mercoledì 1 ottobre 2008

“Il progetto della SS 89 non può essere bloccato dai tagli di Tremonti”. Bordo interroga il ministro Matteoli sulla copertura finanziaria per l’opera

“Il Governo ha il dovere di chiarire se l’ANAS SpA è nelle condizioni di procedere con la realizzazione del completamento delle opere di ammodernamento della strada statale 89 e in quali tempi”. Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, lancia un allarme sulla effettiva possibilità che i lavori di messa in sicurezza della 89, nel tratto tra Amendola e Manfredonia, siano effettivamente cantierizzati dopo “il salasso subito dalle casse della società per far quadrare i conti di una manovra finanziaria poco attenta alle esigenze delle regioni meridionali”. Nell’interrogazione depositata martedì 30 settembre, l’onorevole Bordo ricorda al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli, che “il 23 aprile 2007, rispondendo ad un’interrogazione dello scrivente, il ministero delle Infrastrutture dichiarò di avere inserito i lavori di ammodernamento del tratto compreso tra lo svincolo Sud di Manfredonia e l’aeroporto militare di Amendola nell’elenco delle priorità, assegnando un finanziamento di 44 milioni di euro”. Inoltre, “nel medesimo atto ministeriale erano elencati i documenti di programmazione in cui è inserito l’intervento in parola: bozza del programma ANAS 2007-2011, previsto dalla legge Finanziaria 2007; accordo preliminare per l’individuazione e la selezione degli interventi da inserire nei programmi nazionali di attuazione ‘Reti e Mobilità’ del Quadro di Sostegno Nazionale 2007-2013, siglato dal ministero delle Infrastrutture e dalla Regione Puglia il 28 febbraio 2007”. Tant’è che “il 17 ottobre 2007 veniva pubblicato sui sui quotidiani l’avviso con cui l’Anas – Compartimento della viabilità per la Puglia – formalizzava l’attivazione delle procedure per la cantierizzazione dei lavori di messa in sicurezza della statale 89, nel tratto che collega l’aeroporto di Amendola alla tangenziale di Manfredonia”. “Ciò che vogliamo comprendere è se anche questa progettazione tecnica e programmazione finanziaria è stata vanificata dai tagli al bilancio di Anas Spa – conclude Michele Bordo – e se i milioni di viaggiatori che percorrono annualmente questa importante arteria stradale dovranno aspettare ancora il suo adeguamento agli standard di sicurezza previsti per strade del genere”.

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