martedì 17 marzo 2009

“Illogico definanziare un’opera pronta per essere cantierizzata”. Bordo critica il taglio dei fondi per l’ammodernamento della ss 89

“Con la crisi economica in atto il Governo si permette il lusso di tagliare i fondi ad un’opera ormai prossima alla cantierizzazione, indispensabile per elevare la sicurezza degli automobilisti e sostenere lo sviluppo del turismo in Capitanata”. Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, commenta così il mancato finanziamento dei lavori di messa in sicurezza della 89, nel tratto compreso tra Amendola e Manfredonia, peraltro “ampiamente ipotizzato all’indomani del salasso finanziario imposto all’Anas per far quadrare i conti di una manovra finanziaria poco attenta alle esigenze delle regioni meridionali”. Il Governo Prodi inserì il progetto nell’elenco delle priorità da realizzare in Puglia nel periodo 2007-2013, assegnando un finanziamento di 44 milioni di euro, anche in attuazione del programma ANAS 2007-2011, previsto dalla legge Finanziaria 2007. Tant’è che il 17 ottobre 2007 ci fu la pubblicazione dell’avviso con cui il Compartimento della viabilità per la Puglia formalizzava l’attivazione delle procedure per la cantierizzazione dei lavori nel tratto che collega l’aeroporto di Amendola alla tangenziale di Manfredonia. “L’opera in questione ha tutte le caratteristiche ed i requisiti di un investimento anticiclico a breve termine – riprende Michele Bordo – che è quanto chiedono le imprese, in particolare quelle meridionali, per rimettere in moto la macchina produttiva e bloccare l’emorragia di posti di lavoro. L’atteggiamento del Governo Berlusconi appare sempre più illogico e controproducente – conclude il deputato del Partito Democratico – ed a pagarne le conseguenze saranno i milioni di viaggiatori che annualmente percorrono quel tratto della statale 89: una strada su cui si verificano mediamente, all’anno, 50 incidenti con feriti o vittime”.

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