mercoledì 30 luglio 2008

“Filiera culturale più corta con la Soprintendenza per il nord della Puglia”. Bordo rilancia la proposta di legge che sdoppia l’ente “a costo zero”

“Le difficoltà di dialogo tra la Soprintendenza e gli enti locali o l’Università sono lo specchio dell’inevitabile inefficienza di un ente che, senza alcuna ramificazione territoriale reale, è chiamato a gestire un patrimonio archeologico tra i più vasti e preziosi del mondo”. La valutazione dell’on. Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, fa riferimento alle recenti polemiche sulla scarsa fruizione di alcuni gioielli culturali come il Parco archeologico di Siponto. “Dati e commenti, non ultimo quello dell’assessore manfredoniano alla Cultura – continua Bordo – hanno fatto emergere l’opportunità, quando non la necessità, di prendere nella giusta considerazione l’ipotesi di costituire una Soprintendenza della Puglia Settentrionale, accorciando la filiera amministrativa in questo specifico settore a vantaggio della efficacia e dell’efficienza nella programmazione e nell’attuazione degli interventi di tutela e valorizzazione”. In questa direzione muove la proposta di legge presentata dallo stesso Michele Bordo lo scorso 14 maggio: 3 articoli in tutto per sdoppiare, “a costo zero”, l’attuale ente che “ha sede a Taranto ed ha competenze su i musei statali di Bari, Egnazia, Gioia del Colle, Manfredonia, Ruvo di Puglia e Taranto oltre che su tutti i siti archeologici pugliesi”. “Proprio la distanza dal territorio, unita alle ridotte disponibilità in termini di risorse umane – scrive Bordo nella relazione introduttiva alla proposta di legge – ha determinato più di un’incomprensione tra le Amministrazioni comunali e la stessa Soprintendenza, con il risultato di ridurre la tutela dei beni archeologici alla mera apposizione di vincoli: tanto assoluti quanto, talvolta, poco comprensibili nell’ottica della valorizzazione, anche a fini economici, di questo patrimonio”. Inoltre, l’istituzione della Soprintendenza ai Beni Archeologici della Puglia settentrionale, con competenza sui territori delle province di Foggia e BAT, “potrebbe essere un ottimo viatico in direzione dell’istituzione di un Nucleo di Tutela del Patrimonio Artistico dei Carabinieri – continua Bordo – per rafforzare la difesa del territorio dai predatori di storia”. La valorizzazione del patrimonio storico della Capitanata, infine, è l’obiettivo di un’altra proposta di legge del deputato del PD, con cui si otterrebbe l’istituzione, con fondi statali pari ad oltre 35 milioni nel primo triennio, del Parco archeologico e culturale della Daunia: “Se vogliamo ottenere risultati apprezzabili, tanto sotto il profilo della tutela che della valorizzazione turistica del patrimonio storico e archeologico – conclude Michele Bordo – è essenziale costruire un sistema culturale ed economico capace di progettare reti di connessione culturali, promozionali e commerciali, coordinare le azioni e gli interventi, gestire in un ambito sovracomunale specializzato le peculiarità di questo inestimabile patrimonio”.

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