giovedì 5 febbraio 2009

“Porto di Manfredonia a rischio se passa il ddl Matteoli”. Bordo annuncia una proposta di legge per garantire fondi ai piccoli scali

“Il porto Alti fondali di Manfredonia rimarrà senza risorse finanziarie se la riforma della portualità passasse così come è stata disegnata dal ministro Matteoli”. E’ il commento dell’on. Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, alle anticipazioni di stampa sul disegno di legge del Governo per la riforma della legge sui porti, predisposto dal Ministero delle Infrastrutture e prossimo ad essere esaminato dall’Esecutivo. Il nodo è la ripartizione dei fondi. “Al positivo incremento del finanziamento complessivo dirottato dallo Stato verso i porti – afferma Bordo – fa da contraltare la scelta di ancorare la ripartizione al gettito derivante dall’IVA e dalle accise riscosse sulle importazioni. Applicando questo criterio, lo scalo di Manfredonia e tutti gli altri piccoli scali rimarrebbero senza risorse; dunque non potrebbero effettuare gli investimenti necessari a sviluppare la propria attività”. Di qui l’annuncio di “una proposta di legge che tuteli l’operatività delle strutture medio-piccole”. L’obiettivo è individuare un sistema di finanziamento alternativo e “ispirato a criteri di solidarietà, che favorisca il complessivo ed effettivo riordino della portualità – spiega il deputato del PD – ponendo concretamente le basi per la costruzione di una vera e propria rete tra scali e territori”. “La capacità operativa del porto alti fondali di Manfredonia è strategica per l’intero assetto infrastrutturale e produttivo della Capitanata – conclude Michele Bordo –dunque, è auspicabile un impegno corale delle istituzioni territoriali in direzione della sua tutela e valorizzazione”.

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