini per la tutela dei posti di lavoro, l’incremento delle ore contrattuali e la regolarità dei pagamenti

Unificare i contratti di lavoro oggi applicati alle diverse categorie di ex-LSU impiegati nel settore scolastico, tutelando i livelli occupazionali attuali; garantire l’impiego per 40 ore settimanali e la regolarità del pagamento delle spettanze. Sono le richieste avanzate da Michele Bordo, deputato del PD, al ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, nell’interrogazione depositata mercoledì 2 marzo. L’intervento è motivato dalla “scarsa chiarezza delle norme che regolano questo comparto, a cui sono addetti oltre 15.000 lavoratori, e dalla mancata definizione delle procedure per il finanziamento dei contratti, pur previsto nel bilancio dello Stato per il 2010”, afferma Bordo. Proprio quello della programmazione finanziaria è “uno dei nodi da sciogliere. Innanzitutto, perché il destino di queste persone non può essere messo in discussione annualmente; quindi, perché il meccanismo burocratico da cui dipende la conferma dei contratti e l’attivazione dei pagamenti risulta essere troppo complicato e farraginoso, lasciando spazio ad interpretazioni anche configgenti tra loro e provocando ritardi nella riscossione effettiva delle spettanze”. “Anche queste sono le conseguenze della pseudo riforma della scuola voluta da Tremonti e Gelmini e finanziata con i licenziamenti dei docenti e del personale ATA – conclude Michele Bordo – Un intervento miope e grossolano, il cui unico effetto visibile sarà il progressivo impoverimento della scuola pubblica e la mancata attuazione del diritto allo studio”.

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