giovedì 4 dicembre 2008

“La destra sfratta 500 famiglie indigenti della Capitanata”. Bocciato l’emendamento Bordo per l’estensione della proroga

E’ stata bocciato questa mattina, nel corso del dibattito nell’Aula di Montecitorio, l’emendamento presentato dall’on. Michele Bordo, deputato del PD, al decreto di proroga degli sfratti (20 ottobre 2008, n.158 contenente “Misure urgenti per contenere il disagio abitativo di particolari categorie sociali”) per estendere il provvedimento alle città che “soffrono le tensioni sociali collegate all’emergenza abitativa e non sono classificate come aree metropolitane”. L’obiettivo prioritario era garantire la tutela di circa 500 famiglie residenti a Foggia, Cerignola e Manfredonia che “oggi sono state, letteralmente, messe in mezzo alla strada dal Governo Berlusconi e dai deputati del PdL, nessuno escluso”. L’on. Bordo si era attivato anche a seguito degli ordini del giorno approvati dal Consiglio provinciale e dal Consiglio comunale di Manfredonia con cui, tutte le forze politiche, sollecitavano “i parlamentari della Capitanata ad adottare, in sede di conversione del decreto legge, ogni misura utile a tutelare centinaia di famiglie foggiane e pugliesi”. “Dai colleghi foggiani e pugliesi del PdL non è giunto il sostegno e la solidarietà auspicati dalle istituzioni locali – afferma Michele Bordo – e ciò ha contribuito a segnare negativamente il destino dell’iniziativa mia e dell’intero Partito Democratico pugliese. Ora il Natale si preannuncia ancor più amaro, se non drammatico, per centinaia di famiglie che, inevitabilmente, riverseranno il proprio disagio e il proprio malcontento sui Comuni. La mancata proroga degli sfratti esplicita appieno il teorema Tremonti: lo Stato taglia i fondi alle Regioni e agli Enti locali e scarica su di loro ogni responsabilità. Così si frantuma il sistema di governo del Paese – conclude Michele Bordo – e si alimentano le tensioni sociali”.

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