venerdì 13 marzo 2009

“Gli universitari foggiani rischiano di rimanere fuori dal mercato europeo”. Bordo presenta un’interrogazione sul Programma Leonardo Da Vinci

Estendere al Programma Leonardo Da Vinci le agevolazioni fiscali previste per altri contributi, comunitari e non, destinati alla formazione post-laurea. E’ la richiesta con cui si chiude l’interrogazione dell’on. Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, al ministro per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, presentata facendo leva sul caso specifico che interessa l’Università degli Studi di Foggia. Per l’anno accademico 2008-2009, l’Ateneo foggiano, capofila di 17 Università italiane, “ha ottenuto il finanziamento del progetto ‘Unientogether’ - per un totale di 1.365.900 euro e 400 borse di mobilità - finalizzato alla promozione della mobilità transnazionale di laureati disponibili sul mercato del lavoro”. Tali borse sono soggette alla tassazione Irpef (25%) e Irap (8,5%): quest’ultima è a totale carico dell’Ente beneficiario del finanziamento. Dunque, sintetizza Michele Bordo, “l’Università di Foggia dovrà versare nelle casse dello Stato circa 100.000 euro, attingendo a fondi propri e non a quelli comunitari”. Eppure, sottolinea il deputato del PD, “analogo prelievo Irap non è previsto per il programma settoriale Erasmus (che rientra nel Programma per l’Apprendimento Permanente al pari del Leonardo Da Vinci), per gli assegni e i dottorati di ricerca e altri tipi di contributi di formazione post-laurea. Gli effetti negativi della mancata equità fiscale sono almeno due: disincentivare l’accesso al Leonardo Da Vinci, dunque alla formazione vocata all’internazionalizzazione delle competenze; introdurre surrettiziamente un altro peso sulle spalle dei già deboli bilanci degli Atenei italiani. L’intervento del ministro è doveroso – conclude Michele Bordo – per scongiurare il rischio che gli studenti, a partire da quelli foggiani, siano penalizzati nel confronto con i colleghi europei”.

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