sabato 25 ottobre 2008

“Tutelare gli imprenditori onesti e garantire la libera concorrenza”. Bordo ospite di Confindustria per un confronto sul tema della sicurezza

“Lo Stato deve garantire la sicurezza dei cittadini e delle imprese; ma i cittadini e le imprese hanno il dovere di essere al fianco dello Stato nella lotta alla criminalità”. Lo ha affermato l’on. Michele Bordo, deputato del PD, nell’incontro con la Giunta di Confindustria di Capitanata, organizzato dal presidente degli industriali foggiani, Eliseo Zanasi, per confrontarsi sulla proposta di legge che prevede sanzioni amministrative per l’impresa che subisce le estorsioni e non le denuncia trae vantaggio dalla relazione tra il proprietario, l’amministratore o un dirigente e la criminalità organizzata. L’obiettivo, dichiarato nella relazione introduttiva della proposta Bordo, è “punire le imprese che, non denunciando, concorrono a rafforzare le organizzazioni criminali. Sanzioni che hanno un preciso e consistente peso economico, e che determinano, appunto, anche un’evidenza sociale a cui è difficile sfuggire: interdizione dall'esercizio dell’attività; sospensione o revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla commissione dell’illecito; divieto di contrattare con la pubblica amministrazione, salvo che per ottenere le prestazioni di un pubblico servizio; esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e l'eventuale revoca di quelli già concessi; divieto di pubblicizzare beni o servizi”. Ciò all’interno del già definito quadro normativo della legge 231/2001, con cui si è introdotta la responsabilità sociale dell’impresa. “Sanzionare chi non denuncia è, però, un corno del problema – ha affermato il deputato del PD – perché bisogna garantire anche maggiore tutela e una maggiore dotazione finanziaria al fondo istituito in favore delle vittime del racket”. L’incontro con la Giunta di Confindustria è stata anche l’occasione per ribadire la “necessità di risposte strutturali da parte del Governo per garantire adeguati livelli di sicurezza alla comunità foggiana”. Espliciti i riferimenti all’insufficienza del numero di magistrati e uomini delle forze dell’ordine, come alla necessità di istituire la sezione staccata della Corte d’Appello e il Commissariato di P. S. a San Nicandro Garganico. “Purtroppo, il Governo continua a rispondere a queste esigenze in modo burocratico: non tiene in alcun conto le esigenze effettive del nostro territorio e si appella a direttive e regolamenti o si lascia imbrigliare dai veti campanilistici della Lega”. Tornando al tema dell’incontro, “la proposta di legge – ha concluso Michele Bordo – esprime la volontà di offrire un ulteriore strumento di tutela agli imprenditori e di garanzia della libera concorrenza in economia”.

Nessun commento: