mercoledì 21 gennaio 2009

Authority alimentare, Bordo scrive al ministro Vito e al presidente Fini. “E’ scaduto il termine dei 30 giorni, ma il Governo ancora non si attiva”

Scaduto, inutilmente, il termine di 30 giorni per l’adozione degli atti necessari all’attivazione dell’Agenzia nazionale per la Sicurezza alimentare, l’on. Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, ha inviato una lettera al ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, per chiedere di “promuovere ogni azione utile ad evitare un ulteriore svilimento del ruolo istituzionale e politico della Camera dei Deputati e del Parlamento tutto”. La missiva, indirizzata anche al presidente della Camera dei Deputati, on. Gianfranco Fini, ha come evidente obiettivo il rispetto dell’ordine del giorno presentato dallo stesso on. Bordo lo scorso 18 dicembre per cercare di “sbloccare un’avvilente querelle politica e istituzionale, determinata e alimentata dall’antimeridionalismo leghista”. Di qui il richiamo al documento “approvato a larga maggioranza”, sottolinea il deputato del PD, che “impegna il Governo a confermare l'indicazione di Foggia quale sede dell'Agenzia stessa ed a predisporre, entro 30 giorni, tutti gli atti necessari per l'attivazione della sede stessa – si legge nella lettera a Vito e Fini – Il termine indicato è scaduto domenica 18 gennaio e non risulta allo scrivente che il sig. Ministro della Salute abbia formalizzato la prevista proposta di decreto, dunque che il Governo abbia dato seguito alla volontà della Camera dei Deputati. Volontà che entrambi i rami del Parlamento, peraltro, avevano ben più solennemente espresso approvando una norma che, a distanza di oltre un anno dalla sua entrata in vigore nel nostro ordinamento, non è stata ancora attuata”. “Con questo atteggiamento, il Governo assume la grave responsabilità di delegittimare le istituzioni e tradire le legittime aspettative del nostro territorio – conclude Michele Bordo – La nostra, dunque, non è una banale questione di campanile, ma una battaglia per la tutela della dignità del Parlamento ed il rispetto della legittima aspirazione della nostra comunità al formale riconoscimento del valore scientifico dei propri centri di ricerca e del ruolo di punta assunto nel settore della produzione agroalimentare d’eccellenza”.

Nessun commento: